Planet Explorer 14: Italia - Val d'Aosta

Planet Explorer ha aperto nuovamente il suo sipario e per questa 14esima edizione, che cade in un anno forse unico e memorabile per l’umanità moderna, abbiamo deciso di valorizzare le bellezze della nostra Italia
2 ottobre 2020

Come paesaggi, arte e storia, l'Italia non è sicuramente seconda a nessun Paese al mondo. Visti i tempi serratissimi di Planet non potevamo però viaggiare in tutta la nostra penisola: per questa ragione, quindi abbiamo selezionato cinque regioni, in modo di poter creare un mix variopinto e continuo di scoperte e di emozioni.

Partiremo dalla Valle d’Aosta, dal cuore delle Alpi per finire in Trentino, sulle cime delle Dolomiti. Poi scenderemo in Toscana, culla dell’arte e della cultura mondiale, per andare ancora più a sud e visitare la Puglia e i suoi coloriti villaggi.
Chiuderemo in bellezza con la Sicilia, isole delle meraviglie e di tesori naturali. Allora siete pronti a salire in sella con noi e a percorrere strade e tornanti in sella all’Africa Twin?

Benissimo, casco in testa ben allacciato e si parte!

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il viaggio inizia da Pont Saint Martin, un villaggio assai modesto della bassa Val d’Aosta, ma caratterizzato da un ponte che con una storia millenaria e, sebbene la sua datazione non sia certa, pare sia stato costruito nel I secolo avanti Cristo, in piena epoca romana sotto l’impero di Ottaviano Augusto. Vista la singola campata da 36 metri, viene considerato tra i più grandi e audaci ponti dell’antichità.

Una manciata di chilometri ci separano da Bard, un minuscolo villaggio che deve la sua fama al suo omonimo forte. Una costruzione imponente che si erge su una montagna, ma anche per questa non esiste un effettivo anno di costruzione, sebbene i primi documenti storici attestino la presenza di un presidio ostrogoto già nel VI secolo, con una guarnigione di 60 uomini.

Furono i grandi viaggiatori medioevali, nelle loro cronache, a restare meravigliati della sua posizione strategica, e nel 1034 fu definita “fortezza inespugnabile”. E in effetti lo fu per molti secoli, finchè nel 1800 non giunse un tal Napoleone Bonaparte che la rase al suolo.
Per questa ragione la famiglia Savoia, per timore di nuove invasioni, nel 1830 fece edificare il forte con l’aspetto architettonico attuale, concludendo i lavori in appena otto anni.

Lasciamo il forte di Bard percorrendo una serie di tornanti da far girare la testa, e l’initerario prosegue verso nord: da Bard, in poco più di un'ora raggiungiamo Courmayeur per fare sosta allo Skyway, la funivia che porta ad un passo dal Paradiso.
Per sentirsi uno “skynauta” bisogna prendere due funivie distinte ma in congiunzione fra loro, la prima che fa sosta a 2.173 metri la seconda, che giunge fino a Punta Helbronner, a quota 3.466 metri!

L’esperienza è davvero unica, l’ascesa dura venti minuti in totale e in venti minuti si sale un dislivello di quasi 2.200 metri con un giramento di testa dopo la prima rampa di scale che ti fa capire subito cosa sia il mal di montagna.

Lo scenario dalla terrazza più elevata, posta 3.480 metri è a dir poco da brivido, ma ciò che ci ha emozionato ancora di più è stato far decollare il drone da quell’altezza e spingerlo oltre il “Dente del gigante”, a 2 chilometri di distanza: “una ripresa unica”, l’ha definita un turista che mi ha affiancato sbirciando le immagini.

Siamo nel cuore delle Alpi, le più maestose vette italiane, ma il Monte Bianco, il tetto d’Europa, nonostante i suoi 4.808 metri resta, ancora molto distante e poco percettibile.

E per concludere una prima giornata davvero speciale, una volta rientrati alla base non potevamo che raggiungere uno dei valichi più spettacolari della val d’Aosta, e già adesso ricoperto di neve: il piccolo San Bernardo, laddove Italia e Francia si tendono la mano ad un passo dal cielo.

Testo e foto di Luca Bracali
Video Francesco Mazzei, Francesco Pierini

Argomenti