I viaggi dei lettori: Gibilterra e Spagna

I viaggi dei lettori: Gibilterra e Spagna
Tutto nasce dall’immagine dell’unico deserto europeo: il deserto di Tabernas, in Spagna. Un nuovo viaggio per me ,mia moglie e la mia Yamaha Ténéré 700!
5 settembre 2024

Giorno 1
Dopo tanti mesi arriva finalmente la fatidica partenza da una piovosa Genova, che emozione salire in moto sul traghetto… dopo quasi venti ore e qualche sussulto per il mare mosso si arriva a Barcellona.
Giorno 2
Nemmeno il tempo di gettare un’occhiata alla città e subito si indirizza il cerchio da 21 della Tenere’ verso l’autostrada E15 direzione Valencia e così dopo circa 350 km molto ventosi si parcheggia. In Spagna, la quasi totalità degli hotel fa pagare il parcheggio ai motociclisti, da pochi euro fino a venti/venticinque per la durata del soggiorno.
Giorno 3
Il giorno seguente, visitiamo le principali attrazioni della bellissima Valencia: Ciutat de Les Arts i les Ciencies, l’Umbracle, L’hemisferic, il bellissimo parco oceanografico, il simpatico ed unico parco Gulliver, ispirato all’omonimo personaggio ma non solo, come non camminare sul Ponte dei Serrani, ammirare la Plaza de la Reina e la cattedrale… Valencia è una città meravigliosa, piena di piccoli quartieri dove il turista viene accolto come fosse un amico e non parliamo della cucina, della celebre Paella Valenciana, diffidando dei posti particolarmente turistici e fidandosi dei ‘’locali’’ ci sono ottimi ristoranti nei quartieri per la città.
Giorno 4
Da Valencia percorriamo la strada verso Alicante, circa 220 km, la strada è spettacolare, si passa da Gandia e dal mirador di Calpe, una cittadina affacciata su un mare quasi caraibico. La strada regala varie curve e laTenere’ seppur carica non si scompone, il ruotone anteriore cade in piega e si rialza, curva dopo curva, fino ad arrivare alla bellissima Alicante, con il castello di Santa Barbara e i suoi cannoni resi silenziosi dai piccoli fiori bianchi che adornano le mura trasformandoli in antichi sorveglianti di ferro.
Giorno 5
La direzione è sempre verso sud, percorriamo la costa fino ad arrivare ad Aguilas. Il paesaggio si fa via via più arido, più secco, le strade tortuose e spesso sporche di polvere , sembra di essere dispersi nel nulla quando ammiriamo il mare dal Mirador Cuestas del cedacero, nella regione della Murcia. Ad Aguilas, città sul mare, ci accoglie un tempo un poco nuvoloso ma la cittadina è graziosa. Dopo aver parcheggiato la Tenere’ , percorriamo la spiaggia, che bellezza la sabbia e il mare, l’aria salina… che fa da antipasto ad una cena tipicamente spagnola in una osteria come quelle ‘’ di una volta’’e per fortuna… avevo il gaviscon in borsa!
Giorno 6
Uno dei miei preferiti! Saliamo in moto direzione Parco National de Cabo de Gata, uno dei parchi naturali più belli d’Europa, con spiagge selvagge, panorami incredibili, degni di un film. Dopo essere rimasti senza fiato al Mirador de la Granatilla ( località Carboneras) riaprtiamo verso la celebre spiaggia di Monsul, set cinematografico di ‘’ Indiana Jones e l’ultima crociata’’ oppure ‘’ Le avventure del barone di Munchausen’’ e film come ‘’Lawrence d’Arabia’Superata l’ultima collina ci troviamo davanti ad una strada sterrata lunghissima, nessuno in lontananza, il sole a picco scalda l’arida terra che appare comunque generosa, nella sua incredibile bellezza. Una piccola realizzazione compare nel mio animo, sono in un posto che non è bellissimo, è unico, con mia moglie, con la mia moto… chilometri e chilometri di strada sterrata dove la Ténéré sembra andare meglio che sull’asfalto, come a vedere un ippopotamo che nuota armoniosamente sott’acqua! La sella infatti non è il top, lo dico… dopo 40.000 km… ma la facilità di guida nei percorsi sterrati e fuoristrada, anche a pieno carico… è disarmante, anche per chi non è un pilota!
Passiamo il pomeriggio ad esplorare i dintorni della Playa de Monsul e io mi sento un po’ Indiana Jones vicino alla grande roccia centrale, contro la quale il vento soffia incessante. Cotti dal sole cocente ci dirigiamo verso Almeria, una città che purtroppo non mi ha colpito, forse per il traffico pesante veramente eccessivo, forse per lo smog, la moltitudine di rotatorie sporche di gasolio e la temperatura dell’aria incandescente. In effetti ho letto essere una delle città più inquinate d’Europa per via delle tantissime serre agricole.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Giorno 7
Da Almeria ci attende Tabernas e il suo deserto. Dopo pochi chilometri arriviamo in uno dei parchi a tema che raccoglie alcuni set cinematografici dell’epoca d’oro dei film western, arriviamo poco prima dello spettacolo con sparatoria dei cowboy, l’atmosfera, la musica di Morricone come ne ‘’ Il buono, il brutto, il cattivo’’. La lacrima di commozione scende lungo la guancia, impossibile non emozionarsi di fronte ad un piccolo sogno fatto realtà. Se si è fan dei film western e degli spaghetti western, questo è il posto giusto da visitare, hanno girato oltre 100 film! Dopo una birra ghiacciata nel saloon in pieno stile western, immaginando di avere un cinturone e una Colt nella fondina, la visita continua fino a sera,momento in cui, stanchi morti, ci siamo diretti verso Granada, distante circa 150 km, concludendo la giornata con una Paella consumata letteralmente a mezzanotte!
Giorno 8
Dopo aver percorso pochi km verso Malaga e incontrato dei vecchi amici di università, procediamo alla visita della celebre Alcazaba e al museo di Picasso, dove, manco a dirlo, senza prenotazione si entrerebbe l’anno successivo. Malaga città bellissima da visitare assolutamente.
Giorno 9
Finalmente si riprende la moto e ci si dirige verso il secondo luogo desiderato, la sede di una delle due Colonne d’Ercole: Gibilterra!
Non vedo l’ora di poggiare i piedi lungo la Winston Churchill Avenue, sul suolo britannico!
Dopo un piccolo inghippo alla frontiera inglese… si invade pacificamente Gibraltar, percorrendo le strade ancora piene di bandierine per festeggiare il nuovo Re Carlo, arrivando fino al punto più a sud: l’Europa Point!
Il vento in questo punto è fortissimo ma mai quanto l’emozione nell’essere lì, a pochi km dall’Africa, osservando le decine e decine di navi nel mare agitato.
Dopo aver percorso velocemente le strade del centro di Gibilterra e fatto il pieno ad un prezzo molto conveniente ci dirigiamo verso Tarifa, la città europea più vicina all’Africa!
In sé la cittadina non è nulla di straordinario ma poi si arriva alla costa e appena ci si dirige verso il mare ci si accorge che è qualcosa di unico… da un lato il calmo mar Mediterraneo e dall’altro il rabbioso oceano Atlantico, con le sue onde impetuose. Da un lato donne e uomini stesi al sole avvolti dalla pace mediterranea, dall’altro serfisti che si scatenano tra le onde, una antitesi incredibile che ricorderò fino al sopra ggiungere della senilità.
Dopo aver pranzato in un ristorante vista mare… ci dirigiamo verso Cadice, città affacciata sull’Atlantico, il lungomare e’ invidiabile, una spiaggia apparentemente infinita dove osserviamo il sole scomparire all’orizzonte,inghiottito dall’Oceano Atlantico.
Km percorsi 300.

Giorno 10
Partenza di buon’ora per macinare altri 300 km che ci separano da Cordoba, nell’entroterra spagnolo. La città possiede due tipologie di hotel: quelli in centro, che costano come due reni e quelli nella zona esterna, in provincia diremmo qui, lontanissimi. Per fortuna gli autobus coprono anche le zone limitrofe e così, dopo circa mezz’ora di percorso arriviamo all’interno delle mura della città, dove ci attende la visita guidata, in lingua spagnola, della Mezquita ovvero la Moschea, un luogo unico, dove cristiani e musulmani invece di distruggersi, soffocarsi a vicenda… hanno saputo costruire ed unire, è un luogo di preghiera, riflessioni e di storia unica, una autentica fusione di due religioni, oggi cattedrale dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima in Cordova, un luogo dell’Andalusia, da visitare assolutamente.

Giorno 11
Da Cordoba ci si dirige nell’entroterra spagnolo verso la regione della Castiglia-La Mancha. Il paesaggio alterna colline con allevamenti di tori e bestiame a pianure arte dal sole, la temperatura è elevata e si trova di quando in quando sollievo grazie al vento che sembra non mancare mai.
Dopo alcune ore si arriva nella zona dei mulini a vento, gli occhi si aprono e il cuore si gonfia di emozione verso queste antiche costruzioni dalla grande storia letteraria.
La sera pasteggiamo con bistecche di toro e una buona bottiglia di vino rosso spagnolo, rigorosamente invecchiato.
Giorno 12
Arrivo a Castellon de la Plana, città sulla costa ricca di piazze e statue ad ogni angolo.
Giorno 13
Dopo un estenuante viaggio di circa 300 km in balia del vento costiero arriviamo a Barcellona. La Tenere’ per via dell’altezza subisce molto i colpi di vento e nei lunghi trasferimenti è abbastanza snervante da guidare tuttavia la destinazione arriva e dopo aver camminato per oltre 10 km, ammirato la disarmante bellezza della Sagrada Familia e visitato Casa Batlo’, curiosando per Parco Guell e le stradine di Barcellona ci lasciamo andare al corroborante riposo notturno.
Giorno 13
Traghetto verso Genova e viaggio.
Giorno 14
Da Genova a Verona, la pioggia ci accompagna per qualche chilometro, quasi testimone dello stato d’animo del momento.
Torniamo a casa arricchiti e colmi di meraviglia, di paesaggi mozzafiato, di persone accoglienti e gentilissime con le quali abbiamo assaporato e condiviso ancora di più un viaggio in moto di ben 3500 km che non dimenticheremo mai, a bordo della mia Yamaha.

Andrea Bertaso

Argomenti