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Xavi Fores è un pilota che molto probabilmente ha raccolto sino ad ora meno di quanto meriti. E’ andato forte in qualsiasi campionato e con qualsiasi moto gli sia stata affidata, ma ha sempre dovuto remare contro corrente. Dopo un inizio nella 125 Xavi è passato subito alle quattro tempi, correndo nel mondiale Supersport con il team Alstare Corona Extra. Dopo tre anni in 600 è passato alla Stock 1000, salendo quattro volte sul podio con la Kawasaki del team Pedercini.
Qualche stagione in Moto2 e poi nel 2011 arriva al mondiale Superbike, anche se solo nella seconda parte di stagione, con la S1000RR del team BMW Motorrad Italia. Nel 2013 vince con una Ducati il titolo Europeo Superstock 1000 disputatosi in prova unica ad Albacete e si laurea contemporaneamente campione spagnolo Stock Extreme. La Ducati si accorge di lui e prima lo manda a vincere il titolo tedesco IDM e poi finalmente lo aiuta a ritornare in Superbike con il team Barni Racing. Sono i tre (sino ad ora) migliori anni della sua carriera, con vari podi ed il titolo Independent Rider conquistato nel 2018.
Ma la sfortuna (e la mancanza di sponsor) lo allontanano ancora una volta dalla Superbike e lo obbligano ad una stagione nel BSB, sino a quando Manuel Puccetti si ricorda di lui, e lo chiama a sostituire Toprak Razgatlioglu sulla sua Ninja semi ufficiale. A Phillip Island è stato un inizio non facile e nemmeno fortunato, come lui stesso ci racconta in questa intervista.