I viaggi dei lettori: avventura in Transilvania

I viaggi dei lettori: avventura in Transilvania
Come ogni estate mi ritrovo alle prese con un dualismo complicato da organizzare, ovvero la voglia necessaria di viaggiare in solitaria in moto e il tempo strappato agli impegni lavorativi sempre troppo esiguo...
22 febbraio 2023

Il richiamo dei Balcani ha sovrastato tutto il resto ed ecco che a fine agosto 2021 parto all’avventura con la mia fidata Jessie, una BMW F650GS monocilindrica del 2007 direzione confine con la Slovenia. L’idea è quella di visitare tutti i paesi nati dalla disgregazione dell’ex Jugoslavia oltre a fare due tra le strade più belle d’Europa, la DN7C Transfăgărăşan e la DN67C Transalpina in Romania.

La Transalpina, anche nota come “Strada dei Re“, attraversa le Alpi Romene collegando la città di Novaci a Sebes. L’asfalto da poco rinnovato attraversa come un lungo serpente sinuoso le montagne di Parang attraverso le contee di Gorj, Valcea, Sibiu e Alba Julia. I panorami mozzafiato si addentrano in una natura ancora a tratti selvaggia ed incontaminata. Una sosta obbligatoria va sicuramente fatta sul lago di Oasa per visitare il Monastero che si raggiunge da una strada forestale con accesso diretto dalla DN67C, mentre una piacevole sosta pranzo può essere consumata allo Chalet Obârşia nel villaggio di Lotrului.

Il muro dei Carpazi viene invece interrotto dalla Transfăgărăşan, una strada militare costruita dal dittatore Ceaușescu negli anni settanta a costo di numerose vite umane, ricordate con un monumento a Piscul Negru, salendo da Curtea de Argeș. La strada si inerpica per il primo tratto dei suoi 90 km verso il lago artificiale di Vidraru, passando per campagne prima e montagne a picco sulla strada poi. Prima di arrivare alla diga di Vidraru, una sosta d’obbligo merita la piccolissima cappella ortodossa di Troiță, un piccolo gioiello immerso tra campi di erba medica.

La Transfăgărăşan è una strada iconica che si inerpica tra i Carpazi lasciando al motociclista solo il piacere di una guida sinuosa ed appagante. L’arrivo al valico a quota 2.042 m s.l.m. segna il confine tra le contee di Argeș e Sibiu e non può esimersi dal consumare un kürtőskalács appena cotto sulla brace. Dopo una piccola visita al piccolo lago di Bâlea la strada riprende verso nord e la città di Sibiu, lasciandoci a bocca aperta per il panorama iconico che ha eguali solo nelle nostre Alpi.

La Transilvania e la Romania, così come tutti gli altri Paesi balcanici, meritano più viaggi in quanto sono delle mete bellissime, con panorami mozzafiato e persone accoglienti e disponibili. Il tutto a pochi chilometri dalle nostre coste Adriatiche.

Biagio Lucignano

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