Viaggi: Pasqua in Corsica

Viaggi: Pasqua in Corsica
Sbarchiamo in Corsica e riceviamo uno scrosciante benvenuto: la pioggia però non rovina gli splendidi panorami. Ricordiamo che tutti gli utenti di Moto.it possono inviarci i loro racconti di viaggio
27 aprile 2011


22 aprile 2011 Tour bagnato, giro fortunato...

Piove! Il primo tour organizzato da Moto.it e Latitudini-moto è partito sotto i migliori auspici: dopo essere sbarcati in terra corsa e aver attraversato il "dito" passando per il bello sterrato che avevamo identificato durante lo scouting, abbiamo ricevuto uno scrosciante benvenuto.
Una bella pioggia di quelle che ti accompagnano a lungo e che allagano ben bene l'asfalto.
E' vero, a livello logico so che la pioggia si forma quando le gocce di acqua che costituiscono lo strato inferiore delle nubi cadono al suolo, ma  in moto, a livello subliminale, mi sta proprio antipatica.
Quando sono in fuoristrada, prendo sempre qualche ramo fradicio e pesante in faccia e mi pento di aver ceduto alla tentazione del giro in moto.
Quando sono su asfalto, dipende dall'umore e dall'attrezzatura.  Se sono in città coi jeans e mi bagno il cavallo dei pantaloni, mi prende la depressione. Se indosso indumenti tecnici e magari anche  la tuta da pioggia, trotterello ad un ritmo blando. Ma mi annoio un po'.
Le previsioni del tempo danno rovesci tutto il fine settimana: avremo di che divertirci!
E voi, che motociclisti siete sotto la pioggia?

Maurizio e Giulia sono i primi amici che hanno voluto condividere un viaggio con noi. Sessantenni, dirigenti e appassionati di moto e di viaggi, molto simpatici e di compagnia.


Ecco gli Appunti di viaggio di Maurizio:
Era la prima volta che andavo a fare un viaggio con un gruppo organizzato. C'è sempre il timore di non trovarsi bene. Quello che va troppo forte, quello che va troppo piano. Col roadbook tutti i problemi sono risolti. Si ha il percorso segnato, i punti di riordino e l'arrivo. In modo naturale si formano i gruppetti e si scoprono occasioni di amicizia. Si hanno così i vantaggi dell'organizzazione: alberghi prenotati, meccanico al seguito, medico. E insieme piena libertà di gestire i propri movimenti.

Corsica trenta giorni di pioggia all'anno ... E tre li ho presi tutti io. Ma si sa, lo dicevano i nostri nonni:"Aprile una goccia un barile", quando inizia non sai mai quando finisce. Nonostante Giove Pluvio, consiglio, a quei pochi che non l'avessero ancora fatto, un tour in Corsica. Strade divertentissime, paesaggi mozzafiato. Ieri abbiamo fatto il percorso partendo da Ajaccio verso Bonifacio. Potete fare la strada principale, ma e' noiosa, sembra la tangenziale est, oppure la costiera  con una buona cartina o, come nel mio caso, con le guide di Latitudini Moto. Su e giu' per le montagne lungo stradine secondarie. Bonifacio e' uno spettacolo unico, la "falese" bianca ti cattura l'anima e lo sguardo si perde verso l'infinito del mare. E' Pasqua, c'è pace nel mio cuore.

Lo zen e l'arte della pioggia. Uno dei peggiori nemici del motociclista e' la pioggia. La strada diventa scivolosa, non sai mai quale e' il limite della tua moto ma soprattutto la pioggia inesorabilmente trova sempre un piccolo anfratto nel tuo equipaggiamento supertecnico per insinuarsi. E chissà per quale strana legge fisica alla fine i calzini e gli indumenti intimi sono umidi. Bisogna astrarsi dalle sensazioni fisiche di freddo e umido: occhio vigile e polso destro reattivo e si supera qualunque difficoltà.

Enduro e galateo.   L'avevo notata subito sul traghetto. Una di quelle donne alle quali madre natura non ha negato nulla. Una di quelle donne che ottengono quello che vogliono senza nemmeno bisogno di chiederlo. Lui alto, atletico un po' bamboccione. Nel gruppo stavano appartati, supergriffati, arrivavano per ultimi quando gli altri stavano già andando via . Il mattino dopo via per l'escursione. Imbocco lo sterrato, piuttosto ripido: le piogge del giorno prima avevano scavato solchi profondi. Fango viscido. Su un avvallamento non sono abbastanza rapido a riprendere il gas. La ruota posteriore affonda inesorabilmente nel fango. Sono piantato, ne' avanti ne' indietro. Aspetto, arriverà qualcuno a darmi una spinta. Ero in fondo al gruppo: ci sara' ancora qualcuno dietro ? LORO ! Ultimi anche questa volta. Arrivano dietro la mia moto. Mi guarda. Sono salvo ! Ecco l'aiuto che aspettavo. Mi guarda e ..." scusa, puoi spostarla ? Altrimenti non passo!"
( sono tornato a spingerlo io ndr )

Sempreverdi! In moto non si invecchia.   Ho iniziato ad andare in moto che ero già un po' vecchio. Per anni avevo macinato mulattiere con la mountain bike ma qualche acciacco fisico mi ha obbligato a smettere. Allora enduro ! Che goduria: invece di spingere sui pedali basta girare la manopola e via. Certo non e' così facile, di terra ne ho assaggiata tanta, voli da tutte le parti, più di un trapezista al circo. E poi sono arrivati i sessanta ( anni, s'intende) e visto che le ossa sono ancora tutte intere ho venduto l'amata Beta per un tranquillo GS 650, d'occasione. Tanto per illudermi di essere ancora un endurista. E via con Latitudini, percorso facile ma non banale, qualche sterratino, moglie affettuosa seduta dietro, borsoni "crucchi" ai lati. "Gira a destra, gira a destra" urla l'organizzatore. Mulattiera ripidissima (insomma ... Ndr),  pietra smossa ( insomma ... Ndr), un tuffo al cuore! Ho messo la prima, staccato il cervello e gas. Dopo mezz'ora ero in cima. Mi hanno applaudito. Lo spirito vale più degli anni: adesso posso davvero iniziare la mia carriera di endurista
viaggiatore.

A la prochaine in Slovenia!

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