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A due prove dalla fine del Mondiale Superbike (anzi tre, visto che il documento diffuso a Barcellona è relativo alla fotografia dopo il round di Teruel) non ci sono situazioni (troppo) preoccupanti in termini di allocazione motori: il regolamento prevede la possibilità di utilizzarne quattro a pilota (sarebbero cinque, ma come per la MotoGP la riduzione delle gare ha portato a una corrispondente, percentuale, riduzione dei propulsori a disposizione), e quasi tutti dispongono di almeno un propulsore ancora da punzonare.
Ci sono però alcune situazioni interessanti anche perché, nelle scorse settimane, sul web è circolata una polemica relativa a presunti favoritismi per Honda. Polemica che non ha ragione d'essere: Dorna ha regolarmente trasmesso - ogni tre gare, come previsto - la comunicazione relativa alla situazione motori, che in questa ultima versione evidenzia chiaramente la disponibilità di ciascun pilota.
Lo schema mostra in rosso i motori che sono stati eliminati dall'allocazione per rottura: c'è una vera e propria strage di quattro cilindri Yamaha, che riflette i problemi accusati nelle prime gare dalle YZF-R1. Da notare come, ovviamente, manchi la rottura accusata da Michael Ruben Rinaldi in gara-2 a Barcellona, che però non impatta più di tanto nella disponibilità di propulsori per il team Go Eleven.
Molto interessante invece la presenza di propulsori evidenziati in arancione nello schema, che riflettono la situazione Honda. Bautista ha accusato una rottura (normalmente colorata in rosso) e dispone di un motore ancora a chilometraggio illimitato e due limitati, mentre Haslam è più fortunato, con un solo propulsore in giallo e il resto in verde.
Ma cosa significa l'arancione? Evidenzia una situazione anomala e inedita per la Superbike, che da quando è entrata in vigore la limitazione per il numero di propulsori non aveva ancora dovuto affrontare un'esigenza di questo tipo. Come infatti ricorderete, Honda si è trovata a dover effettuare un richiamo per una partita di bielle potenzialmente difettosa sulla versione di serie della superbike CBR 1000RR-R; come è semplice intuire, i propulsori coinvolti sono fra i primi usciti dalle linee di produzione della Casa di Tokyo, e quindi in buona parte finiti a spingere gli esemplari da corsa.
Parallelamente all'intervento sui motori di serie, il richiamo ha dato la possibilità a Honda di intervenire anche sui propulsori delle moto da corsa, aprendo e richiudendo esemplari già punzonati e quindi sigillati. Per evitare che però questo intervento falsasse lo spirito del regolamento, e quindi allungasse artificiosamente la vita dei propulsori coinvolti dal richiamo, Dorna ha però imposto un vincolo al chilometraggio dei propulsori aperti e richiusi.
Alvaro Bautista quindi si trova al momento con un solo propulsore attivo senza limitazioni di percorrenza: uno è stato aperto e gli altri due sono a chilometraggio limitato. La situazione, comunque, non dovrebbe destare preoccupazioni a sole due gare dal termine del campionato.