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La decisione della FIM e della Dorna di considerare il motore della nuova Ninja alla pari di quello del modello precedente, e di mantenere quindi il limite massimo di giri motore a 14600, ha colto molti di sorpresa ed ha ovviamente riguardato tutte le squadre Kawasaki.
Visto che nel team KRT ufficiale nessuno vuole rilasciare dichiarazioni, e che lo staff tecnico si trincea dietro ad un diplomatico “no comment”, abbiamo intervistato i manager delle due squadre private Kawasaki italiane: Lucio Pedercini del TPR Team Pedercini Racing e Manuel Puccetti del Kawasaki Puccetti Racing.
Ecco come hanno risposto alle nostre domande
Quella della FIM è una decisione che probabilmente danneggia più i privati di quello ufficiale...
Lucio Pedercini: “Si, assolutamente. La squadra ufficiale KRT ha svolto molti test ed inoltre dispone del pilota più forte in assoluto, che pensiamo (e speriamo) riesca comunque ad ovviare alla mancata possibilità di disporre di un numero superiori di giri motore. Da parte nostra dobbiamo rilevare che abbiamo sostenuto ben volentieri una spesa maggiore per acquistare la Ninja in versione 2021, anche perché speravamo in qualche cosa in più non solo a livello di aerodinamica, ma anche per quanto riguarda il motore. Invece adesso ci ritroviamo con lo stesso regime di giri dello li stessi giri dello scorso anno. Non ritengo giusto che per limitare il pilota più forte in assoluto siamo stati limitati anche noi privati, che abbiamo una disponibilità diversa sia a livello economico che tecnico”.
Manuel Puccetti: “Certo un poco di giri in più non avrebbe fatto male specialmente a noi privati, che non abbiamo un fenomeno come Jonathan Rea. Per fortuna, anche se il motore resta con lo stesso limite di giri dello scorso anno, la nuova ZX-10RR dispone di altre frecce al proprio arco. Una su tutte: l’aerodinamica. Per quanto ci riguarda noi abbiamo la fortuna di disporre della collaborazione del nostro sponsor russo Umatex, che sviluppa con noi le carenature della nostra superbike. Siamo molto contenti del lavoro che hanno svolto per noi ed i cui effetti saranno avvertibili soprattutto nei circuiti veloci. In pratica lavorando sulle tolleranze consentite dai regolamenti, Umatex ha accentuato gli aspetti positivi della nuova carenatura della moto 2021, e l’ha rielaborata utilizzando materiali particolarmente evoluti, leggeri e resistentissimi."
Cosa cambia per voi in questo primo round?
Lucio Pedercini: “In questo primo round non cambia molto. Non avevamo mai girato con il motore 2021 e quindi questa mattina nelle libere abbiamo provato la moto nuova, ma con il limiti di giri a 14600. Penso che da questo punto di vista saranno Rea e Lowes ad avere problemi maggiori”.
Manuel Puccetti: “I motori completi 2021 ci sono arrivati solo per le prove del CIV che abbiamo svolto la settimana scorsa a Misano e nelle quali abbiamo utilizzato il nuovo propulsore. Per noi quindi qui ad Aragon cambia poco, se non che ovviamente ci sarebbe piaciuto correre con il motore nuovo, come pensavamo di poter fare sino a pochi giorni fa quando ci è arrivata la comunicazione della FIM. Ne prendiamo atto e ovviamente ci adeguiamo. Il nostro è un pilota debuttante in Superbike e quindi dobbiamo percorrere un percorso di crescita per il quale per ora avere a disposizione 15100 o 14600 giri non cambia molto la realtà delle cose”.
Certo che ve lo avrebbero potuto comunicare un po' prima...
Lucio Pedercini: “In effetti ci lascia un poco perplessi la decisione di comunicarcelo pochi giorni prima del primo round. Forse volevano aumentare l’interesse su questo primo appuntamento mondiale, limitando il pilota che nei test invernali ha spesso girato su tempi record”.
Manuel Puccetti: “Certo la decisione di comunicarlo solo a ridosso del primo round ha complicato molto le cose sia per noi che soprattutto per la Kawasaki. Purtroppo ritengo che in questa strana ed incerta situazione dovuta al Covid questi cambiamenti repentini siano all’ordine del giorno. Non ci resta che adeguarci, metterci a testa bassa e lavorare, cercando di fare del nostro meglio."