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MISANO ADRIATICO – D’accordo: ormai tutti sapevano del contratto tra il team Gresini e l’Aprilia, ma il ritorno della Casa di Noale nel motomondiale, assente dal 2009, meritava quanto meno una conferenza stampa ufficiale. Niente di tutto questo: inspiegabilmente, il gruppo Piaggio ha scelto il profilo basso, diramando un “banale” comunicato con i termini del contratto che lega la squadra di Fausto Gresini e l’Aprilia per quattro anni (a proposito, una curiosità: in fase di trattativa il team Gresini chiedeva 5 anni, l’Aprilia 3 e si arrivati al compromesso di quatto stagioni…). Insomma, la nuova avventura inizia in un modo strano, così come è curioso che si decida di anticipare il rientro, annunciato all’Eicma dell’anno scorso dal presidente Roberto Colannino per il 2016, quando proprio nel 2016 la MotoGP subirà un cambio epocale di regolamenti, con il passaggio dalle Bridgestone alle Michelin e la centralina unica per tutti.
«Abbiamo fiducia nei nostri mezzi e soltanto il confronto in pista ti può dire il tuo valore esatto» giustifica la decisione il responsabile corse Romano Albesiano, che conta di «arrivare nei primi cinque entro tre anni».
E' fuori discussione che Aprilia le moto da corsa le sappia fare molto bene, ma la MotoGP di adesso è un’altra cosa
Un obiettivo ambizioso considerando il valore di Honda, Yamaha e, ultimamente, anche Ducati, ma è fuori discussione che Aprilia le moto da corsa le sappia fare molto bene, ma la MotoGP di adesso è un’altra cosa. E ci vogliono tanti soldi: li avrà la Casa di Noale che non vende né moto né scooter? Speriamo di sì e sicuramente a Noale avranno fatto i calcoli giusti. Certo, avere anche su questo aspetto l’opinione di Colannino sarebbe stato interessante: sarà per la prossima volta.
Così come è stato rimandato l’annuncio ufficiale dei piloti che saliranno sulla moto, che, come è noto, sarà un’evoluzione di quella attuale, con la distribuzione a valvole pneumatiche e, durante l’anno, l’arrivo del cambio “seamless”. Uno dei due dovrebbe essere certamente Alvaro Bautista (per lui un accordo di tre anni), mentre Marco Melandri, presente in circuito ha sollevato più di un dubbio.
«Il mio obiettivo è correre per vincere, non per fare numero: è chiaro che un progetto così è interessante, ma richiede tempo» dice Marco, che vorrebbe conquistare il titolo della SBK. Dipende molto da cosa farà l’Aprilia in SBK, come continuerà (anche su questo non c’è stata chiarezza): se il progetto sarà competitivo, Melandri cercherà di rimanere nel campionato per derivate dalla serie.