Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
La Superbike non si ferma mai, e alcuni team hanno sfruttato la lunga pausa di un mese che separa il round di Misano dal prossimo di Donington Park (dal 15 al 17 luglio) per lavorare sulle rispettive moto e mantenere in allenamento i propri piloti.
Dopo aver testato la CBR 1000 RR-R nella giornata del 21 giugno sulla pista di Donington Park con il solo Iker Lecuona è ritornato ancora in pista, questa volta a Misano, per due giornate che i diretti interessati hanno definito molto interessanti e produttive.
Anche Xavi Vierge era presente nel box del tracciato romagnolo, ma non ha potuto guidare la sua CBR in quanto in gara2 a Misano si è fratturato la mano destra in più punti. Mentre il test sulla pista inglese è servito più che altro a Lecuona per imparare il tortuoso e particolare tracciato del Leicestershire, sul quale non aveva mai girato in precedenza, nelle due giornate trascorse a Misano allo spagnolo è stato affiancato il tester Tetsuta Nagashima.
Il pilota (che parteciperà alla 8 ore di Suzuka nello stesso team di Iker) non era l’unico giapponese presente nel box, visto che per l’occasione sono arrivati dal Giappone numerosi tecnici per capire dove poter migliorare la nuova Fireblade e quindi per permettere a Lecuona e Vierge di essere più competitivi. Ennesima e tangibile dimostrazione di come, al contrario degli anni passati (dove probabilmente in Giappone avevano sottostimato l’impegno necessario), ora in HRC ci sia la volontà di tornare ai vertici della Superbike.
Ecco le dichiarazioni del giovane spagnolo:
“Sono molto contento dei due giorni di test di Misano. Stiamo migliorando molto e la squadra ha fatto un ottimo lavoro. Abbiamo avuto con noi Tetsuta Nagashima e molti tecnici giapponesi sono arrivati dalla fabbrica, per sapere come dovranno intervenire sulla moto per continuare a lavorare e migliorarla. La presenza di Nagashima è importante per noi perché è un collaudatore della Casa Madre, e quindi ora sa cosa dovranno fare. Abbiamo lavorato molto e percorso molti giri, con due long run. È stato molto positivo e sono stato molto più veloce rispetto alla gara. L'attenzione è ora concentrata su Donington Park".
E del tester giapponese:
“È stata davvero una bella esperienza per me, perché ho avuto la possibilità di capire la moto, le gomme Pirelli e di trovare il feeling con la CBR sulla pista di Misano. Abbiamo completato due long run con Iker, l'ho seguito ed ho capito meglio dove dobbiamo migliorare la moto. Ho testato la CBR in Giappone e quindi questa esperienza è stata molto utile per me. Abbiamo potuto raccogliere informazioni più dirette e anche scambiare le nostre opinioni con quelle di Iker e Xavi. Abbiamo lavorato molto in questi due giorni. I tempi sul giro non sono stati male ed anche la simulazione di gara è stata promettente. Continueremo a lavorare sodo in Giappone e spero che questo aiuterà la squadra, Xavi che Iker".
Oltre al team ufficiale, anche Leandro "Tati" Mercado ed il MIE Racing Honda Team hanno preso parte alla due giorni di test di Misano, dove hanno portato a termine il loro intero programma di lavoro, e speriamo che questo consenta all’argentino (che ha corso di recente una prova del Campionato IDM SBK a Most) di essere competitivo e di poter esprimere tutto il suo potenziale.
Anche lo squadrone Aruba.it Racing Ducati ha provato a Misano, e non solo con Alvaro Bautista e Michael Rinaldi, ma anche con il coach Chaz Davies, che si è rimesso la tuta per l’occasione compiendo ben 95 giri martedì 28 giugno, mentre i due ufficiali hanno girato nella giornata di mercoledì 29. Test a porte chiuse, e senza dichiarazioni ufficiali da parte dei piloti, ma oltre alle foto che potete vedere in questo articolo è trapelato anche un giro record da parte di Rinaldi che ha fermato il cronometro sul tempo di 1’32”9 che rappresenta il test ufficioso della pista romagnola (il giro veloce lo ha stabilito Bautista nell’ultima Superpole in 1’33”3). Il gallese era presente con il test team Ducati e ha provato alcuni nuovi particolari che, a giudicare dalle prestazioni dei due ufficiali che sono scesi in pista qualche giorno dopo, devono essere stati particolarmente migliorativi.
Anche il Barni Spark Racing Team ha approfittato della due giorni di Misano per lavorare sia sulla V4 Superbike di Luca Bernardi che sulla V2 Supersport di Oli Bayliss. I due giovani talenti hanno bisogno di girare e soprattutto il pilota di San Marino deve trovare quella confidenza con la sua moto che gli permetterebbe di sfruttarne tutto il potenziale.
Significativa la presenza in pista di Nicolò Bulega, che ha provato la Panigale Superbike del test team Ducati, quella utilizzata in precedenza da Chaz Davies. Il giovane pilota della Supersport ha percorso un totale di 10 giri. Una sorta di premio per il suo lavoro e per i risultati che sta ottenendo nel WorldSSP. Nicolò si è detto entusiasta dell’esperienza e delle prestazioni della V4 e non ci stupiremmo di vederlo il prossimo anno proprio nella classe regina delle derivate, ma magari in un team privato/assistito come il Motocorsa.
Oltre ai piloti sopra citati, erano in pista anche Enea Bastianini, Fabio di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Luca Marini, che hanno girato con una Panigale V4S per prepararsi alla Race of Champions, che si correrà durante il World Ducati Week 2022.
Lo scorso anno uno dei problemi che ha rallentato il sei volte campione del mondo Jonathan Rea, erano le prestazioni della sua Ninja nelle giornate molto calde. Per scongiurare questo possibile fattore negativo la squadra KRT si è spostata al Motorland Aragon, dove solitamente a fine giugno si sciolgono anche i sassi. Una sola giornata di test, nella quale sono stati raccolti dati che risulteranno utilissimi nelle gare dove la temperatura sarà particolarmente alta. Oltre a Jonny era naturalmente presente anche Alex Lowes, che si è sobbarcato la mole di lavoro più grossa, percorrendo ben 106 giri.
Con Michael Van der Mark ancora infortunato, è stato Loris Baz ad affiancare l’ufficiale Scott Redding a Donington Park, dove i due avrebbero dovuto testare alcuni nuovi componenti, provenienti da Monaco di Baviera. Purtroppo però un incidente nel quale ha perso la vita un pilota amatore presente in pista, ha in pratica annullato la giornata di prove, con l’inglese ed il francese che hanno potuto percorrere solo pochi giri di pista.