GP d'Argentina. Lo sapevate che...?

GP d'Argentina. Lo sapevate che...?
Che Dorna ha contribuito alle spese della trasferta argentina? Che la Polizia ha dovuto proteggere Rossi dai tifosi? Che Marquez e Pedrosa sono grandi amici? Che Rio Hondo è il 36° cuircuito per Rossi | G. Zamagni, Termas de Rio Hondo
29 aprile 2014

Punti chiave

DORNA: CONTRIBUTO DI 2500 EURO
Per venire incontro alle richieste dei team, in grande difficoltà per i costi elevatissimi della trasferta a Termas de Rio Honda, la Dorna ha dato un contributo extra di 2.500 euro per ogni pilota. Della serie: “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Tanto per dare un’idea di quanto costa la trasferta in Argentina, ecco qualche prezzo: negli Stati Uniti, spedire il materiale costava 5,80 euro al chilo, qui 8,20 al chilo, mentre noleggiare uno scooter per i tre giorni costava all’interno del paddock, 500 euro. In questo caso, però, bastava uscire dal circuito per assicurarsi un “motorino” a 15 euro al giorno…


ALEIX ESPARGARO: UN GP DA DIMENTICARE
L’inizio del GP è stato decisamente poco fortunato per Aleix Espargaro: giovedì mattina, poco dopo essere arrivato in circuito, ha subito il furto di telefono, ipad, pc e, soprattutto, passaporto. Uno spiacevole inconveniente, che Aleix ha reso pubblico tramite un twitter, consigliando a tutte le persone del paddock di prestare molta attenzione. Venerdì mattina, inoltre, Espargaro ha rotto un motore della sua Yamaha M1 e domenica è caduto in gara, chiudendo 15esimo: insomma, una trasferta da dimenticare.


ATTENTI AI CANI
Arrivando a Termas de Rio Hondo, colpiva immediatamente la quantità di cani randagi liberi per la strada. Così tanti che l’Irta, l’associazione dei Team che si preoccupa anche della gestione logistica e di tutto quanto riguarda il tracciato, ha avvertito le squadre di fare grande attenzione, con il rischio concreto che qualche animale potesse avvicinarsi alla pista. In questa zona dell’Argentina, i cani sono considerati “sacri”, tanto che la popolazione si è opposta – con successo – all’iniziativa di un governatore che voleva fare una sorta di “pulizia” per il GP.


ROSSI: UN’ACCOGLIENZA DA SUPER STAR
Arrivato all’aeroporto di Termas de Rio Honda mercoledì pomeriggio attorno alle 18, Valentino Rossi è stato accolto da centinaia di appassionati in delirio, pronti a qualsiasi cosa pur di avere un autografo o farsi fare una foto con il campione italiano. «Sarà un fine settimana difficile» ha scherzato Valentino vedendo la folla, del tutto inaspettata, perlomeno lì, in quel posto e in quel momento. Per uscire dall’aeroporto, Rossi è stato scortato dalla polizia, mentre Jorge Lorenzo, poco distante, “nascosto” dietro a occhiali a specchio e a una felpa con cappuccio, veniva quasi ignorato. Stesso “trattamento” per Valentino, ma anche per gli altri piloti, quando uscivano dai ristoranti alla sera: la polizia ha avuto il suo bel da fare per tenere a bada i “calienti” tifosi argentini.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese


UN CIRCUITO DA 35 MILIONI DI $
Inaugurato ufficialmente l’11 maggio 2008, l’autodromo di Termas de Rio Hondo è stato sottoposto a ristrutturazione e modernizzazione nel 2012 e adesso è catalogato come circuito di “Grado2”, una classificazione che viene determinata da alcuni fattori, come capienza delle tribune, quantità di box, logistica generale. La struttura è di proprietà statale ed è costata 35 milioni di dollari – Austin, tanto per fare un paragone con un altro impianto inaugurato da poco, è costato 400 milioni di dollari… - e prevede la costruzione entro il 2015 di un albergo all’interno dell’autodromo, già quasi completamente realizzato. Al momento, il contratto con la Dorna è di tre anni, che diventeranno automaticamente cinque se verrà superato l’esame del primo GP. L’obiettivo degli organizzatori è portare qui anche la F.1: per riuscirci, però, il circuito deve diventare di “Grado1”.


MARQUEZ: «FONDAMENTALE CHI TI STA ATTORNO»
Durante la conferenza stampa del giovedì, un giornalista argentino ha chiesto a Marc Marquez quale fosse la «chiave dei suoi successi». Questa la risposta del fenomeno spagnolo: «Credo sia importantissimo che chi ti sta attorno ti aiuti a rimanere calmo e concentrato: questo è un aspetto fondamentale, oltre, naturalmente, al divertimento che provi a correre in moto».


DJ RINGO: MA COSA DICI?
Grande appassionato di moto, DJ Ringo scrive spesso, purtroppo, cose inesatte sulla MotoGP: «Si corre in Argentina, dove l’ultimo italiano a vincere fu Max Biaggi nel lontano 1995 nell’amata 250». Sbagliato: l’ultimo italiano a salire sul gradino più alto del podio nel GP d’Argentina era stato Marco Melandri nel 1999 in 125, mentre Valentino Rossi aveva trionfato l’anno precedente in 250. DJ Ringo ha scritto anche: «A parte qualche modifica, il circuito rimane non veloce, tortuoso e con poco rettilineo…». DJ Ringo, forse, si riferiva al vecchio tracciato di Buenos Aires, effettivamente “tortuoso”, ma adesso si corre a Termas de Rio Hondo, più di 1000 km più a nord, la media è di 174 km/h (la seconda più alta del mondiale) e c’è un rettilineo di 1.076 metri…


TASSA CONTRO LE MOTO
La passione per le due ruote è palpabile in Argentina, ma per chi vuole acquistare una moto sono tempi decisamente duri: dal 19 dicembre, il governo ha aumentato le tasse del 100% sulle moto con cilindrata superiore ai 250 cc. L’importatore Kawasaki a Buenos Aires, che lavora anche per la Federazione Motociclistica Argentina, ha raccontato come una Kawasaki Z1000, che in Italia costa attorno ai 13.000 euro, qui veniva venduta a 26.000 dollari (fino al 19 dicembre), ma adesso ne costa 52.000! Così, ha svelato, l’importatore, se prima se ne vendevano, in tutta l’Argentina circa 100 al mese, da gennaio a oggi non ne è stata acquistata nemmeno una.


CORSI IN MOTOGP
A Jerez, lunedì dopo il GP di Spagna, Simone Corsi salirà sulla Yamaha M1 del team Forward: un test previsto da tempo e ufficializzato in Argentina. Tra l’altro, a Jerez, Colin Edwards dovrebbe anche provare il telaio realizzato dalla FTR.


MARQUEZ-PEDROSA: AMICI PER DAVVERO
Il primo avversario, si sa, è il compagno di squadra, ma il rapporto tra Marc Marquez e Dani Pedrosa è davvero molto buono, perfino amichevole: cosa rarissima tra piloti della stessa categoria, quasi impossibile tra due “galli” che dividono lo stesso “pollaio”. Eppure è così, fra Marc e Dani c’è grande stima, tanto che i due, in Argentina hanno spesso mangiato allo stesso tavolo all’interno dell’hospitality HRC. Posso assicurare che è un qualcosa più unico che raro.


HONDA RCV1000R: NESSUN AGGIORNAMENTO
La Honda RCV1000R (la “Open”) non sta certo ottenendo risultati esaltanti – anche se migliori rispetto al debutto in Qatar - penalizzata soprattutto dalla carenza di cavalli, ma non è previsto nessun aggiornamento o sviluppo, perlomeno nel breve-medio termine. Insomma, Hayden, Redding, Aoyama e Abraham sono destinati a una stagione di sofferenze.


36ESIMO CIRCUITO PER ROSSI
Nel mondiale dal 1996, per un totale di 297 GP disputati (fino adesso), Valentino Rossi ha corso a Termas de Rio Hondo sul 36esimo circuito differente della sua carriera.


DUCATI: GIA’ TRE MOTORI ROTTI
In appena tre gare, la Ducati ha già “bruciato” tre motori: due Andrea Iannone – uno in qualifica in Qatar, uno venerdì in Argentina, con tanto di bloccaggio della ruota posteriore e caduta ad alta velocità per Andrea, fortunatamente senza conseguenze – e uno Andrea Dovizioso, sempre nelle libere di questa gara. Una situazione preoccupante? No secondo l’ingegnere Gigi Dall’Igna. «Per crescere devi trovare il limite: noi dobbiamo recuperare e, di conseguenza, siamo costretti a rischiare più degli altri. I prossimi motori verranno modificati e non ci saranno problemi». Fortunatamente, inoltre, la Ducati ha a disposizione 12 propulsori (come le “Open”) e non i 5 delle “Factory”.


IO L’AVEVO DETTO
 
Lorenzo-Rossi «E’ una pista adatta alla Yamaha». Classifica GP d’Argentina: 1. Marquez (Honda), 2. Pedrosa (Honda), 3. Lorenzo (Yamaha).

Hot now