Troy Bayliss in pista per stupire

Troy Bayliss in pista per stupire
Rispetto al round di casa, in Tailandia Bayliss è ancora più determinato e competitivo. Domani punterà alla top ten, ma poi afferma sornione : “in gara non si può mai sapere come va a finire”
21 marzo 2015

In Australia il ritorno alle competizioni di Troy Bayliss era stata una festa, un premio ed un giusto riconoscimento ad un campione che ha fatto la storia della Superbike. Per il tre volte campione del mondo ritornare su una Ducati, correre davanti al suo pubblico e davanti al figlio (che quando Troy vinceva i titoli mondiali era ancora troppo piccolo per comprendere quali imprese stesse realizzando il suo celebre papà) era l’avverarsi di un sogno. «Non mi importa il risultato – aveva dichiarato a Phillip Island – voglio solo correre e divertirmi».

Sembrava solo un’avventura destinata a concludersi assieme al primo round del mondiale, ma la Ducati ha invece voluto che il sogno continuasse e ha confermato Bayliss quale sostituto di Giugliano anche per le gare del Chang International Circuit. E le cose hanno preso un aspetto diverso. In Tailandia non si tratta più di una festa o di una esibizione. Si torna a correre sul serio. I campioni non ci stanno ad arrivare dietro e Troy si è allenato per tre settimane, per  presentarsi in Tailandia sorridente e felice, ma anche determinato a stupire e a dimostrare a tutti che la sua classe cristallina non si è appannata. 

Dopo l’esperienza australiana il suo feeling con la Panigale 2015 è decisamente maggiore, così come quello con le gomme Pirelli, molto più performanti rispetto a sette anni fa, ma difficili da gestire sull’abrasivo asfalto di Phillip Island. Per capire quanto ci tenga a far bene in questo weekend analizziamo cosa ha fatto Troy nei due giorni di prove. 

Venerdì nella prima sessione cronometrata il suo miglior crono è stato di 1’36”909 e gli è valsa la quattordicesima posizione. Nel turno successivo il suo tempo sul giro è sceso di ben otto decimi (1’35”690) ed è salito in settima posizione. La pioggia che questa mattina ha di fatto annullato le ultime cronometrate non ha aiutato chi come lui ha bisogno di stare più tempo possibile in moto, ma nelle libere del pomeriggio il suo tempo sul giro è comunque sceso ancora: 1’35”563. Due decimi in meno. Anche in Superpole Bayliss non si è certo risparmiato ed ha dimostrato di ricordarsi molto bene di come si sfrutta una gomma da tempo, fermando i cronometri sul 1’34”334. Un secondo e due decimi in meno rispetto al miglior giro delle libere. Riassumendo quindi in tre sessioni ed una Superpole, l’australiano si è migliorato di ben due secondi e due decimi. E domani? Lo abbiamo intervistato al termine della Superpole ed ecco cosa ci ha detto.                  

Come sono andate le tue qualifiche e la Superpole?
«
Sono soddisfatto perché mi sono divertito molto. Non è stato facile, ma penso di aver raggiunto un buon livello di competitività  e di aver ottenuto risultati certamente migliori rispetto a quelli di Phillip Island». 

Ho abbassato il mio tempo di oltre un secondo ed ho chiuso la sessione al settimo posto. Non male no?

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Nelle qualifiche di ieri pomeriggio hai fatto un deciso miglioramento. 
«Si è vero. Ieri abbiamo trovato un buon assetto e soprattutto mi sono sentito a mio agio sulla moto. Ho potuto guidare come preferisco. Il team ha fatto un lavoro eccezionale, tanto che ho abbassato il mio tempo di oltre un secondo ed ho chiuso la sessione al settimo posto. Non male no?»

Come ti sembra questa Panigale 2015?
«Mi piace molto. E’ una grande moto anche se rispetto alle quattro cilindri, specialmente su questo tracciato, paghiamo qualcosa in termini di accelerazione». 

Qual è il tuo obiettivo per le due gare di domani?
«Parto dalla settima posizione in griglia, ma penso che mi potrei accontentare di terminare le gare nella top ten. Sarebbe un risultato soddisfacente. Però in gara non si può mai sapere come va a finire...»

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