Test SBK a Portimao. Giugliano è il più veloce

Test SBK a Portimao. Giugliano è il più veloce
Giornata proficua per i team SBK che si sono preparati per il round di Misano ed hanno testato nuove coperture Pirelli. Giugliano chiude in testa, davanti a Rea, Sykes e Haslam
8 giugno 2015

Punti chiave

Ad eccezione del team Barni e del team Grillini, tutte le squadre del mondiale Superbike sono rimaste a Portimao per una giornata di test organizzata dalla Dorna. Dopo le due giornate di prove di Phillip Island questa è stata la terza, mentre la quarta ed ultima si svolgerà a Jerez a Settembre. Le due sessioni sono durate quattro ore la mattina e tre il pomeriggio ed i test sono stati proficui per tutte le squadra che hanno potuto contare su di una pista asciutta mentre il meteo si è mantenuto molto caldo (30 gradi di temperatura esterna e 52 di asfalto).


Pirelli ha messo a disposizione dei piloti e delle loro squadre cinque nuove soluzioni per quanto riguardava l’anteriore e otto per il posteriore. Per l’anteriore l’azienda italiana sta cercando di migliorarne ulteriormente la stabilità limitando eventuali fenomeni di movimento a caldo e di accrescere il grip. Per il posteriore invece Pirelli ha lavorato con due obiettivi : migliorare le prestazioni offerte alle alte temperature dalle soluzioni attualmente in utilizzo e cercare di migliorare il grip offerto dalla SC1 T1392, in modo da ampliare maggiormente lo spettro di utilizzo delle mescole posteriori di media durezza.
 

Va comunque detto che come spesso accade nei test, il lavoro dei team che oggi erano presenti all’Autodromo do Algarve è stato rivolto innanzitutto alla messa a punto delle loro moto e solo in parte ai test degli nuovi pneumatici. Alla fine delle prove il più veloce è risultato Davide Giugliano che con il tempo di 1’42”346 ha fatto meglio del record della pista stabilito da Sykes nel 2013 (1’42”475), anche se l’obiettivo del pilota della Ducati non era quello di cercare il tempo sul giro, bensì di trovare un buon grip e di testare l’usura della gomma anteriore sulla distanza. Sulla sua Ducati in mattinata è stata montata il nuovo impianto di scarico che tanto bene era andato nel weekend di gare (migliore range di utilizzo della potenza del motore e maggiore velocità massima) mentre nel pomeriggio Davide ha montato lo scarico vecchio.


Dietro a Davide troviamo le Kawasaki di Rea e di Sykes che chiudono nell’ordine con un miglior tempo di 1’42”661 per il nord irlandese e di 1’42”682 per l’inglese. Entrambi erano stati più veloci ieri in gara 1, ma anche loro non erano alla ricerca del tempo sul giro, bensì di assetti più competitivi. Il team Kawasaki ha provato molte cose oggi, dal telaio alle sospensioni, a molti nuovi set-up.


Rispetto alle gare di ieri si migliora anche un acciaccato Haslam, che precede Lowes. Il giovane pilota inglese è quello che oggi ha percorso il maggior numero di giri (87) e si è migliorato di oltre un secondo rispetto a ieri, testando alcuni nuovi assetti sulla sua Suzuki. Davies non è stato soddisfatto da questi test. Il gallese, che ha utilizzato esclusivamente il nuovo impianto di scarico, si aspettava miglioramenti più netti, soprattutto per quanto riguarda la risposta dell’anteriore della sua Panigale in curva.


Ancora veloce Baiocco che migliora di quasi un secondo il suo miglior tempo delle gare di ieri e fa segnare il settimo crono assoluto. Giornata proficua anche per Torres, non solo perché lo spagnolo si è migliorato di tre decimi rispetto a ieri, ma soprattutto perché ha potuto prendere maggior confidenza con la guida richiesta dal tracciato portoghese, abbastanza lontana da quello che è invece il suo stile. Badovini ed il team BMW hanno lavorato sull’assetto della loro S 1000 RR, cercando di comprendere i problemi che ieri, in gara due, avevano limitato Ayrton. L’essere sceso di ben sette decimi rispetto al suo miglior tempo in gara è quindi certamente un buon segnale per il pilota di Biella.

 

Oggi finalmente Camier ha potuto guidare a lungo la sua MV (60 giri per l’inglese) e lavorare con il suo team per prepararsi al prossimo round di Misano, dove si spera possa fare meglio dei due ritiri accumulati in Portogallo. Leon ha testato un nuovo forcellone oltre alla nuova elettronica.


Così come in gara due anche oggi le due Honda viaggiano appaiate per quanto riguarda i tempi, con VD Mark che precede Guintoli di soli due decimi. I due piloti del team Ten Kate si sono dedicati al test di un nuovo forcellone e di nuovi assetti.

Nel team Althea era assente Terol e la sua moto è stata portata in pista da De Rosa. Il napoletano, che corre nella Superstock 1000 FIM Cup, ha fermato i cronometri sul tempo di 1’44”463. Meglio di quanto aveva fatto lo spagnolo in Superpole 2.


Ed ecco infine il commento di Davide Giugliano: «Abbiamo provato varie soluzioni di set-up che dovevano essere provate con calma in questi test in quanto abbastanza lontane da quelle che utilizziamo di solito. Alla fine di questa giornata posso dire che alcune di queste cose, per esempio la lunghezza della moto, hanno funzionato molto bene. Adesso abbiamo Misano, un altro circuito caldo, ed è quindi importante che il giro veloce di oggi io l’abbia fatto nel pomeriggio, quando c’erano più di 50° di asfalto. Le soluzioni Pirelli sembrano molto valide. Tutto sommato, è stato un test molto utile, con risultati molto positivi per noi».

 

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