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Nove anni fa il Team Evan Bros, che aveva vinto il Campionato Italiano Supersport con l’allora giovane promessa Federico Caricasulo, debuttò con lo stesso pilota nel mondiale Supersport a Phillip Island. Un debutto che mise subito in chiaro quale fosse il potenziale della squadra di Ravenna, che conquistò un incredibile secondo posto.
Da allora la squadra gestita da Fabio Evangelista e dal valente tecnico Mauro Pellegrini, è stata protagonista della classe cadetta delle derivate, conquistando due titoli mondiali.
Nel 2019 con Randy Krummenacher e l’anno successivo con Andrea Locatelli che vinse 12 delle sedici gare che si disputarono nella stagione condizionata dal Covid.
Nel 2021 e nel 2022 arrivarono due secondi posti rispettivamente con Steven Odendaal e Lorenzo Baldassarri. Il 2023 fu un anno di transizione, ma nella scorsa stagione, oltre all’ottimo quarto posto in Supersport con il francese Valentin Debise, è arrivato il terzo titolo mondiale nel debuttante campionato mondiale femminile con Ana Carrasco, capace di piegare nell’ultima gara la connazionale Maria Herrera.
Nel 2025 il team Evan Bros. non difenderà il titolo in quanto ha raddoppiato i piloti e l’impegno nel mondiale SS dove porterà al debutto la nuovissima Yamaha R9. A guidarla in pista saranno due piloti giovani e di talento: il campione del mondo SS300 2024 Aldi Satya Mahendra ed il turco Can Oncu. Diciannove anni il primo e ventuno il secondo, due promesse da far crescere assieme alla nuova moto con la quale la Yamaha vuole rinverdire i successi ottenuti con la mitica R6 ormai pensionata.
In questa intervista Evangelista ripercorre brevemente la storia della propria squadra, per poi fare un’attenta valutazione dei suoi nuovi piloti e della Yamaha R9, che i due hanno già provato a Cremona nel novembre 2024 e che Fabio ritiene possa lottare con Ducati, Triumph, MV Agusta, Honda e Kawasaki.
Dall’alto della sua esperienza il Team Principal di Evan Bros. fa anche le proprie previsioni per la stagione che inizierà a febbraio a Phillip Island, non solo per quanto riguarda la Supersport, ma anche per la Superbike, parlando anche dei nuovi regolamenti e della necessità di ridurre le prestazioni delle moto della classe maggiore.