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Dopo averci fatto attendere per ben sette mesi, ora il calendario del mondiale Superbike ci propone due round consecutivi, il secondo dei quali si disputerà questo fine settimana sul circuito dell’Estoril, in Portogallo.
Diciamo subito che (almeno al momento) il meteo non prevede pioggia e quindi gli esiti delle gare non saranno decisi dalla scelta delle gomme come è invece successo domenica scorsa in Spagna. Al termine del primo round la classifica vede in testa Jonathan Rea con 12 punti di vantaggio sul suo compagno di squadra Alex Lowes, 17 su Scott Redding, 27 su Toprak Razgatlioglu e 34 sulla coppia formata da Garrett Gerloff e Tom Sykes.
Il circuito portoghese, situato praticamente alla periferia di Lisbona, ha ospitato le gare del WorldSBK nel 1988, nel 1993 e lo scorso anno, quando è stato l’ultimo appuntamento del calendario 2020. Rea aveva già vinto il titolo, ma questo spiega solo in parte il motivo per cui il nordirlandese e la Kawasaki non salirono sul podio.
L’altro motivo fu che il sei volte campione del mondo cadde nel corso della Superpole, e fu quindi costretto a partire in quindicesima posizione in quinta fila. Quarto in gara1 e quinto nella gara sprint, Jonny cadde anche in gara2 per poi rialzarsi e concludere quattordicesimo.
Quest’anno il round dell’Estoril è il secondo della stagione e dopo quanto abbiamo visto al Motorland Aragon si presume che la musica possa essere diversa rispetto al 2020, con il nordirlandese che ha tutte le intenzioni di aggiungere la pista portoghese alle 19 dove ha già colto almeno un successo. Se così fosse batterebbe l’ennesimo record, superando in questa speciale classifica Fogarty e Haga.
La nuova Ninja, anche se con gli stessi giri motore di quella vecchia, ad Aragon ha dimostrato tutto il potenziale sulla pista asciutta, ed è stata sconfitta solo alla lotteria della scelta delle gomme. E’ andata forte non solo con il Cannibale ma anche con Alex Lowes ed i loro avversari si ritrovano già a rincorrere.
Lo scorso anno Rea non salì sul podio, ma lo fecero i piloti Yamaha. Razgatlioglu si aggiudicò gara 1 mentre nella Superpole race il turco, Gerloff e Van der Mark monopolizzarono il podio. Nel primo round i due piloti della Yamaha hanno dimostrato di aver fatto un passo avanti e specialmente l’americano, anche se tra alti e bassi, ha dimostrato talento e carattere. In Portogallo potrebbero essere i più accreditati antagonisti del due verde-nero. Gli altri pilota della casa di Iwata, i debuttanti Andrea Locatelli e Kohta Nozane, avranno invece un’ulteriore possibilità di crescita.
Nel 2020 gara 2 venne vinta da Chaz Davies ed è quindi ovvio mettere il gallese tra i possibili protagonisti di questa weekend, anche perché il pilota del team GoEleven viene da una caduta che già pesa nella sua classifica. E parlando di Ducati è altrettanto ovvio attendersi uno Scott Redding battagliero, esaltato dalla vittoria di Aragon, mentre Michael Ruben Rinaldi deve mettersi alle spalle un weekend negativo, per ripartire proprio dalla pista portoghese.
Le BMW sono attese ad un’importante conferma. In Spagna hanno ottenuto risultati che sono andati oltre le più rosee aspettative, ma bisognerà vedere come si comporterà la nuova M 1000 RR su di un tracciato completo come quello dell’Estoril, che richiede un’ottima messa a punto.
La Honda di Leon Haslam ed Alvaro Bautista è ancora un’incognita. Se dobbiamo giudicaròla dai risultati ottenuti meno di una settimana fa sembra che sia rimasta quella del 2020 se non addirittura peggio, ed è quindi attendersi una reazione di orgoglio non solo dei piloti ma anche dal team HRC.
Per quanto riguarda i team italiani la squadra del Barni Racing deve scrollarsi di dosso problemi e sfortuna ed iniziare a sfruttare tutto il potenziale della sua V4 e di Tito Rabat che è ancora fermo a zero punti. Bilancio positivo invece per Axel Bassani ed il team Motocorsa Racing che però si devono confermare una realtà emergente anche in questo fine settimana. Alti e bassi invece per Lucas Mahias ed il Kawasaki Puccetti Racing che al Motorland ha pagato i pochi test invernali, ma ha anche mostrato che il francese ha le capacità per poter stare stabilmente nella top ten, se non addirittura più avanti. Inizio decisamente in salita per il Team Pedercini e per Samuele Cavalieri, che in Spagna non ha raccolto nemmeno un punto.
La novità di questi ultimi giorni viene dal MIE Racing Honda Team che ha deciso di rinunciare a questo secondo round per organizzare alcune sessioni di test e ripresentarsi più competitivo forse già dal round tre di Misano.
Assente la Supersport 300, i team della 600 cercheranno di fermare lo strapotere del team Evan Bros. che dopo aver dominato il campionato 2020 con Locatelli, ha fatto doppietta ad Aragon con Steven Odendaal. Federico Caricasulo è in cerca di un buon risultato, Raffaele De Rosa farà di tutto per salire ancora sul podio, ma occhi puntati soprattutto sul giovane Luca Bernardi, quarto nella gara di esordio nel mondiale.