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Newcastle / Dorrigo / Evans Head (645 km)
Proprio oggi, che partiamo per una delle tappe più lunghe di questo live-tour con sette ore di moto assai impegnative, ci si mette pure il tempo a fare i capricci. Di quasi 650 chilometri ne faremo 500 sotto l’acqua, sotto forma di rovesci violenti e imprevedibili che poi cessano in istante per riprendere poco dopo più forti di prima. Ma l’Australia non era quella terra senza limiti di velocità? Forse in certe aree dell’outback, perchè sia nel New South Wales che nel Queensland ci sono cartelli e segnalazioni ovunque, un inno alla prudenza e alla guida rispettosa. E ce ne sono così tanti che diventa quasi opprimente guidare, e in moto ancor di più.
La prima sosta dopo Newcastle è al Billabong, uno dei parchi zoologici che in Australia vanno davvero per la maggiore, dove si raccolgono fondi a favore dei koala: strano ma vero il fatto che questo animaletto così dolce e sonnacchioso sia stato inserito nella lista rossa come specie endemica a rischio. Ed il rischio sta nella progressiva riduzione del suo habitat naturale: le foreste di eucalipto (una pianta arborea semprevedre di cui va ghiottissimo) sempre più spesso minacciate dagli incendi. E quest’anno per l’Australia è stato un anno davvero particolare, con un inverno fra i più caldi in assoluto. La cosa che fa più tenerezza del koala è il fatto che dorma, rigorosamente abbracciato ad un albero, dalle 18 alle 20 ore al giorno, una tecnica biologica per conservare meglio la sua (poca) energia.
Ripartiamo per la tappa successiva, che sarà pure l’ultima visto che i chilometri sono veramente molti da percorrere: e a tal proposito è strano il fatto che gli australiani, diretti discendenti degli anglosassoni, abbiamo adottato i chilometri al posto delle miglia, scegliendo però la guida a sinistra.
Da Billabong procediamo sempre in direzione nord, fino ad arrivare al Dorrigo National Park, luogo di particolare interesse per chi ama la natura più autentica. Qui possiamo ammirare, ma soprattutto vivere, il silenzio della foresta pluviale, una parte di foresta nata assieme al super continente Gondwana, ai primordi della storia e dell’evoluzione della terra, molto prima che la crosta terrestre iniziasse a prendere la sua forma. Qui si trovano piante così antiche che sono appartenute proprio a quel tempo, alla nascita e allo sviluppo delle prime forme vegetative del nostro meraviglioso pianeta.
Luca Bracali