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Da Putre (Cile) a La Paz (Bolivia)
Putre è un piccolo e tranquillo centro di circa 1.300 abitanti a 3.530 metri di altitudine. Ottimo punto di partenza per arrivare in Bolivia e per visitare il parco National Lauca.
Sono partito la mattina presto perché mi avevano avvisato che la dogana con la Bolivia di Tambo Quemado avrebbe potuto presentare delle difficoltà.
La strada N11 è uno spettacolo della natura. Sale fino a circa 4.200 metri e rimane in quota fino ad arrivare in dogana. Il Monte Laram Q’awa (5.439 m) ti sorveglia sulla sinistra, creando giochi di colore e luci incredibili con il vicino lago Ajata. Per fare i primi 65 chilometri ho impiegato 3 ore, perché la strada è tutta in salita, in parte sterrata per rifacimento, e affollata di camion.
La dogana, come preannunciato, è stata difficile. La parte cilena mi ha impegnato per non più di 15 minuti. Arrivato alla dogana Boliviana dopo circa 5 km, invece, sono iniziati i problemi, causati non tanto dalla polizia, quanto dalla disorganizzazione logistica degli uffici: sono richiesti ben 6 passaggi di documentazione da far verificare in altrettanti diversi uffici. Insomma, alla fine ci sono volute quasi 2 ore!
Passata la dogana, ho preso la strada N4 in direzione Patacayama, attraversando un paesaggio sempre più mozzafiato. Si percorre un altopiano a circa 4.200 metri sorvegliato dalla montagna Nevado Anallajsi (5.750 m): non ci sono parole che possano rendere l’idea del percorso. La strada non è il massimo della comodità, e l’asfalto presenta molti tratti complicati, ma basta ridurre la velocità e ci si può riempire gli occhi di quella strada incredibile!
A Patacayama si prende la strada N1, e una volta arrivato a La Paz lo scenario diventa incredibile.
I colori sono intensi con il sole sulla via del tramonto, e anche la miseria di certe case sembra meno disperata. La periferia di La Paz (El Alto) è un girone dell’inferno dantesco. Tutto incompleto e disordinato, con un traffico al limite della sopportazione, soprattutto pericoloso per un viaggiatore in scooter come me. In questo casino improvvisamente si “precipita” nella valle che dà vita alla città di La Paz. Credetemi: assolutamente da visitare.
Per percorrere questi 351 km ho impiegato circa 13 ore (dogana compresa).
Guido Briocchi
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