Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Oggi ci dedicheremo ad altre due zone ben distinte di San Miguel, iniziando proprio dalla sua parte più settentrionale, da Porto Formoso, dove si trovano le uniche due piantagioni commerciali di tè in Europa: immense distese di tè si susseguono in filari verdissimi, e con una rigorosità geometrica che le rende quasi ipnotiche. Ma altrettanto affascinante è osservare la parte produttiva, mirata alla conservazione delle memorie di fine ottocento quando, il tè iniziò a farsi conoscere anche in queste remote isole.
Ed in effetti, a parte un trattore che poi caricherà il raccolto per lo stoccaggio e la vendita, buona parte del ciclo produttivo viene svolto a mano da squadre di operai. E vista l’innata disponibilità di questo popolo ad accorglierti, quale migliore occasione per visitare l’intera area in moto, percorrendo le strettissime viuzze interne che dividono le piantagioni. Un lieve assaggio di fuoristrada per la nostra Africa Twin che, per evitare di lasciare tracce troppo evidenti, va limitata con l’inserimento del traction control su livello 7.
La destinazione successiva dista quasi un’ora di strada, che, per un’isola lunga 60 chilometri, fa un po’ strano a dirsi! Le strade sono piacevoli e scorrevolissime, quelle principali sicuramente, quelle interne ovviamente un po’ meno, ma sono più che dignitose, molto meglio di quelle italiane! Il percorso per giungere a Sete Cidades, specie nella sua parte finale, è uno dei più belli e divertenti che si possano incontrare, sia per il grip dell’asfalto, davvero ottimo, che per una rapida serie di curve destra-sinistra che si susseguono lungo il lato della montagna.
Prima vengono i numerosi laghi, poi gli scenari di luce e colori di una natura modellata dalle primitive forze vulcaniche che hanno generato l’isola e ne costituiscono ancora l’anima. I grandi crateri sono la vera essenza, e Sete Cidades, con i suoi 5 chilometri di larghezza, è sicuramente l’esempio più straordinario dell’ovest di San Miguel.
Testo e foto di Luca Bracali
Video Laura Scatena