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La prima parte del viaggio, da Doolin fino a Port Magee, sono stati 330 chilometri e 8 ore quasi ininterrotte sotto l’acqua! E per non farsi mancare niente, a due terzi del percorso anche raffiche di vento e nebbia. Ma noi non molliamo mai e nonostante guidare con il sole sia tutt’altra cosa, ci siamo comunque divertiti. La protezione aerodinamica dell’Africa Twin è sicuramente apprezzabile nei lunghi spostamenti, mentre avremmo preferito una sella un poco più ampia.
Prima di lasciare Doolin, un villaggetto che davvero ci è rimasto nel cuore per tante buone ragioni, non possiamo evitare la sua parte naturalistica più recondita che è gelosamente celata all’interno di una grotta. Stiamo parlando di un altro grande gioiello geologico di quest’area del Burren, una stalattite lunga ben 7 metri e 20 centimetri e con un peso di 10 tonnellate. La terza più grande al mondo. Dobbiamo scendere attraverso un cunicolo di 100 metri dopo aver fatto 120 scalini, ma il risultato ripaga ampiamente le attese.
Nella puntata di oggi ci sposteremo verso sud-ovest, cercando di raggiungere la maestosità paesaggistica del ring of Kerry. Per evitare di percorre un loop un po’ troppo lungo rispetto al nostro itinerario di marcia, da Killimer prendiamo un traghetto che ci farà sbarcare a Tarbert e da lì proseguiremo diretti fino alla nostro primo vero punto di arrivo che consigliamo vivamente di raggiungere attraverso il Connor, un passo che si snoda attraverso una catena montuosa che è la più alta dell’Irlanda e che offre paesaggi mozzafiato con vista su vallate e laghetti di origine glaciale. Dingle è sicuramente la meta più ambita da tutti i viaggiatori e vacanzieri, così gettonata che fatichiamo a trovare un parcheggio libero anche per la moto. Casette coloratissime, un porticciolo ed infiniti ristoranti che propongono pesce fresco, sono le attrattive principali di Dingle che ha subito, come molte aree invase dal turismo, una trasformazione radicale. Ci sono almeno due strade per andare nel cuore di questa penisola che si affaccia naturalmente sul mare e che offre spiagge amplissime ed incontaminate sulle quali è stato impossibile resistere alla tentazione e trascorrerci una buona mezz’ora veleggiando sul bagnasciuga, avendo naturalmente disinserito il TC!
Continuiamo il nostro percorso verso sud-ovest, praticamente scendendo nella penisola sottostante rispetto a Dingle, entrando in quella che viene forse considerata da molti la zona paesaggisticamente più seducente di tutta l’Irlanda. La Iveragh Peninsula è certamente più conosciuta con il nome di Ring of Kerry ed è una strada panoramica di 175 chilometri che si snoda attorno a questo lembo di terra dal colore così verde e intenso che sembra schizzata fuori dalla tavolozza di un pittore naif. Girarla in moto diventa quasi imbarazzante perché ti ritrovi con la testa che frulla come un videogame impazzito alla ricerca di un nuovo punto di vista, di quello scorcio che riesce a sorprenderti. E questa esatta sensazione la proviamo percorrendo il Ring of Skelly, un piccolo anello nel cuore del Kerry e che inizia da Portmagee. Le hanno battezzate Cliff of Kerry e sono una serie di scogliere alte fino a 300 metri che si gettano a picco sul mare, generate da un ambiente desertico 400 milioni di anni fa, quando l’Irlanda si trovava a transitare dall’Equatore. E su questa scena, capace di rubarti l’anima, vogliamo così chiudere un Planet davvero indimenticabile.
PARTNER DI VIAGGIO
Ed anche per questa ottava edizione di Planet Explorer vogliamo, con vero piacere, ringraziare i nostri partner tecnici che ci hanno supportato con la fornitura di prodotti di primissimo livello.
BARDAHL ci ha fornito due lubrificanti: olio motore e forcelle, oltre ad un additivo per il carburante. FUJIFILM, con la nuovissima X-Pro 2 dedicata ai professionisti, ha firmato sia le immagini fotografiche che quelle video. MACOTA con i suoi spray ecologici 3G è stato prezioso nella pulizia di caschi e carena. JOLLISPORT ci ha vestiti con giacche, guanti e pantaloni di un comfort assoluto. JUST-1, in assoluta anteprima, ci ha fornito un integral-cross che sarà il prossimo top di gamma.
Testo e foto di Luca Bracali - Video di Danilo Musetti