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Fisicamente ancora in perfetta forma («mi alleno e ogni tanto vado anche a girare in pista»), sempre appassionato di moto e aggiornato su quello che succede nel motomondiale, Sete Gibernau è stato al Mugello «per ritrovare un po’ di amici e per vedere un GP dalla pista»: ecco le sue valutazioni.
Sete, quando si vince per un solo decimo di vantaggio, cosa fa la differenza?
«Quando fai una lotta così bella come hanno fatto loro, credo che sia Marquez sia Lorenzo, che ha fatto una grande gara, devono essere contenti. Marquez è fortissimo, già dall’anno scorso ha dimostrato di essere un fenomeno e in una gara così, nella quale, forse, avrebbe anche potuto non rischiare così tanto, si conferma di essere un grandissimo pilota. Ma anche Lorenzo è stato bravissimo: ci ha provato fino all’ultimo momento, perdendo per un niente. Mi è piaciuto anche Rossi, che è stato lì fino alla fine: l’ho visto veramente carico, sta guidando molto bene. Peccato che Pedrosa non fosse fisicamente al 100%: sarebbe fantastico vedere questi quattro grandi campioni in una lotta ravvicinata».
Al Mugello, Lorenzo ha fatto tutto perfetto, ma, ancora una volta, ha vinto Marquez: credi che psicologicamente sia difficile accettare una sconfitta così?
«Credo che per Lorenzo, che veniva da un periodo non troppo brillante, non sia stata una delusione così grande: ci sta perdere in questo modo. Adesso, però, si deve confermare anche a Barcellona, far vedere veramente di aver ritrovato la condizione del 2013 per poter quanto meno lottare per la vittoria».
Rossi ci sta provando, sta cercando di “rinventarsi” anche lui come guida
Sabato sei stato a bordo pista; che cosa hai visto di interessante?
«Una guida molto differente rispetto ai miei tempi: è cambiato lo stile, la posizione in sella delle spalle e delle caviglie, l’angolo di inclinazione. In particolare, Marquez, Pedrosa e Lorenzo sono molto diversi dagli altri, soprattutto in entrata di curva: è lì che sembrano avvantaggiati. Rossi ci sta provando, sta cercando di “rinventarsi” anche lui come guida: è encomiabile, va sottolineato, perché non è facile riuscirci alla sua età, dopo tanti anni che corri con un certo stile».
Una domanda difficilissima: Marquez vincerebbe anche con la Yamaha?
«Per lo stato di forma che ha adesso, può darsi di sì».