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Partenza però rinviata alle ore 09,30 visto che la temperatura del mattino sfiora i 10° e l’umidità come al solito è tanta. Il regista è sempre lo stesso: Marco K. che come al solito ha pianificato strade e soste in maniera certosina. Meno di mezz'ora e dobbiamo traghettare, quindi si parte con un filo di gas in più rispetto alle domeniche precedenti. Entriamo in superstrada come al solito in ombra e facciamo uscita Verbania, dove troviamo subito un bel sole caldo e luminoso che ci accompagna fino all’imbarcadero, ovviamente per il traghetto. Arriviamo in perfetto orario per fare il biglietto del traghetto, dove il bigliettaio ci chiede: la moto supera i 250 e io con ironia gli rispondo; No io l’ho tirata fino a 220, oltre non ho provato!!
(E comunque mi stava chiedendo la cilindrata), così paghiamo euro 7,80 a testa solo andata. L’aria sul lago è giusta, si sta bene con su i guanti e la giacca da moto, anzi io per non rischiare acciacchi tengo su il casco! Poco più di un quarto d’ora e siamo a Laveno Monbello sulla sponda opposta del Verbano. Marco K. riprogramma il navigatore e via che si sale per Cittiglio alto. Qualche paesino sempre vista lago e sempre più caratteristico, poi pausa caffè, seguiamo così un indicazione: Trattoria da Gigliola: e alla faccia della trattoria; a dir poco è un bel ristorante, comunque noi dobbiamo continuare il tour e quindi solo un caffè.
Dopo la sosta si riprende e la strada qui si fa sempre più stretta, tanto che quando si incrociano 2 auto, devono fare manovra. I tornanti sono infiniti, 1 - 2 – 3- 10 – 100 – 200 insomma si viaggia a 20 km orari e con marce tra la 2° e la 3°. L’asfalto è praticamente ricoperto di foglie e in alcuni tratti di castagne e ricci che talmente fitti sembrano un tappeto lungo decine di metri. Sembra quasi una camminata tra i boschi, tanto è fitta la natura, incredibile!! Da prima tutto in salita e poi una buona mezzora in discesa. Tra me e me penso; forse ci voleva una bella motard o un enduro e invece le nostre sport tour sono perfette, solo con appena un filo di gas pennellano la strada che assomiglia più a un sentiero asfaltato, incredibile; quasi 250 kg di moto che si muove come una mtb. Apro il casco per sentire l’aria e il profumo del bosco. Poi la strada si riapre ed entriamo in un susseguirsi di paesini. Siamo in Valle Cuvia accerchiati da piante e montagne e da una strada che ora ci propone curve molto più ampie. Sono le 12,30 quindi prossimi alla destinazione per il pranzo. Ok trovato il parcheggio e anche la trattoria, ma sorpresa delle sorprese, la prenotazione telematica fatta, non è andata a buon fine e il tavolo a noi riservato era già impegnato. E adesso? Beh, nel salire avevamo incrociato altri locali e quindi andiamo così alla ceca. La prima strada a sx indica: Agriturismo il Balcone sulla Valle, via Camparoncino, 7 Bedero Valcuvia VA.
Ok parcheggiamo per la seconda volta e chiediamo se c'è un tavolo. Confermato l’ultimo tavolo ed in effetti dopo un attimo il salone si è riempito. Anche stavolta è andata di lusso. Antipasto ottimo e abbondante, saltiamo il primo a malincuore tanto per fare un fioretto, poi il secondo buono, almeno il mio; tagliata di manzo cotta e condita giusta con insalata di fagioli e nervetti al top. Crostata e caffe. Vino grignolino.
Guardo l’ora e sono già le 15,00 quindi direzione lago di Lugano. Poi direzione Luino, quindi Laveno per il traghetto, ma come al solito con me davanti canniamo strada e sprechiamo un paio di chilometri e qualche rotonda. Inutile: orientamento = 0 praticamente una chiavica come apripista. Però arriviamo ugualmente in orario per il biglietto di ritorno. Traghettiamo e rientro alle ore 18 circa. Conclusione; giretto in moto di soli 180 km ma ben fatti. Con le nostre Honda CBF 1000 ottime compagne.
Moreno