Viaggi. "Facciamo una capatina in Francia..."

Viaggi. "Facciamo una capatina in Francia..."
E' un anno speciale per me il 2012, compio 40 anni, ma non li compio da solo: ho un fratello gemello. Quest'anno, per festeggiare, abbiamo deciso di puntare verso la Francia, anche perchè a metà aprile il meteo non ci dava molte altre speranze
2 maggio 2012


E' un anno speciale per me il 2012, compio 40 anni, ma non li compio da solo: ho un fratello gemello. Purtroppo abitiamo distanti ed è difficile riuscire a vederci, un po' per il lavoro, un po' per gli impegni di famiglia. In compenso abbiamo due mogli splendide che capiscono la nostra passione e - ogni tanto - ci concedono qualche giretto in solitaria. Quest'anno, per festeggiare il compleanno, abbiamo deciso di puntare verso la Francia, anche perchè a metà aprile il meteo non ci dava molte altre speranze.

16 aprile


Sono partito da Sondrio lunedì 16 sotto un cielo grigio e umido in direzione appennino reggiano, dove abita mio fratello. Passo dell'Aprica, Valcaminica, Lago d'Iseo, Brescia, Mantova, Reggio Emilia e su, verso il Passo del Cerreto. Sono tutti posti meravigliosi e il Guzzi trotta che è un piacere col vigore dei suoi 17 anni.
E' freddo, ma resto asciutto fino a Reggio, poi le nuvole si fanno spesse e mi cade addosso tutta l'acqua che prima mi aveva risparmiato. Poco male, arrivo, doccia calda e pasta e fagioli.

17 aprile


Il 17 ci alziamo di buon'ora, saliamo verso il Passo del Lagastrello e scendiamo ad Aulla a prendere l'autostrada fino a Ventimiglia. L'aria è fresca, ma c'è il sole. Le curve dell'appennino sono una goduria, il vento della Liguria un po' meno, ma quando vedo il mare mi emoziono.
Ci fermiamo a Menton per il pranzo, con le onde che si fermano ad un passo dal nostro tavolino. Un'occhiata veloce alla cartina, ma in fondo zingariamo senza meta.
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Nel pomeriggio visitiamo Montecarlo e costeggiamo fino a Cagne Sur Mer. Sostiamo in un albergo dignitoso, poi del pastis ci accompagna fino all'ora di cena. Disertiamo la cucina francese e ci mangiamo un'esagerata fondue thailandese (da provare!), comunque accompagnata da due bottiglie di champagne rosè.

18 aprile


La mattina del 18 decidiamo di vedere il Parco Regionale del Verdon. E' sicuramente uno degli itinerari più belli che abbia mai fatto in motocicletta. Presa la strada per Grasse, si prosegue in direzione Grenoble. Le colline sono battute dal vento, un po' fastidioso, ma che spazza via le nuvole. Il paesaggio è fantastico. Affrontiamo la gola del Verdona, con la strada scavata nella roccia e guidiamo estasiati fino al lago di Sainte-Coix, dove ci fermiamo per il pranzo. Malgrado la stagione inizi a giugno, i locali e gli alberghi della zona sono tutti aperti e la gente cordiale. Incontriamo una coppia su Cali, che torna indietro per salutarci: ci dicono che in Francia di "Gussì" se ne incontrano poche.
Rientriamo a Cagne Sur Mer tra vitigni di Cabernet Sauvignon e paesi da cartolina. Questa volta cucina locale, agnello e pesce.

 

19 aprile


L'indomani, il 19, facciamo ritorno verso casa, con l'intento di arrivare a Genova e poi intraprendere la Val Trebbia. Il tempo non è dalla nostra, appena rientrati in Italia il vento aumenta d'intensità e a Savona siamo obbligati a fermarci per un forte temporale, Ricoverate le motociclette in un garage coperto abbiamo comunque l'occasione di visitare una bellissima città.

20 aprile


Anche per il 20 il meteo è incerto, così decidiamo di separarci. Mio fratello prosegue verso l'appennino, mentre io giro in Piemonte e prendo acqua a catinelle fino a Vercelli, poi il sole fa capolino e mi torna il buon umore.

Nel dubbio proseguo in autostrada fino a Como, poi cavalco paciosamente sulla Regina sino alla mia Valtellina che attraverso fino a casa sulle pedemontane.

 Ringrazio il mitico Sig. Abbondio (i guzzisti capiranno...) che ha rimesso a nuovo il Guzzi e il Dott. Marco che con umanità e simpatia mi ha rimesso a nuovo la schiena.



Motociclette
: Moto Guzzi V75 P.A. del 1995 e Moto Guzzi Bellagio nuova fiammante 


Massimo Negrini

 

 

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