SBK. Ufficializzate le nuove regole tecniche per il 2018

SBK. Ufficializzate le nuove regole tecniche per il 2018
Dorna ha ufficializzato i punti principali del regolamento tecnico 2018 e che riguardano il blocco dello sviluppo e la riduzione dei giri motore delle moto più competitive
26 ottobre 2017

Sul sito ufficiale della Superbike, Dorna ha comunicato i cambiamenti al regolamento tecnico del prossimo campionato 2018.


La Superbike Commission riunitasi il 24 ottobre e composta da Gregorio Lavilla (Direttore Sportivo del WorldSBK), Rezsö Bulcsu (Direttore FIM CCR), Takanao Tsubouchi (Rappresentante MSMA), Daniel Carrera (Direttore esecutivo del WorldSBK), Paul Duparc (Coordinatore FIM CCR), Charles Hennekam (Coordinatore Internazionale Commissione Tecnica) e Scott Smart (Direttore tecnico FIM), dopo aver a lungo trattato con i team e con le case (attraverso la MSMA, l’associazione dei produttori) ha finalmente definito le nuove regole.


Come Moto.it aveva anticipato (leggi qui) le stesse riguarderanno principalmente una limitazione dei giri motore e dello sviluppo di quelle moto che dimostreranno di essere superiori alle concorrenti. Anche se ancora non compare nella comunicazione diramata dalla Dorna, la verifica dovrebbe essere effettuata ogni tre round ed i giri motore verranno ridotti di 250 per volta. In pratica se in precedenza si limitava l’ingresso dell’aria nel motore (air restrictors), ora saranno invece i giri motore a permettere alla commissione tecnica di arginare lo strapotere delle moto più competitive, tramite il controllo delle centraline elettroniche.


In aggiunta sarà introdotto un sistema a punti che limiterà lo sviluppo dei motori delle moto che si dimostreranno superiori e che permetterà invece a quelle meno vincenti di proseguire nello sviluppo. Si tratta in altre parole di bloccare la rincorsa ad accorgimenti tecnici sempre più esasperati, per permettere agli altri produttori di recuperare e raggiungere lo stesso livello di competitività o comunque uno più elevato.


Infine i team privati potranno sviluppare a costi contenuti le loro moto al fine di raggiungere le prestazioni delle moto ufficiali, in quanto nel calmiere dei prezzi, che in precedenza riguardava solo sospensioni e freni, entreranno anche parti del motore (definite “parti approvate”) che le case dovranno vendere ai team privati a prezzi controllati.

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