Viaggi in moto: giro dell'Africa con una BMW K75

Viaggi in moto: giro dell'Africa con una BMW K75
Dopo avere percorso la Via della Seta fino a Pechino ed essere tornato dalla Mongolia e la Siberia, dopo aver compiuto il periplo del continente Sudamericano, ho realizzato il viaggio più duro mai percorso: il giro completo dell'Africa
3 giugno 2014

Viaggio in solitaria con una vecchia Bmw K75 adattata per qualsiasi tipo di strada e dopo avere percorso la via della seta fino a Pechino ed essere tornato dalla Mongolia e la Siberia (26000 km in 60 gg), dopo avere compiuto il periplo del continente Sudamericano (30000 km in 59 gg), ho realizzato il viaggio più duro mai percorso, cioè il giro completo dell'Africa.

La prima vittoria fu quella burocratica, poiché era matematicamente impossibile ottenere tutti i visti prima che l'uno o l'altro scadesse ancor prima di arrivare in frontiera. Con calcoli sapienti e strategie particolari sono riuscito ad averli e sono partito consapevole che dovevo arrivare in Congo distante 14.500 chilometri entro i 30 giorni.
Partito a dicembre, presi la nave fino a Tangeri, in Marocco. Poi puntai verso sud attraversando la Mauritania, il Senegal, il Burkina Faso, il Benin, la pericolosa Nigeria, il Cameroun, il Gabon e finalmente il Congo Brazzaville.
Lì entrai nella provincia angolana di Cabinda ma non fu una buona idea. Infatti il traghetto con il quale avrei dovuto proseguire era in panne al largo da 2 anni e dovetti litigare con il Governatore per proseguire (mi caricarono la moto sopra un aereo cargo militare fino alla capitale Luando).
Proseguii percorrendo l'Angola, la Namibia e il Sudafrica fino al giro di boa di Cap Town raggiunto dopo 37 giorni e 17.500 chilometri.

Al ritorno attraversai il Botswana fino alle cascate Victoria, poi la Zambia, il Malawi e contornando le falde del Kilimangiaro in Tanzania. Continuai il periplo passando dal Kenya dove trovai la pista più dura di tutto il viaggio, oltre al blocco alla frontiera Etiopa. Avrei dovuto poter fare il visto in dogana ma cosi non fù. Dovetti lasciar lì la moto per tornare indietro a Nairobi e prendere un aereo diretto ad Addis Abeba. Ottenni il visto in aeroporto e dopo 900 chilometr di pullman locali e recuperai la moto in frontiera 10 giorni più tardi.

L'Etiopia però si rivelò il Paese più bello da vedere e in seguito entrai in Sudan diretto in Egitto.
Arrivai al Cairo in piena rivoluzione (febbraio 2011) e decisi di desistere nel proseguire via la Giordania e la Siria.
Mi imbarcai ad Alexandria d'Egitto e dopo 60 ore di navigazione arrivai a Venezia ai primi di marzo.

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Il viaggio è durato 82 giorni e ho percorso 34 000 chilometri. Come turista è da sconsigliare la Nigeria e il Cameroun. Come strada da evitare dal Gabon alla Namibia poiché sono carraie di campagna. Come pista ho avuto parecchie difficoltà nel percorrere i 400 chilometridi deserto nel nord del Kenya.
Salvo alcuni Paesi, sconsiglio i cibi locali poiché non si ha gli anticorpi adeguati e per nutrirsi è meglio bere birra, mangiare biscotti o banane.

Georges Dal Santo

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