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L'idea che stamani partiamo per l'ultima tappa, in tutta sincerità ci rallegra un po'! Non è stato certamente un viaggio facile e sebbene i chilometri percorsi siano stati pochi, il fatto di girare con acqua, vento, neve e ghiaccio non riesce a trasmetterti quel feeling voluto. Il Quadro4, considerando oltretutto che è stato in assoluto il primo modello immesso sul mercato, non ha mai lamentato il minimo segno di cedimento o problemi di gioventù dovuti magari ad un limitato periodo di prova. La dote più apprezzata in assoluto è stato il comfort, un comfort dovuto ad un'ampia sella e ben sagomata, all'ergonomia dei comandi e all'efficiente protezione aerodinamica del cupolino. Anche le sospensioni non se la sono cavata male anzi, a parte mantenere in perfetto assetto di marcia un veicolo di oltre 300 chili in ordine di marcia, i quattro ammortizzatori sono sempre stati in grado di filtrare le asperità del terreno in maniera molto elastica e progressiva. Come abbiamo già detto in precedenza la potenza non è esorbitante ma è quanto basta per spostarsi liberamente in città o anche fare del turismo un po' estremo come quello che il format di Planet richiede.
Le previsioni non mettono niente di buono per oggi su Svolvaer anzi, già da tre giorni dicono di stare all'erta per un violento nubifragio, cosicché pensiamo di partire già con tuta anti-acqua indosso, sia sopra che sotto. Più o meno 120 chilometri e un'oretta e mezzo di strada sono sufficienti da Hamnoy per raggiungere Svolvaer, una cittadella di 5.000 abitanti pulita a coloratissima e oltretutto piena di quei negozi che non siamo più abituati a vedere. Per chi ama invece la natura non ci sono nemmeno dubbi su cosa fare e vedere a Svolvaer. Sull'angolo del molo, dirimpetto al Bacalao, il locale più famoso delle Lofoten, vi aspetterà nel suo negozio un tal Gunnar, tipo giovane e sorridente, titolare della Lofoten Explorer che per circa 80 euro vi porta per 1 ora e 40 minuti in gommone a scoprire le bellezze del lungocosta e la magnificenza dei fiordi visti dall'interno. Trolleifjord è il punto di arrivo e già da solo basta a lasciare a bocca aperta chiunque si avventuri. Ma non è finita qui, perché il vero high-light del viaggio è l'avvistamento dell'aquila dalla coda bianca che dopo cabrate rapidissime si getta in picchiata a catturare il pesce, quel pesce opportunamente lanciato da Gunnar, con i propri artigli. Uno spettacolo che da solo vale un viaggio fin qua. Se questo non vi basta e siete degli irriducibili viaggiatori in cerca di emozioni, magari un po' di trekking, o meglio ancora la caccia alle aurore boreali, allora in questo caso la soluzione sono Claudia e Maurizio. Già, due italiani, due ragazzi di mezza età che 7 anni fa mollarono tutto in Italia e con i loro due cani e tre gatti salirono in camper alle Lofoten a fare un'altra vita. Adesso non tornerebbero indietro per tutto l'oro del mondo, la Lofoten Light & Nature è una realtà, ma gli inizi non sono stati certo facili, visto che farsi un nome costa. E quassù ancora di più.
Immersi nello spettacolo della natura e avvolti nella luce magica delle aurore, non poteva esserci un finale migliore anche per noi e per il nostro Planet...
Testo di Luca Bracali
Video Danilo Musetti
Foto di Luca Bracali (paesaggio e natura)
Claudio Coruzzi, Marco Daverio, Anna D'Eramo, Gabriella Mastroianni, Danilo Musetti (scooter).