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Si parte il 25 aprile e si rientra il 5 maggio,alla scoperta del Marocco.
Si arriva a Casablanca alla mattina del 25 e le moto, partite 5 giorni prima dal'Italia, sono già li pronte ad aspettarci, ma nel pomeriggio ci dedichiamo alla bella e caotica Casablanca, con la sua imponente Moschea (la più grande dopo quella alla Mecca) e la sua afascinante Medina, dove pranziamo con un'ottima frittura di pesce in un pittoresco ristorantino all'interno della Medina, rigorosamente senza posate.
Il 26 alle 8 si parte, destinazione Essauria, con un precisissimo road book: ci svincoliamo dal traffico e dopo un breve tratto d'autostrada iniziamo a costeggiare la Costa Atlantica, ad ogni curva un paesaggio incantevole ci si propone di fronte è solo un aperitivo di quello che ci aspetterà nei prossimi giorni! Pranziamo con ottimo pesce lungo la strada.
Essauria è una cittadina turistica, ma molto affascinante, la sua medina nel pomeriggio si popola di mille persone, chi fa la spesa, chi passeggia, chi vende, ad una prima occhiata sembra il caos totale, ma poi ci si abitua e si da un senso a tutto, i profumi e i colori della merce impilata in modo maniacale e preciso, ti fa capire che questa è gente che il commercio ce l'ha nel DNA. Poi una bella passeggiata nella stupenda spiaggia che nel ritirarsi dalla bassa marea diventa sempre più grande (qui nell'Oceano le maree sono straordinarie) e mi godo il tramonto in solitaria, prima di rientrare in hotel.
Il 27 partenza per Taroudant, la strada costiera è incantevole, ci fermiamo subito in un accogliente laboratorio di produzione e vendita del famoso Olio di Argan, dove facciamo scorte, l’olio è utilizzato sia per estetica che in medicina omeopatica. La starda è ben asfaltata ed ogni tanto ti permette di accellerare oltre i limiti, l’unica cosa che ti rallenta è il paesaggio della Costiera, ti fermeresti ogni minuto per ammirarlo.
Raggiungiamo la meta nel primo pomeriggio, dopo aver gustato dell’ottimo pesce dopo Agadir, in un ristorante suggerito dalle nostre guide, dove servono ottime aragoste a prezzi modici proprio sulla spiaggia. Taroudant è la città meno turistica che visiteremo, e forse per questo si è rilevata per me una bella sorpresa, il mercato nella medina ha meno cianfrusaglie per turisti e più merce di vita quotidiana, nella piazza migliaia di persone giocano a dama all’ombra di piante e nella povertà tutto sembra avere un equilibrio e una vivacità unica! Una nota la merita anche il bel albergo che ci ospita inglobato nelle mura della città ed ex residenza di un Sultano.
La meta successiva è Marrakech, dove sosteremo un giorno, la strada per arrivarci è incantevole si arriva in cima al Passo TIZI-N TEST a 2100 mt ca, peccato che la salita è rovinata da pioggia e nebbia con temperatura intorno ai 5 gradi, arriviamo al passo e ci scaldiamo con ottimo the alla menta (la bevanda nazionale). Pochi km dopo e il sole riesce ad averla vinta sul brutto tempo e qualla strada di montagna ci fornisce un panorama mozzafiato, curve asfalto e il paesaggio verde con le rocce rosse danno un contrasto di colori e forme unico, nel paesino ci fermiamo a mangiare in una “fumarola” tipica, dove ti servono dell’ottimo Tajin e cous cous.
Marrakech è indescrivibile, tutto ruota intorno alla grande piazza da dove parte la Medina, incantatori di serpenti e venditori di ogni genere si alternano tutti i giorni a ristoranti che vengono montati nel pomeriggio e rismontati all’alba dove ottimo pesce viene servito a prezzi modici. La Medina è incantevole come in tutti gli altri paesi, ma ha i prezzi leggermente più cari.
La Moschea è visibile da tutta la città, le mura che la circondano sono lunghe più di 25 km, ed è un contiunuo brulicare di persone. Gli amici di Modus Movendi ci hanno organizzato un ottimo pranzo in un Riad del centro e ci stanno viziando, ma è un piacere in loro compagnia ascoltare le varie avventure di due motociclisti impavidi, che hanno fatto della loro passione un lavoro! Che sana invidia.
Il 30 si parte per Boumalne Dades, ci togliamo subito dal traffico di Marrakech, e il paesaggio da pianeggiante man mano che ci si avvicina al Atalnte diventa sempre più verde e la strada diventa più tortuosa, una vera goduria da fare in moto, si sale fino a 2260 MT Col du Tichka.
Breve sosta per foto di rito, la temperatura è bassa (3°) e l’aria a tratti pungente, cielo limpidissimo! Ripartiamo dopo avere bevuto the alla menta e assaggiato un’ottima frittata berbera,opo pochi km, l’ottimo road book di Modus Movendi, ci propone di lasciare la strada principale e percorrerne una incantevole, più stretta , ma meno trafficata, il paesaggio che si scopre è a dir poco incantevole! Arriviamo così alle famose Gorges du Dades, risaliamo fino alla cima per rifocillarci e godere della vallata in pieno, rientriamo percorrendo la bellissima vallata ben coltivata e verde. Visitatele meritano! Dopo raggiungiamo il bellissimo Hotel con vista sulla cittadina.
Il 1 Maggio, alle 5 del mattino vengo svegliato dalle preghiere del mattino che provenivano dalle Moschee della citta, anche questo trasmette un fascino unico, mi affaccio al balcone della camera e mi godo la prima luce del giorno (poi torno a letto). La destinazione di oggi è nel Deserto, prima però deviamo per le altrettanto belle Gorges du Todra, qui sosta foto e tentativi, ben riuscit,i di guadare con le nostre moto il corso d’acqua; con lo stupore degli abitatnti i che iniziano loro a fare le foto. La vallata per raggiungere le gole sembra in angolo di paradiso, verde e coltivata! Riprendiamo la strada, dopo la sosta pranzo, iniziamo ad intravedere il deserto roccioso e via via apparire in lontananza le rossastre dune di sabbia, approfittiamo del paesaggio e ci buttiamo nello sterrato come dei bambini, percossiamo a tratti il deserto di roccia anziché la strada, le Stelvio in fuoristrada se la cavano bene, nonostante la nostra poca esperienza. Raggiungiamo così le dune dove il giorno dopo ci ritroviamo per la foto di gruppo!
La serata trascorre nel tranquillo Hotel nel deserto ammirando lo spettacolo del cielo stellato!
Il 2 maggio tappa intermedia di 250 km, si lascia il deserto verso le 12, dopo le foto e gli ultimi sterrati, che divertimento! Mettiamo alla prova le nostre moto e la nostra capacità di guida in piedi, ma meglio non commentare oltre! Ci lasciamo il deserto alle spalle e all’avvicinarsi di Atlante il mondo riappare sempre più verde, risaliamo per una valle verde e all’estremità ci fermiamo a pranzo in un ristorante dentro ad una immensa tenda beduina.
Ripartiamo... la strada è uno spettacolo saliamo fino ad alta quota, il tempo cambia da lì a poco: pioggia torrenziale e grandine colgono di sorpresa me ed Alby che ci eravamo dilungati nel fare foto, la temperatura scende fino a 5 gradi, arriviamo infreddoliti all’ Hotel.
Il 3 maggio partenza per Fes, sole ma freddo, siamo sopra i 1500mt saliamo e raggiungiamo un altopiano favoloso, se questo non è il paradiso: lago con decine di cicogne, monti verdi in lontanaza la neve. Raggiungiamo quella comunemente detta la Svizzera d’Africa, un bellissimo paese con tetti rossi, molto pulito ed ordinato da far invidia al nostro Trentino, poi si inizia a scendere e si arriva a Fes, qui breve sosta in Hotel, poi ci dirigiamo in taxi a visitare la Medina e la conceria di pelle, uno spettacolo unico al mondo: per conciare le pelli usano guano di piccioni, immaginatevi pure l’odore, una puzza terribile, per mitigarla ti offrono foglie di menta da mettere sotto il naso, e dall’alto vedi l’opera dei conciatori immersi dentro al liquido maleodorande, sembra un girone infernale!
Il 4 tappa Fes Casablanca, sosta con breve visita a Meknes, città imperiale, e buon pranzo presso una funarola dopo Rabat, il paesaggio qui è molto simile alla Toscana, immensi campi di grano su dolci colline, gli ultimi km li percorriamo in autostrada, il giorno dopo riapartiamo in volo per Malpensa.
Percorsi circa 2.300km, scoperto un paese a me sconosciuto e mi porterò per sempre i colori e odori nel cuore, rigrazio lo Stelvio Club per la bella iniziativa e tutti gli amici del viaggio Lega del Cinghiali compresa. Gli amici Davide e Massimo di Modus Movendi per la loro professionalità, e organizazzione, hanno il tutto semplice e facile, in modo che noi potevamo godere appieno delle bellezze del posto senza il minimo sbattimento, e ci hanno coccolato, con consigli ad personam, con la massima pazienza e disponibilità!
La mia Stelvio con i suoi 74.000 km si è dimostrata anche stavolta un'ottima compagna di viaggio, in alcuni tratti ha fatto anche i 20 km/l e si è sparata guadi e sterrati senza problemi!
Grazie, al prossimo viaggio, al prossimo sogno.
Leoguzzi