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La pioggia è stata la vera protagonista della prima giornata di prove che si è svolta oggi a Phillip Island. In mattinata è caduta a tratti e non ha mai permesso alla pista di asciugarsi completamente. Nella sessione pomeridiana ha smesso finalmente di cadere a quaranta minuti circa dal termine del turno, concedendo ai piloti la possibilità di girare una ventina di minuti sulla pista asciutta e battuta da un forte vento.
In queste condizioni i risultati cronometrici lasciano un po' il tempo che trovano, ma sono comunque emersi alcuni fattori interessanti, ad iniziare dal risultato di Xavi Forés, che ha chiuso in testa con la Panigale privata del team Barni Racing. Nonostante abbia provato molti nuovi accorgimenti, lo spagnolo ha trovato un grande confidenza con la sua moto. «Nonostante abbia commesso qualche piccolo errore – ci ha confidato – il tempo veniva facile, e questo mi dà una grande fiducia per il weekend di gare”. Da rilevare inoltre che il suo best lap di 1’31”412 è un tempo di tutto rispetto, ad un solo decimo dal giro record della pista di 1’31”321, stabilito lo scorso anno da Davies in gara2.
Un Forés già in palla quindi, ma ad impressionare è stato ancora una volta il campione del mondo Rea. Il nordirlandese è entrato in pista solo a 50 minuti dal termine (i turni sono di due ore) e al suo secondo giro si è portato in testa alla momentanea classifica. In seguito Johnny si è limitato a limare il suo crono sino a portarlo a 1’31”823, e chiudere al secondo posto della classifica odierna. Ennesima dimostrazione di forza per Rea, che l’anno scorso su questa pista ha conquistato una doppia vittoria.
Nonostante il vento forte lo abbia disturbato, Marco Melandri è riuscito a lavorare molto con il suo team, percorrendo 37 giri e chiudendo terzo grazie ad un giro veloce nelle fasi finali. Se domani il meteo sarà favorevole, Marco potrà concludere il lavoro di messa a punto della sua Ducati ufficiale e presentarsi agguerrito al round iniziale del campionato.
Quarto tempo per VdMark, veloce solo nel finale della sessione e che cede oltre un secondo al leader Forés. Bene Camier, quinto davanti a Sykes. Tom non ha mai cercato il tempo sul giro, nemmeno nel finale, e si è dichiarato soddisfatto del lavoro svolto oggi assieme al suo team.
Ottimo il settimo posto di Alex De Angelis. Il pilota del team Pedercini è stato sempre nelle prime posizioni, e sembra abbia già trovato un buon feeling con la sua Kawasaki, ma soprattutto una maggior forza nel suo braccio destro, quello infortunato a Suzuka e che lo scorso anno lo aveva fatto dannare non poco.
Davies ha percorso solo 21 giri, gli stessi di Rea, ed ha concluso ottavo. Avrebbe tentato un assalto alle prime posizioni nel finale, se le prove non fossero state interrotte definitivamente a poco meno di tre minuti causa le oche, che qui a Phillip Island ogni tanto attraversano la pista costringendo i marshall a sventolare le bandiere rosse. Chaz con oggi ha concluso tutto il suo programma di test, ed arriva quindi più che pronto alle prime due gare. Domani lavorerà sui long run.
Nono posto per Lorenzo Savadori. Il giovane pupillo dell’Aprilia questa mattina aveva concluso in testa la prima sessione, mentre nella seconda ha potuto lavorare maggiormente con la sua squadra all’assetto della sua RSV4. «Rispetto allo scorso anno – ha commentato – arrivo alle prime due gare dopo aver svolto molti test che mi sono stati utilissimi. La mia RSV4 non è cambiata molto rispetto a quella che guidavo la passata stagione, ma io ho una maggiore esperienza ed un feeling migliore con la mia moto. In Superbike quest’anno il livello è aumentato molto con l’arrivo di piloti esperti e veloci come il mio compagno di squadra, per cui dovremo lavorare ancora di più per puntare a risultati importanti».
Assieme a Camier (43) i due piloti Honda sono quelli che hanno percorso il maggior numero di giri (Hayden 40 e Bradl 42). La pioggia ha danneggiato più di chiunque altro proprio il dream team della casa alata, che ha bisogno di passare più tempo possibile in pista per lavorare sulla nuova Fireblade. Alla fine Hayden, undicesimo, ha preceduto Bradl di soli 155 millesimi, il che dimostra che i due esperti piloti hanno raggiunto il medesimo grado di sviluppo della loro nuova CBR1000RR. Per domani le previsioni sono per il sole, e questo li aiuterà ad affrontare con maggiore competitività l primo round di un mondiale Superbike che si preannuncia davvero competitivo... Rea permettendo.
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