Motorbye: viaggio in moto in Sud America - Pt. 1

Perù: da qui ha inizio la nostra avventura a due ruote! Ci accoglie il traffico frenetico di Lima e il difficoltoso recupero della nostra amata moto Motorbye: le tempistiche di controllo dei documenti necessari al ritiro infatti si prospettano impegnative e non prive di impedimenti
22 gennaio 2017


Tuttavia riusciamo a salire in sella dopo cinque giorni di estenuante attesa, pieni di adrenalina e voglia di macinare chilometri. Siamo subito attratti dalla calda zona desertica che si snoda lungo la costa fino a Nasca, dove ci soffermiamo ad ammirare le misteriose linee che l'hanno resa celebre. Con le tute ancora sporche di sabbia ci addentriamo nel paesaggio andino, dove la rigogliosa vegetazione si confonde tra le nuvole e i lama si specchiano nelle lagune. Nonostante la preparazione, il cambio repentino di altitudine ci provoca un certo fastidio, ma fortunatamente riusciamo a gestirlo fino alla cima: 4600 metri! Tra piogge passeggere e foglie di coca da masticare, giungiamo a Cusco con un solo obiettivo: la visita di Machu Picchu!

Questo affascinante sito archeologico ci lascia senza fiato e non per colpa dell’altitudine, a cui ormai siamo abituati: il panorama si mostra sfacciato ai nostri occhi e l'imponente profilo di montagna verde smeraldo guarda divertito il nostro stupore. Il segreto inca ci rapisce totalmente e con il viso bagnato dalla pioggia facciamo tesoro di ogni piccolo particolare, tentando di rendere quel posto indimenticabile, ma già consci del fatto che non potrebbe essere altrimenti. Il nostro viaggio prosegue lungo il saliscendi andino, il quale ci mette continuamente alla prova con i suoi migliori scenari e le sue cime più elevate (raggiungiamo i 4800 metri!). Di buon mattino procediamo verso il Canyon de Colca, ansiosi di ammirare il tanto atteso volo dei condor: ci imbattiamo nell’ennesimo paradiso terrestre, un’oasi naturale dove flora e fauna sono i protagonisti indiscussi. Imbocchiamo una strada sterrata con l'intenzione di arrivare fino ad Arequipa.

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Tutto bene...prima del temporale! Qui la terra si trasforma in fango e il nostro spensierato pomeriggio in un incubo: la strada diventa un pericoloso scivolo infinito a cui fortunatamente scampiamo privi di danni. Ma d’altronde questa è un’avventura, quindi tutto sommato non potremo chiedere di meglio! Presto abbandoneremo il Perù per intraprendere la strada verso la Bolivia.

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