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La crisi economica incalza e noi, per cercare di combatterla ed andare contro-corrente, per quest'anno abbiamo deciso di giocare al raddoppio! E così Planet Explorer, dopo la sua quarta edizione di giugno in Grecia, decide di fare il bis di stagione e di migrare in un'altro continente, in un paese dai mille volti e dalle altrettante sfumature: il Marocco.
Cambia lo scenario e di conseguenza cambia anche la moto che ci accompagna e per rimanere in tema di turismo, grandi viaggi e un pizzico di avventura, la scelta è caduta su un modello nuovissimo, appena presentato: la Honda Crossrunner 800 che già alla primissima presa di contatto ci ha trasmesso il giusto feeling. Per noi il tour inizia ufficialmente da Malaga, dal dealer Honda che ci consegna il mezzo ancora in vetrina! Il primo problema che si pone è dove e come caricare quei 50 chili di bagagli che abbiamo appena sceso dall'aereo. La scelta è davvero dura perché il materiale foto e video è intoccabile per cui non resta che prenderci su uno spazzolino da denti ed un paio di mutande. Rinunceremo a diverse cose, ma del resto non abbiamo alternative.
Il nostro sforzo di giungere in perfetto orario al porto di Algeciras non è servito a niente, il traghetto per il Marocco è ancora in alto mare, partiremo con 3 ore di ritardo per sbarcare a Tanger Med alla 1 di notte dove ad accoglierci è la solerte polizia di frontiera che ci tiene fermi una mezz'ora abbondante. Non sarà una piacevolissima tratta da percorrere quella che ci attende: buio e freddo non mancano di certo, rendendo fastidiosamente lunghi quei 160 chilometri. Per farla breve, spegnamo la luce della nostra camera alle 3.45 di notte.
Altro giorno altra corsa. Pieno di super, cambio moneta e ed una schedina sim dati per consentire di usare al meglio la mappe di Google, senza un eccessivo consumo del traffico dati e, di conseguenza, un risparmio per il nostro portafoglio! Tangeri sta diventando una vero e propria metropoli fatta di nuovi edifici, importanti ristrutturazioni ed una società che si è arricchita culturalmente ed occidentalizzata, senza perdere però la propria identità. Non possiamo restare a lungo anzi, non possiamo restare affatto perché Planet va sempre di corsa, assaporando il meglio ma non avendo talvolta il tempo per gustarselo.
Prossima tappa Rabat, circa 240 chilometri da percorrere quasi interamente in autostrada. La Crossrunner ci convince sicuramente, per peso e dimensioni, ma anche per quel comfort che ci trasmette il triangolo sella / manubrio / pedane e non per ultima la protezione aerodinamica che, seppur messa come nota negativa dal test di Moto.it, a noi non è sembrata così male pur viaggiando a velocità sostenute, anche se buona parte del merito è sicuramente da attribuire alla borsa del serbatoio. Magari una coppia di paramani li avremmo invece graditi!
Le autostrade in Marocco sono scorrevoli e lisce come tavoli da biliardo, in compenso il pedaggio e la benzina costano quanto in Italia. Anche Rabat, la capitale politica e amministrativa del Marocco, si è occidentalizzata e non poco e l'insegna pubblicitaria onnipresente, in ogni angolo della città, è quella dell'iPhone 6 che fra un po' venderanno anche al supermercato! Fortunatamente l'architettura coloniale, come la parte storica del resto, hanno mantenuto intatto il loro fascino e parlo di quello che è considerato il più importante monumento di Rabat, la torre Hassan, un progetto così ambizioso che avrebbe dovuto concretizzarsi con la costruzione della seconda più grande moschea dell'epoca, ma l'improvvisa scomparsa del sultano vanificò la realizzazione. Nello stesso sito è il mausoleo intitolato a Mohammed V la perla architettonica in marmo bianco, impreziosita da elaborati mosaici e gesso scolpito. Ma nonostante lo charme di questa città e della sua medina, dove convivono antico e moderno, il turismo stenta a decollare.
Luca Bracali