L’Australia in moto. Il sogno di una vita

L’Australia in moto. Il sogno di una vita
Il mio sogno è sempre stato quello di visitare l'Australia, sono sempre stata attratta da quella nazione, dal senso di avventura e di mistero che trasmette questo misterioso Paese. Peggy Tuinstra
10 marzo 2011


Il mio sogno è sempre stato quello di visitare l'Australia, sono sempre stata attratta da quella nazione, dal senso di avventura e di mistero che trasmette questo misterioso Paese. Per godere della massima libertà, ho pensato che il mezzo ideale fosse la moto e così la mia avventura è cominciata.

La preparazione del viaggio

Nel maggio 2010 ho iniziato a preparare il mio viaggio. Niente di difficile: prenotare il volo, richiedere il visto, organizzarmi per avere una moto, un casco appropriato, un TomTom per farmi guidare ed informazioni riguardo ciò che l'Australia aveva da offrire.
Il paese è vasto: 3700 chilometri da nord a sud e 4000 chilometri da est ad ovest. Questo in linea retta, ma non sulla costa, dove ci sono miriadi di curve. Con solo quattro settimane per coprire gran parte del paese, bisognava partire con un piano ben preciso: cosa andrò a vedere? Cosa vorrò fare? Per quanti chilometri vorrò e potrò guidare una moto in un tempo relativamente breve?
Volevo vedere le Isole Whitsunday, Phillip Island e passare Capodanno a Sydney: una città che veramente sa come celebrare questa ricorrenza. Quindi ho pensato di partire dal Queensland, passando poi per il Nuovo Galles del Sud, Victoria, per poi finire l'avventura ritornando nel Nuovo Galles del Sud: questo il piano di viaggio.


Nessuna incertezza. Si parte!

Il 5 dicembre ho detto arrivederci alla mia famiglia e ai miei amici, il 7 dicembre ho salutato invece l'Australia arrivando a Cairns. Dopo essere stata accompagnata al mio ostello, ho passato due giorni di relax a Cairns e sono andata a fare immersioni subacquee sulla Grande Barriera Corallina. Successivamente riuscivo a ritirare la mia moto presso il Team Moto Yamaha di Cairns: ero al settimo cielo!
Finalmente la mia avventura poteva veramente cominciare. Naturalmente, in quel momento ho iniziato a dubitare: “Non ho mai guidato sul lato sinistro della strada”,“... e se vengo colpita da un canguro?”, e se, e se...
Ma i ragazzi alla concessionaria Yamaha mi hanno aiutato a ribassare la moto, a caricarci su tutta la mia roba, e installarci il TomTom. Poi non c'erano più se. Era tempo di partire.
La prima tappa prevedeva di andare da Cairns a Byron Bay, fermandomi diverse volte lungo la strada. Sin dall'inizio la Yamaha XT660Z mi ha fatto completamente innamorare. Aveva solo 5 km quando l'ho ritirata, quindi avevo l'onore di essere la prima a guidarla. Che gran moto per i viaggi lunghi! In special modo ha un serbatoio da 23 litri, che è decisamente utile in Australia.

La costa del Queensland

La costa del Queensland é assolutamente meravigliosa. Quando sono arrivata ad Airlie Beach ho visitato le Isole Whitsunday e posso in tutta onestà affermare che non ho mai visto nessun posto così bello in vita mia.
Le Whitsundays sono una gemma naturale da scoprire ed il tempo era a mio favore: visibilità cristallina e tanto sole. Credo che ritornando là anno dopo anno si farebbe ogni volta una nuova esperienza ed una vacanza memorabile.
Sfortunatamente il tempo è cambiato completamente il giorno dopo che ho visitato le Whitsundays: pioggia, temporali, alluvioni, strade chiuse (i telegiornali italiani ci hanno mostrato la situazione disastrosa incontrata da Peggy... Ndr). 
Questo era solamente l'anticipo del brutto tempo che avrei trovato durante il mio viaggio. Ogni mattina controllavo le previsioni del tempo e parlavo con la gente locale che poteva dirmi se era saggio partire o se avevo bisogno di pensare a itinerari alternativi. Gli australiani che ho incontrato sono stati di grandissimo aiuto durante il mio viaggio ed ho sempre accolto i loro consigli a braccia aperte. Conoscono il loro paese come le loro tasche e desiderano che ogni singolo turista faccia porti un bel ricordo dell'Australia e della sua bellezza.


Brisbane - Byron Bay – Melbourne

Dopo aver visitato molti siti sulla costa ero pronta per una grande città, Brisbane. Ho lasciato Noosa Heads e ho iniziato il mio rituale: pulire il casco, sistemare il TomTom, controllare la pressione delle gomme. Stava piovigginando, ma dopo un'ora ha iniziato a piovere pesantemente: un'altra tempesta tropicale.
In due minuti la Bruce Highway si è trasformata in un fiume. Ho dovuto cercare un posto per potermi riparare e l'ho trovato in un autolavaggio; le reazioni della gente che passava erano abbastanza divertenti e ho ricevuto numerosi cenni di approvazione.
Dopo tutto quel tempo sulla costa dovevo abituarmi a Brisbane. Mi é sembrata veramente una grande città, che si muove 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Anche a Brisbane sono rimasta in un ostello, il posto perfetto per incontrare altri viaggiatori con cui condividere le proprie esperienze e che mi hanno dato validi consigli riguardo altri posti da visitare.
Uno di questi consigli riguardava Byron Bay nel Nuovo Galles del Sud ed è stato veramente un buon suggerimento. Dopo essere stata in sella per 1900 km in due soli giorni questo era il posto migliore per avere tre giorni di riposo e di relax.

 
Gli scenari mozzafiato della costa australiana
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Fermata successiva: Melbourne. Naturalmente é impossibile arrivarci in un giorno solo: non solo perché é un viaggio lungo, ma anche perché volevo lasciare la costa ed esplorare località all'interno. Ho guardato la mia mappa ed ho pensato che potevo percorrere i 1700 chilometri in tre giorni. La mia prima destinazione sul tragitto era Tamworth, conosciuta come "Capitale della musica country d'Australia." Un po' più di 500 chilometri, ma probabilmente la parte più dura di questi tre giorni. Ci sono volute più di due ore per percorrere 60 chilometri attraverso le montagne, con tornanti dove 25 km/h erano già troppi. Il panorama era indescrivibile: foreste bellissime e moltissimi animali.

Locuste ovunque

Fortunatamente, la vita selvatica australiana non mi ha giocato brutti scherzi durante il mio viaggio. Quasi.
Da Byron Bay a Tamworth ero circondata da meravigliose farfalle; da Tamworth a West Wyalong, ero accompagnata da libellule, che a dire la verità colpendomi in velocità iniziavano a farmi male. La parte più incredibile è arrivata quando stavo guidando da West Wyalong a Melbourne: ero in sella da 20 minuti, quando all'improvviso un pappagallo si è sentito molto attratto dal mio casco ed ha deciso di darci un'occhiata da vicino: ho visto il pappagallo avvicinarsi con la coda dell'occhio, mi sono fermata al momento giusto e fortunatamente è volato via a pochi millimetri dalla mia testa. Per un pelo...
Poi, mezz'ora dopo, ho visto una locusta della dimensione della mia mano: prima che me ne rendessi conto ne ero circondata. Ho dovuto guidare per più di un'ora e mezza attraverso questa invasione. Il mio parabrezza si era trasformato in un cimitero di locuste. Quando finalmente sono arrivata a Melbourne e mi sono tolta il mio abbigliamento motociclistico, avevo persino lividi sulle braccia.

Great Ocean Road

Il mio grande desiderio era di guidare sulla Great Ocean Road quindi, nel giorno di Natale, ho indossato il mio kit e ho guidato fino a Torquay, che è all'inizio di questa strada. Devo dire che era veramente un'altra meraviglia del mondo. La strada portava attraverso foreste pluviali, spiagge stupende, e dirupi mozzafiato. Volevo fermarmi ad ogni angolo per fare sempre più foto, perché lo spettacolo lasciava veramente senza respiro.
A Santo Stefano ho lasciato la mia moto all'ostello e ho prenotato un’escursione Ecotrip per Phillip Island. Ho visto moltissimi canguri morti lungo il percorso a causa di incidenti stradali, quindi ho pensato che era giunto il momento di vederne alcuni vivi assieme ad altri animali tipici dell'Australia. Ho visitato il Wildlife Conservation Park ed il Koala Conservation Centre, poi sono andata a vedere la Penguin Parade. L'Ecotrip è stato incredibile. Non solo si ha una incredibile visione delle bellezze uniche della flora e della fauna locale, ma al tempo stesso si aiutano gli animali australiani e il turismo locale.

Melbourne-Sydney

Dopo avere passato alcuni giorni a Melbourne, ero pronta a percorrere l'ultimo tratto della mia avventura. Dirigendomi sulla costa da Melbourne a Sydney ho incontrato molti motociclisti viaggiatori. É stato inoltre un gran giro attraverso le montagne, parchi nazionali e altri posti dove ci si può fermare e ammirare la bellissima costa.
Sono arrivata a Sydney il 29 dicembre, il giorno successivo ho restituito la mia moto alla Yamaha Motor Australia. Il mio contachilometri segnava 5358, meno i 5 chilometri che erano già presenti quando sono partita… quindi 5353 chilometri in 20 giorni, niente male. E celebrare il Nuovo Anno ain Sydney è stata la migliore maniera di terminare questa avventura desiderata da una vita.

Special Thanks to

Voglio ringraziare Yamaha Motor Australia per avermi fornito la XT660Z, TomTom Rider per avermi condotto attraverso i posti più belli, Shark per avermi fornito un casco RSR2, Oakley per avermi dato gli occhiali da sole perfetti (di cui c'era decisamente bisogno) e tutti gli amici viaggiatori che mi hanno invitato ai loro barbecue. Più di tutti voglio ringraziare gli abitanti dell'Australia perché mi hanno fatto sentire a casa, e l'Australia stessa per avere permesso questa avventura di una vita.

Peggy Tuinstra

Potrete vedere altre foto del viaggio di Peggy, oltre che nella nostra gallery, anche sul magazine REVZINE Primavera/estate 2011 disponibile presso tutti i rivenditori REV'IT!
E, siccome l’appetito vien mangiando, Peggy ha già messo nel suo cassetto – rimasto vuoto – il giro dell’Argentina. Rigorosamente in moto… non vediamo l’ora di leggere il suo report!


Articolo aggiornato il 25 marzo 2011:
Botta & Risposta. Peggy risponde ai lettori di Moto.it

Peggy ha letto con grande interesse i commenti dei nostri lettori. Sì, perché oltre ad amare l'Australia, la nostra simpatica amica olandese ha un debole per l'Italia, tanto da aver studiato la nostra lingua. Ci fa quindi piacere sapere che ha letto i commenti, e ci lusinga la sua risposta ai nostri lettori che le ponevano alcune domande.  Di seguito trovate la sua lettera, in inglese. Non l'abbiamo tradotta per non alterare in alcun modo il senso delle sue parole.

Peggy: «Thanks everybody for your heartwarming replies to my story. It puts a smile on my face to read how many people got inspired by it. I would say: just go for it! don't think too much, but just do it!
I understand the questions that some people have. Regarding the photo's: you meet so many people along the way. At hostels, when you are getting gasoline, taking a rest at a carpark. Everywhere. With some you can travel along to a new destination. I just gave my camera to the people I met along the way and asked them to take pictures of me. The same thing I did with my luggage. I just put it in their cars and when I needed it again, I put it on my bike again. Why bother, when it can be so easy. Right? ;-)
About the travelling alone: yes, I did this trip on my own. No other motorcyclist were with me, but if you want you can meet so many people. People invited me for bbq's, went on excursions and just hang out at the beautiful beaches. This made my trip so much more fun. So again: thank you so much and if you want something in life reach out and grab it!». 

 

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