Marquez vince il GP di Assen

Marquez vince il GP di Assen
Ottava vittoria consecutiva per Marquez, davanti a un grandissimo Dovizioso con Pedrosa terzo. Quinto Rossi, partito dalla corsia dei box, sesto Andrea Iannone, solo 13esimo Jorge Lorenzo | G. Zamagni, Assen
28 giugno 2014

Punti chiave

ASSEN – Ottava vittoria consecutiva per Marc Marquez, davanti a un grandissimo Andrea Dovizioso con Dani Pedrosa terzo. Quinto Valentino Rossi, partito dalla corsia dei box, sesto Andrea Iannone, solo 13esimo Jorge Lorenzo.

L’unica certezza della vigilia è stata rispettata: il meteo avrebbe avuto un ruolo primario.
Così è stato, perché quando i piloti erano già tutti schierati, è iniziato a piovere e la partenza è stata ritardata. Alcuni piloti sono rientrati ai box, altri sono rimasti sullo schieramento, per il solito delirio regolamentare: quando succede qualcosa di anomalo, le regole non sono mai precise. Quando si è potuto ripartire, i piloti hanno avuto due giri a disposizione prima di tornare sullo schieramento, con Valentino Rossi che ha azzardato la scelta delle slick, mentre tutti i sui rivali hanno optato tutti per le rain. Una decisione che non ha pagato, perché nel giro di ricognizione, con la pista in gran parte umida è ricominciato a gocciolare e, a quel punto, Rossi è stato costretto a rientrare subito ai box, saltare sulla seconda moto con le “rain” e partire però dalla corsia dei box.


CHI LO FERMA PIU’

I primi giri, naturalmente, sono stati a dir poco confusi, con Marquez e Dovizioso i più bravi a prendere confidenza con il tracciato e le gomme da bagnato. A quel punto, però, ha smesso di piovere, la pista si è asciugata e al sesto giro quasi tutti i piloti sono rientrati ai box per il cambio moto e ripartire con le gomme da asciutto. Solo Jorge Lorenzo ha ritardato il rientro di un giro: altra scelta in Casa Yamaha che non ha pagato. Stabilizzatesi le posizioni, al settimo giro Marquez è finito lungo e Dovizioso ha preso il comando con un vantaggio di 4”014 sul rivale. Con il passare dei giri, però, Marc è andato sempre più forte, fino a portarsi in scia al pilota della Ducati, superato all’ingresso dell’ultima chicane al 16esimo giro. Game over, con Marquez che ha tagliato il traguardo in solitaria, simulando anche un nuotatore sulla sua RC213V.
«E’ stata una gara incredibile: in questa situazione non sai mai bene quello che devi fare. Comunque mi sono trovato subito bene con l’acqua, mentre con le slick ho faticato un po’ a prendere il ritmo, ma poi tutto è andato a posto».


UN DOVIZIOSO DA APPLAUSI

Alle sue spalle, questa volta, non c’è né un’altra Honda né una Yamaha, ma una Ducati, quella di un Andrea Dovizioso da applausi.
«Siamo andati bene anche sull’asciutto, come si è visto dal settimo giro in poi e il Dovi è stato fantastico: era impossibile fare meglio di quello che ha fatto» è il riconoscimento, più che meritato, dell’ingegnere Gigi Dall’Igna. Andrea è un pilota forse poco appariscente e spettacolare, ma è tremendamente concreto e appena c’è l’occasione la coglie al volo: dopo il terzo posto di Austin, ecco il secondo di Assen, che valgono un quarto posto nel mondiale, davanti addirittura a un certo Lorenzo. Bravo Dovi: uno così, fa super comodo alla Ducati e farebbe molto comodo anche ad altre Case.

«Erano condizioni difficilissime, ma abbiamo fatto le scelte giuste. Marquez era molto carico all’inizio, ma cercava anche di conservare le gomme e io ho fatto lo stesso. Poi, con l’asciutto, sapevo che non avrei potuto resistere, ma è stata una gara perfetta».
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ROSSI CHE ERRORE. E CHE RIMONTA

Al terzo posto Dani Pedrosa, che non ha sbagliato nulla, ma non ha nemmeno entusiasmato più di tanto, riuscendo a “piegare” soltanto a tre quarti di gara la resistenza di Aleix Espargaro, scattato dalla pole position. Espargaro ha cercato di ribattere sorpasso su sorpasso agli attacchi di Dani e soltanto nel finale ha rallentato il ritmo, per un risultato comunque positivo. Alla fine, lo è anche quello di Rossi, autore di un’ottima rimonta, ma la sua prestazione è stata pesantemente condizionata dalla scelta inziale di partire con le slick: se non avesse iniziato a piovere nel giro di ricognizione, molto probabilmente adesso si parlerebbe del successo di Valentino, ma si sa che con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Al sesto posto Andrea Iannone, che è stato a lungo davanti a Rossi.


CLASSIFICA 

Pos. Points Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time/Gap
1 25 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 162.8 43'29.954
2 20 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 162.4 +6.714
3 16 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 162.2 +10.791
4 13 41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 161.6 +19.199
5 11 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 161.2 +25.813
6 10 29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 161.0 +29.003
7 9 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 160.9 +30.882
8 8 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 160.9 +30.985
9 7 35 Cal CRUTCHLOW GBR Ducati Team Ducati 160.1 +44.031
10 6 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 159.9 +48.662
11 5 23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 159.7 +51.863
12 4 45 Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 159.2 +1'00.329
13 3 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 158.9 +1'04.641
14 2 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 158.8 +1'05.980
15 1 9 Danilo PETRUCCI ITA Octo IodaRacing Team ART 158.1 +1'17.611
16   7 Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 158.0 +1'19.753
17   69 Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 157.5 +1'27.630
18   8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Avintia 157.5 +1'28.142
19   68 Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 155.9 1 Lap
20   63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia 154.9 1 Lap
21   70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 151.9 1 Lap
22   5 Colin EDWARDS USA NGM Forward Racing Forward Yamaha 143.8 3 Laps
Not Classified
    44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 147.0 8 Laps


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