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Amanti delle Moto Guzzi e non (chissà mai che non possiate diventarlo...), la Casa di Mandello mette in scena già da un paio d'anni un evento niente male che permette ai suoi clienti, ma non solo, appunto, di provare tutta la gamma, dalle V7 alla MGX-21.
E lo fa in grande, portando i suoi ospiti per quattro giorni in Sardegna dove, diciamocelo, ci sono alcune tra le strade più belle d'Italia, incorniciate da panorami che definire mozzafiato è riduttivo.
Accettiamo l'invito, ovviamente con grande piacere, e il 1 marzo partiamo alla volta dell'Isola dei quattro Mori. Il programma prevede tanti chilometri da macinare, ma anche tanto tempo per stare insieme (a parlar di moto, manco a dirlo!), grandi mangiate e qualche sosta da turisti per visitare grotte o siti naturali. Insomma, una vacanza. In compagnia di sconosciuti che ben presto diventeranno... amici.
Il nostro volo atterra a Cagliari il mattino del 1 marzo e all'eroporto ci accoglie Andrea (GoBiker), il nostro Tour Leader, che durante il viaggio verso il Resort Is Molas che ci ospiterà, ci racconta come si svolgeranno i giorni a venire. Poi ci raccomanda di presentarci appena dopo pranzo ben vestiti ad hoc per mettersi in moto: nel pomeriggio percorreremo poco più di un centinaio di chilometri nell'entroterra sulle belle curve della SP 70, e visiteremo le Grotte di Is Zuddas, un incantevole scenario sotterraneo creato dall’erosione dell’acqua.
Negli Anni ‘60 la grotta veniva utilizzata come cava di marmo. Poi, nel 1971, grazie all’intervento dello Speleo Club Santadese, l'attività venne chiusa e la grotta esplorata e messa in sicurezza per consentire le visite del pubblico.
Il percorso turistico si sviluppa su 500 metri e attraversa numerose sale, ognuna con la sua caratteristica e con concrezioni spettacolari: stalattiti e stalagmiti, colate e cannule e anche rarissime ed eccentriche concrezioni di aragonite, caratteristica principale e distintiva di queste grotte. Le aragoniti si presentano sotto due forme: le aciculari, grossi ciuffi di cristalli chiamati dagli speleologi fiori di grotta, e le eccentriche, formazioni filiformi che si sviluppano misteriosamente senza essere influenzate dalla gravità. L'alta concentrazione di queste aragoniti rende le Grotte di Is Zuddas uniche al mondo!
Dopo l'interessante visita ci rimettiamo in sella. Gli ospiti di Moto Guzzi hanno a disposizione tutta la gamma e durante le soste ci si scambiano le moto, oltre che le prime impressioni di guida. A noi della stampa Guzzi ha riservato tutte le moto della famiglia V7, piacevolissime su queste strade.
Rientriamo alla base percorrendo la SS 195, mentre il sole comincia a calare. Il clima però è mite, la temperatura è di quasi 20 gradi e il pensiero va inevitabilmente a Milano, lasciata poche ore prima sotto qualche centimetro di neve.
Dopo una doccia e un cambio veloci ci si ritrova tutti nel ristorante dell'hotel per una più che abbondante cena tipica sarda (of course!). Andrea ci aveva avvertiti: "Qui in Sardegna prenderete un chilo al giorno!". E così è stato.
Il secondo giorno si inizia a fare sul serio: la giornata è meravigliosa e la tappa che andremo a percorrere è indubbiamente una tra le più belle della Sardegna.
Da Is Molas è tutta una tirata fino a Sant'Antioco, dove ci concediamo un caffè in piazza godendoci il sole e la vista sulle lagune piene di fenicotteri.
Il Sulcis - Iglesiente offre ai motociclisti delle strade "da sorrisone dentro al casco", fatte di curve infinite, scenari da cartolina e un asfalto particolarmene ben tenuto; in questo periodo dell'anno, poi, il traffico è praticamente zero, e possiamo goderci le nostre Guzzone senza troppi pensieri, tenendo un'andatura dolce per non perdersi nulla di quel che il paesaggio offre, e calcando un po' la mano sul gas negli irresistibili tratti sinuosi della strada costiera. Percorriamo la SP 2, la SP 108, la SP 83, e Portoscuso, Gonnesa e Nebida scorrono via svelti sotto le ruote. Ci fermiamo per una passeggiata panoramica con vista sullo Scoglio Pan di Zucchero: un faraglione calcareo alto più di 130 metri che si erge a poca distanza dalla costa e che deve il suo nome bizzarro alla somiglianza con un altro maxi scoglio, il Pão de Açúcar, in Brasile. Poco distanti, le antiche miniere di Porto Flavia, a picco sul mare.
Il rumoroso serpentone di Guzzi, una quarantina più o meno, prosegue poi verso il Porto di Buggerru, dove ci attende un pranzo di pesce memorabile al Ristorante Stella Maris, consigliatissimo!
E dopo pranzo viene il bello (sì, ancora più bello): il gruppone riprende la SP 83, poi la SS 126 nel - famoso - tratto che porta a Fluminimaggiore e poi a Iglesias: verde, rocce, mare e curve, curve, curve. Strade piacevoli in sella alle piccole V7, ma anche sulle California, o MGX-21, ce la siamo davvero goduta tutti. E intanto il gruppo inizia ad essere affiatato. Motociclisti di ogni età, gusto, provenienza; tanti stranieri: Francia, Libano... tutti qui per godersi belle strade e moto italiane.
Attraverso la Strada Consortile Macchiareddu e poi la nostra fidata SS 195 rientriamo in hotel. Meritato relax, aperitivo, cena. E anche oggi il nostro chilo quotdiano lo abbiamo preso, e volentieri anche.
Giorno 3, in sella di buon'ora e invertiamo la rotta: oggi si punta verso Est. Da Is Molas procediamo verso Pula, poi attraversiamo Cagliari e Quartu Sant'Elena, sempre sotto una grigia pioggerellina e decisamente al fresco. Andiamo verso il mare, il tempo migliorerà e potremo togliere la tuta antipioggia. Certo. Il meteo avverso invece non ci abbandona e non rende giustizia agli scorci e alle strade - che ci godiamo comunque - che ci portano fino a Villasimius, località turistica con alle spalle una grande storia. La vicina località di Capo Carbonara è il punto meno piovoso d'Italia, ma con noi ovviamente ci ha tenuto a smentirsi!
Qui ci fermiamo per pranzo al Ristorante La Galleria. Indovinate? Eh sì, abbondante pranzo tipico sardo.
E poi? Relax in spiaggia? Giretto tranquillo sulla costa? No! Nel pomeriggio ci si arrampica sulle tortuose strade dell'entroterra verso Ballao (800 abitanti!), Silius, Senorbì. Salendo in quota i gradi scendono, ma il percorso si fa sempre più intrigante, austero, rude.
Attraversiamo un parco eolico e poi giù verso Monastir, poi di nuovo Cagliari, Pula e Is Molas.
Queste zone, paradiso dei turisti e dei bagnanti d'estate, sono il paradiso del motociclista per tutto il resto dell'anno: la carovana guzzista procede, fermandosi di tanto in tanto per scattare foto e per lo scambio delle moto.
La sera a cena siamo ormai tutti amici. Si parla delle Guzzi, ognuno ha potuto provare una V7, una V9, una California, Eldorado o Audace e anche le maxi MGX-21, ognuno dice la sua: ma tutti sono entusiasti e con gli occhi pieni di posti indimenticabili.
E' l'ultimo giorno qui in Sardegna. Un volo nel pomeriggio ci riporterà verso casa. Ma che, non lo fai un ultimo giretto seppur breve per salutare quest'Isola meravigliosa?
Anche oggi muniti di antipioggia, purtroppo, lasciamo il Resort puntando le ruote verso Sud-Ovest: Setti Ballas, Capo Spartivento, Chia, qui il mare lambisce la strada ad ogni curva e dietro ogni curva spuntano una spiaggia, una caletta azzurra, una laguna rosa di fenicotteri...
Pian piano rientriamo in hotel, cambio d'abito, pullman, aeroporto, casa.
La Moto Guzzi Experience è un evento tanto semplice quanto unico. Una vacanza, un viaggio tra amici, tante moto da provare, luoghi da attraversare. Esperienza consigliatissima: intensa, ben organizzata e ben riuscita grazie anche allo Staff Moto Guzzi, che ringraziamo con tutto il cuore! Fabio, Silvia, Cristina, Cecilia... E poi gli appassionati Guzzisti, quelli che lo diventeranno e i membri di The Clan, la community ufficiale Guzzi.
Prossimo appuntamento in Sardegna dal 12 al 15 aprile, per tutte le info guardate qui e intanto godetevi la Fotogallery qui sotto.