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Abbiamo lasciato Bonifacio un po’ a malincuore visto che il porto era animatissimo da danze e musiche e soprattutto perché con la luce del mattino il bastione era perfettamente illuminato e con il drone siamo riusciti ad ottenere quelle immagini che ieri pomeriggio ci era risultato impossibile realizzare. La prima vera tappa di oggi, inerpicandoci nel centro della Corsica, è Sartène, definita da Prosper Mérimée "la più corsa delle città corse", Sartène si innalza su uno sperone roccioso con imponenti case di granito scuro collegate da vicoli e passaggi coperti.
E’ posizionata nella zona più rustica della Corsica, quella che meglio ha conservato le caratteristiche sociali dell’isola forse proprio in virtù del suo isolamento geografico. E poi non dimentichiamoci che resta la prima porta di accesso per Col de Bavella, la nostra prossima tappa. La strada che conduce ad una delle zone più spettacolari della Corsica è un vero e proprio delirio per i motociclisti, le curve si susseguono una dietro l’altra con un asfalto a tratti ottimo rivelandoci, specie sul finire, paesaggi a dir poco mozzafiato.
Anzi, attenti a non distrarvi troppo! Con la NT-1100 se andiamo ad un passo di crociera ce la caviamo egregiamente in virtù dell’ottimo tiro del motore vista anche la cubatura, se invece pensiamo di guidarla in modalità sportiva l’impegno aumenta notevolmente, il peso inizia a farsi sentire e i cambi di direzione non sono certo fulminei.
Passata la città di Zonza iniziano a profilarsi gli scenari maestosi di Col de Bavella che a colpo d’occhio ricordano vagamente le nostre Dolomiti. Vette dentellate, grandi costoni rocciosi e foreste di pini laricio ritorti dal vento creano uno scenario davvero surreale, un capolavoro di madre natura. Al centro del massiccio si trovano le sette torri di Asinau, le guglie di Bavella che superano i 1.800 metri di quota.
Testo e foto (paesaggi) di Luca Bracali
Foto (moto) di Francesco Pierini
Video Francesco Pierini e Ernesto Mangone