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Una prima giornata positiva per Jonathan Rea nei test di Portimao, dove il sei volte campione del mondo ha preceduto tutti, sia pure di un margine molto risicato. Del resto è una pista che gli piace molto, ma iniziamo dalle grandi incognite che hanno gravato sulla pausa invernale: Jonny, cosa ne pensi della moto?
“La moto va bene, anche se a essere onesti mi sono trovato un po’ meglio a Jerez. Al momento siamo a metà fra due assetti diversi, dobbiamo capire bene come funzionano con le gomme nuove e poi con le gomme usate. Insomma, una normale giornata di lavoro. Stiamo cercando conferma a quello che abbiamo visto a Jerez, ma bisogna andare passo dopo passo. In generale oggi sono stato il più veloce.”
Pensi che la Ninja 2022 sia meglio rispetto alla 2021?
“Si, al 100%. Dal punto di vista della ciclistica abbiamo fatto alcune modifiche di assetto, e poi l’elettronica anche se è più difficile lavorarci, con solo due piloti per provare tutto quanto. Quindi su quello i progressi sono un po’ più lenti, ma sotto il profilo della ciclistica rispetto alla moto dell’anno scorso mi sento molto meno al limite, a essere onesto. Mi diverto molto di più a guidare, non sento più quella spinta dal posteriore. Ma è presto, è difficile dire se siamo messi bene o male: si possono confrontare i tempi sul giro, ma le condizioni rispetto a quando veniamo qui a correre sono molto diverse. È un bene però essere qui assieme a Yamaha e Ducati, così possiamo avere un riferimento”
Quest’anno avete la possibilità di omologare il cambio con i rapporti giusti, a differenza dell’anno scorso quando avete scoperto all’inizio del campionato di dover sottostare ancora ai limiti del modello precedente…
“No, in realtà nonostante lo scarsissimo preavviso ricevuto lo scorso anno abbiamo potuto cambiare la rapportatura interna del cambio in tempo per l’inizio delle gare - non credo che la cosa ci abbia penalizzato più di tanto. Il problema appunto è stato lo scarso preavviso: abbiamo fatto i test con la moto aggiornata, l’abbiamo capita, abbiamo imparato a sfruttarne tutti i vantaggi, ma subito prima dell’inizio del mondiale ci hanno tolto tutto. Ma il cambio non è stato un gran problema, tra l’altro anche oggi ci abbiamo giocato un po’ - Portimao è particolarmente critica, con l’uscita dell’ultima curva che ci metteva spesso a metà fra due marce. Abbiamo lavorato sia sui rapporti interni che sulla finale e abbiamo trovato un buon compromesso.”