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Siamo partiti presto e con impazienza il 7 luglio, ci inoltriamo per la solita Valsugana, in direzione di Trento, dove imbocchiamo l'autostrada per Bolzano.
All'uscita direzione Merano cominciamo a guardarci in giro, e l'amico Gianni mi fa un cenno come dire: "Allora ci fermiamo a mangiare qualche cosa?" Subito dopo arriviamo a Glorenza e lì ci sgranchiamo le gambe, ammirando nel contempo le magnifiche mura e palazzi imponenti che circondano ed abbelliscono la cittadina.
Dopo poco affrontiamo il passo del Fuorn, passiamo per Zernez dopodichè di nuovo su per il Fluela pass 2380 mt e lì si ammira la valle sottostante ed il lungo e tortuoso serpente d'asfalto appena percorso. Tempo di prendere un caffè fare qualche foto e giù in direzione di Davos, nota cittadina invernale dai costi quasi proibitivi,senonchè poco prima di arrivare scorgo all'ultimo metro, un "zimmer frei" ci fermiamo ed un gentile signore ci accoglie ospitando sia noi che le nostre amate compagne di viaggio in un bel garage custodito, dopo di chè ci abbuffiamo e subito a nanna, pensando alla lunga giornata trascorsa.
L'indomani mattina dopo aver fatto una lauta colazione a base di marmellata burro caffè, uova e pancetta, ed aver saldato il conto 37€ cadauno con la promessa al gentil trattore di ritornarci, ci dirigiamo verso il Liechenstein, arriviamo a Vaduz capitale del piccolo stato, parcheggiamo e visitiamo e il bel castello arroccato sopra una rupe ma di difficile visita in quanto abitato dai sovrani, qualche foto, acquisto di vivande per il pranzo e via in direzione di Schaffhause, famosa località da cui si possono ammirare le cascate sul fiume Reno.
Si riparte per il lago Titisee nella foresta nera, circondato appunto da un verde meraviglioso e un silenzio quasi monastico. Lo ammiriamo meglio quando ripartiamo dal momento che la strada è in salita ed il lago diventa una macchia verde scuro in mezzo alla foresta. Le nostre instancabili moto ci portano verso Triberg, un paesetto famoso per i suoi orologi a cucù un negozio vicino all'altro e tutti ad esporre i propri orologi a pendolo e cucù, di ogni prezzo e lavorazione, visita al museo dell'orologio e via in direzione di Offemburg, dove ci fermiamo e bivacchiamo un poco. Si riparte in direzione Karlsruhe imboccando l'autostrada e non essendoci limiti vogliamo lanciare un pò le nostre amiche che rispondono benissimo e ci fanno arrivare fino a Bingen dove usciamo e prendiamo la b9 strada che costeggia il fiume reno fino a Colonia, passando per Bacharach, cittadina ospitale e bellissima con la wernerskapelle nel pendio ricco di vigneti, Oberwesel, città delle torri e del vino, 18 delle 21torri si sono conservate, la Loreley la roccia di scisto, avvolta da leggende St. Goar, Boppard, che possiede le mura cittadine romane più ben conservate in Germania.
Si arriva a Koblenz, città di origini romane con i resti di castelli e chiese romane. Ancora un po' di strada e arriviamo per la cena e la notte ad Andernach, altra bellissima cittadina che visitiamo l'indomani mattina dopo aver fatto una ricca colazione.
Proseguiamo per Bonn ex capitale città di ambasciate, con un centro bellissimo ed una piazza dedicata a Mozart. Proseguiamo poi, sempre costeggiando il Reno fino a Colonia dove obbligatoriamente visitiamo la famosa cattedrale. Solo a guardare la facciata esterna si rimane a bocca aperta e ci si chiede se ci saranno ancora delle persone capaci a fare tanto.
Ripartiamo e ci dirigiamo verso il confine con il Belgio ed entriamo appunto ad Aachen la famosa Aquisgrana.
Altro stato, altre autostrade che ci portano fino ad Ostenda dove ci aspetta il mio carisssimo amico Luca, ex proprietario dell'albergo in cui ho alloggiato ogni qualvolta il lavoro mi portava ad Ostenda per la bellezza di 20 anni. Mi ha prenotato una camera in un riders hotel fantastico con garage sala biliardo, bar saloon e per mangiare tutti, fuori attorniati da prelibati spiedini di carne e pesce, birra a volontà di ogni sorta, essendo il Belgio produttore di circa 300 tipi di birra e dopo tutti a nanna.
Il mattino seguente tutti a seguire Luca fino a Brugge, incantevole cittadina attraversata da canali, dove ci ha illustrato le magnificenze della stessa e tra una illustrazione ed una birra è arrivata nuovamente la sera, sera inoltrata in quanto essendo molto a Nord, il buio incomincia attorno alle ore 22.
Il distacco dal mio amico il giorno dopo è stato commovente in quanto ,durante questi due giorni abbiamo ricordato i tempi andati piacevoli e non. Riprendiamo l'autostrada direzione Bruxelles e conoscendola bene faccio da Cicerone passando da un Atomium ad una Pagoda Cinese, al Palazzo reale e alla Gran Place, al Manichin Pisse e tanti altri palazzi e parchi che accerchiano la citta di Bruxelles.
Continuiamo il viaggio, saliamo in autostrada e giù verso il Luxemburgo fermandoci prima ad Han sur Lesse tipico paesino con delle grotte veramente eccezionali e degli abitanti veramente ospitali.
Cena e pernottamento, dobbiamo recuperare!
Sveglia e si parte verso la città di Luxemburgo, ci fermiamo solo ad ammirare il panorama dalla Terrasse, ci prendiamo il caffè e via direzione Strasburgo, dove arriviamo a Place d'Etoile a rimirarne le bellezze. Purtroppo il tempo che fin'ora ci ha beneficiato incomincia a farsi brutto, che si fa? Dico ai ragazzi via di corsa e così riprendiamo l'autostrada direzione Basilea.
Il maltempo ci insegue, ma noi più veloci della luce entriamo nuovamente in Svizzera lasciandoci i nuvoloni nerissimi dietro.
La meta è la vicina Lucerna, una perla di città. Per prima cosa andiamo direttamente fuori in un hotel in cui alloggiavo negli anni addietro, il paese si chiama Stans.
Il mattino dopo ritorniamo a Lucerna, facciamo il giro panoramico in moto costaggiando le vecchie mura dopodichè parcheggiamo le belle e a piedi ci inoltriamo attraversando il vecchio ponte (completamente rifatto dopo un incendio che lo aveva ditrutto) posto da una sponda all'altra del fiume Reusse.
Visitiamo le belle viuzze tutte piene di fiori, il lago popolato di cigni ed anatre, i famosi negozi di orologi prestigiosi e alla sera ritorniamo per giocarci qualche soldino al casinò...veramente pochi, giusto per provare e nella nostra ignoranza in materia di giochi, vuoi che due di noi vincano? Ci dividiamo una piccola somma ciascuno visto che una puntata era stata fatta con i soldi della cassa comune.
Come al solito la partenza è sempre triste anche perchè ci avviciniamo a casa e riprendiamo il cammino verso il passo S.Gottardo. Improvvisamente mi ricordo che nel paesino di Altdorf c'è un monumento dedicato a Guglielmo Telle in un baleno entriamo e facciamo la foto ricordo. Riprendiamo e prima del passo usciamo ad Andermatt, direzione Furka 2430 mt e lì ci fermiamo.
Ci sembra un paradiso,il cielo di un blu intenso e davanti a noi un panorama superbo: i laghetti in fondo valle, le strade che sembrano tanti serpenti e con un pò di amarezza scendiamo direzione Briga, quindi cominciamo a vedere le indicazioni per l'Italia. Risaliamo ancora per il Sempione, altro bel passo, e giù ancora verso il confine con l'Italia.