SBK Test a Phillip Island. Day 1

SBK Test a Phillip Island. Day 1
Giornata condizionata dal forte vento. Melandri è primo davanti a Sykes e Rea, che è caduto in mattinata ed ha rinunciato ai test del pomeriggio. Quarto Camier e solo decimo Davies
19 febbraio 2018

Il vento, forte e freddo, ha condizionato questa prima giornata di prove ufficiali del mondiale Superbike a Phillip Island. In una situazione difficile il più veloce è stato Marco Melandri, che con il tempo di 1’30”726 stabilito in mattinata ha rifilato oltre tre decimi a Sykes e mezzo secondo a Rea. Dopo i problemi emersi nei test di Jerez e Portimão la Ducati è corsa ai ripari, perlomeno per quanto riguarda Melandri, che sembra essere più avanti di Davies, oggi solo decimo: ma il gallese si è limitato a lavorare sulla sua Panigale senza considerare il tempo sul giro, e senza prendere rischi su di una pista flagellata dal vento.

Il secondo posto di Sykes, e soprattutto il terzo di Rea, non devono trarre in inganno. Dopo aver chiuso la sessione del mattino al secondo posto, Tom nel pomeriggio è stato autore di una caduta alla curva 11 che si è fortunatamente risolta senza conseguenze fisiche, ma che gli ha impedito di continuare il turno e di tentare l’assalto al primato di Melandri.


Rea è caduto alla stessa curva 11 in mattinata, uscendo incolume da un brutto high side. Viste le condizioni meteo, il tre volte campione del mondo ha preferito non scendere in pista nel pomeriggio. “Era meglio non rischiare – ha dichiarato Johnny – perché il vento era forte ed oggi non si vinceva niente. Le gare si corrono sabato e domenica. La caduta è stata brutta e sono stato fortunato a non essermi fatto nulla. Con il vento la pista è strana, in alcuni punti il grip è molto basso ed è facile cadere. Pensiamo di essere già abbastanza a posto con la moto e non dobbiamo provare nulla di particolare. Spero che domani il tempo sia migliore, solo per poter fare un long run e provare le gomme per le gare”.
 

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Camier continua a stupire e così come nei test invernali chiude subito alle spalle dei primi, pur con una CBR ancora da migliorare e senza disporre della nuova elettronica Marelli, che arriverà probabilmente solo per il terzo round ad Aragón. “L’elettronica non sembra essere il nostro problema più importante – il commento di Leon – mentre mi piacerebbe avere più potenza, soprattutto in accelerazione. Per quanto riguarda la ciclistica stiamo lavorando bene e in generale siamo sulla strada gusta, anche se oggi le condizioni meteo non ci hanno certo aiutato a progredire”.


E’ stata una giornata in crescendo per le due Yamaha ufficiali di VdMark e Lowes, che hanno chiuso rispettivamente al quinto e ottavo poto dopo che in mattinata avevano chiuso la top ten. Ottimo il sesto posto di Forés, quinto nella prima sessione. Laverty è settimo, mentre il suo compagno di squadra Savadori termina dodicesimo: “Ma il tempo sul giro oggi non era importante – ha affermato l’italiano dell’Aprilia - La moto è quella dello scorso anno e alcuni dei nostri problemi non sono ancora stati risolti, ma sia io che la squadra stiamo lavorando molto e la situazione sta migliorando”.


Torres ha concluso nono con la sua MV nonostante abbia dovuto rinunciare alla sessione del pomeriggio, in quanto nel finale del primo turno è caduto alla curva 2 distruggendo la sua F4.

Loris Baz, che ha sostituito Torres sulla BMW Althea, è undicesimo, e precede il già citato Savadori e il rampante Razgatlıoğlu, tredicesimo davanti agli altri due privati della casa di Akashi: Ramos e Mercado.

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