Che Rossi pensa che Fenati sia pronto per la Moto2? Che Bradl vorrebbe andare in Suzuki? Che Honda ha conquistato la 100esima vittoria in MotoGP? che marquez vorrebbe correre in due categorie? | G. Zamagni, Montmelò
Alla fine è riuscito comunque a vincere la sua settima gara, ma con maggiore difficoltà del solito. Sembrerà strano, ma a Montmelò Marc Marquez ha “faticato” anche per i cordoli interni troppo alti, che lo hanno costretto a modificare leggermente le traiettorie. «Questa pista mi piace, ma i cordoli sono davvero troppo alti: per chi, come me, mette “fuori” il gomito c’è troppo poco spazio per braccia e spalla e questo mi costringe a usare linee un po’ differenti rispetto al solito: chiederò che vengano modificati». Pronta la risposta di Valentino Rossi: «Noi, invece, chiederemo di alzarli anche nelle altre piste…». Tutti i piloti, invece, si sono lamentati per l’asfalto troppo consumato e pieno di buche. «E’ stato rifatto l’ultima volta nel 2005, sono quindi passati dieci anni. Ne abbiamo parlato in Safety Commission e nel 2015 o, al massimo, nel 2016, verrà rifatto» ha assicurato Loris Capirossi.
ANCHE BRADL SI OFFRE ALLA SUZUKI
Come dice Davide Brivio, team manager della Suzuki, «Se fossero vere tutte le voci di mercato, nel 2015 schiereremmo 8-10 moto e non le due previste», ha scherzato Davide, presente a Montmelò, dove la Suzuki ha effettuato i test da lunedì a mercoledì con Randy De Puniet e Nobuatsu Aoki. Al di là della battuta, è comunque vero che molti piloti stanno bussando alla sua porta: l’ultimo, in ordine di tempo, è stato Stefan Bradl, che al di là della discreta prestazione nel GP di Catalunya, vede parecchio a rischio il suo posto sulla Honda del team LCR. Difficile, però, che la Suzuki punti su un pilota come Bradl: Brivio vorrebbe un giovane promettente e uno esperto per portare avanti lo sviluppo. Intanto, la Casa giapponese dovrebbe partecipare con una wild card all’ultimo GP della stagione a Valencia.
Romano Fenati, tre vittorie quest’anno e secondo nel mondiale Moto3, inizia a prendere in considerazione cosa fare nella prossima stagione. Nell’intervista fatta dai lettori di Moto.it, Romano aveva detto di non voler pensare alla Moto2 e di ipotizzare il passaggio dopo aver conquistato il titolo della Moto3. Il proprietario del team, Valentino Rossi, lo spinge però verso il salto di categoria. «In realtà non ho parlato di questo con Romano, ma secondo me dovrebbe passare in Moto2 anche se non dovesse conquistare il mondiale: ormai sono già tre anni che corre nella cilindrata minore e mi sembra pronto per il salto di categoria. Nel caso, dovremmo valutare se seguirlo come team, dipenderà da molti fattori». Anche economici, naturalmente.
ESPARGARO SODDISFATTO DEL TRACTION CONTROL
Dopo tanti GP difficili, Aleix Espargaro è tornato protagonista al Montmelò, con un ottimo sesto posto in qualifica e in gara. Merito, secondo il pilota spagnolo, delle modifiche fatte alla centralina dai tecnici della Magneti Marelli. «Giovedì, abbiamo avuto un importante incontro con loro e qui, finalmente, il traction control ha funzionato al meglio, cosa che non era successa a Le Mans e al Mugello» ha spiegato soddisfatto Aleix.
MARQUEZ E ROSSI AMBASCIATORI FIM
Come era già successo per il GP d’Italia, Marc Marquez e Valentino Rossi sono stati scelti dalla FIM, Federazione Internazionale di Motociclismo, come “ambasciatori” per il GP della Catalunya e per promuovere le gare di moto in tutto il mondo.
100ESIMA VITTORIA HONDA IN MOTOGP
Il settimo successo consecutivo di Marc Marquez coincide con la 100esima vittoria della Honda in MotoGP, categoria esistente dal 2002. 100 trionfi così suddivisi: 25 di Dani Pedrosa, 20 di Valentino Rossi, 15 di Casey Stoner, 13 di Marc Marquez, 8 di Sete Gibernau, 5 di Marco Melandri, 3 di Max Biaggi, Alex Barros e Nicky Hayden, 2 di Makoto Tamada, 1 di Andrea Dovizioso, Toni Elias e Tohru Ukawa. Per quanto riguarda le altre Case, la Yamaha è a 81 vittorie, la Ducati a 31, la Suzuki a 1.
MARQUEZ: “2 CATEGORIE? BELLO, MA IMPOSSIBILE”
Alla presentazione di uno splendido libro scritto dal giornalista spagnolo Emilio Perez de Rozas, con foto di Mirco Lazzari, c’era anche Freddi Spencer, che ha curato la prefazione dell’opera e che, nel 1985, è stato capace di imporsi sia nel mondiale 250 sia in quello 500 nella stessa stagione. Una sfida che potrebbe interessare anche Marquez, ma è lo stesso pilota a escludere questa eventualità. «Sarebbe bellissimo, neo ho parlato anche con Spencer, ma rispetto al suo periodo adesso è tutto più complicato, ci sono molte più cose da fare: non avrei abbastanza tempo per fare due categorie». Un discorso, questo, che ciclicamente viene fatto con il dominatore del momento: in passato ci aveva pensato anche Valentino Rossi. Ma Marquez ha ragione: i tempi sono troppo stretti, con troppi impegni da rispettare per un pilota.
SFOTTO’ A COLPI DI… ADESIVI
Sabato, durante la conferenza stampa per la pole position, Tito Rabat ha spiegato divertito il significato di un adesivo comparso sul parafango della sua Kalex: “Ciao 54, how’s the tow?” (Ciao 54, com’è il traino?). «E’ una piccola presa in giro per Mattia Pasini, che negli ultimi tempi mi si è sempre attaccato al codone, non solo in pista, ma anche quando rientravo ai box» ha raccontato Tito divertito e con nessuna malizia (perlomeno secondo me…). Pronta la risposta di Mattia Pasini, sempre attraverso un adesivo: “Ciao 53, not so bad, thanks” (Ciao 53, non male, grazie). A questi ragazzi, l’ironia, fortunatamente, non manca.
BASTIANINI DICE 33
Enea Bastianini, 16 anni e al debutto nel motomondiale quest’anno, ha conquistato al Montmelò la sua prima prima fila e il suo primo podio (secondo sia in prova sia in gara). Enea è un ragazzo molto simpatico, piacevole e con il quale si chiacchiera volentieri. Perché corre con il 33 sulla carenatura? «Sono salito per la prima volta su una minimoto a 3 anni e 3 mesi, così ho scelto il 33».
MOTOGP PIU’ VELOCE DELLA F.1
Le prestazioni tra una MotoGP e una F.1 non sono naturalmente paragonabili: troppo grande il vantaggio di girare su quattro ruote anziché due. Dal circuito di Montmelò, però, dove corre anche la F.1, è emerso un dato interessante: la MotoGP, in fondo al rettilineo era mediamente 20 km/h più veloce della F.1, quest’ultima “penalizzata” dal carico aerodinamico. Nel dettaglio, il più veloce in assoluto in Catalunya è stato Andrea Dovizioso (Ducati) con 346 km/h, seguito da Andrea Iannone (Ducati) 345 km/h, Yonny Hernandez (Ducati) 344,7 km/h, Stefan Bradl (Honda) 344,2 km/h, Marc Marquez (Honda) 343,7 km/h, Dani Pedrosa (Honda) 343,6 km/h, Pol Espargaro (Yamaha) 343,6 km/h, Alvaro Bautista (Honda) 342,8 km/h, Valentino Rossi (Yamaha) 342 km/h. Ancora più “lento” Jorge Lorenzo, 339,3 km/h, a conferma di quanto dichiarato dallo spagnolo: «Per rendere la moto più stabile, abbiamo dovuto “tagliare” potenza».
INTERROTTO IL DOMINIO KTM
Alex Marquez ha vinto al Montmelò il suo secondo GP iridato, “regalando” alla Honda il primo successo stagionale in Moto3 e interrompendo così un dominio della KTM lungo 27 GP: l’ultima vittoria di una moto non austriaca risaliva al GP d’Italia (Mugello) del 2002. Allora si impose una FTR-Honda, mentre per una vittoria tutta Honda bisogna risalire addirittura al GP di Francia (Le Mans) del 2006. Insomma, un risultato importante quello ottenuto dal giovane Marquez, che, non a caso, sotto il podio ha ricevuto addirittura i complimenti di Shuhei Nakamoto, numero due esecutivo dell’HRC. Anche questi, son segnali del “destino”: in Spagna avrebbe potuto imporsi Alex Rins, che però è stato fermato da un banale inconveniente tecnico, la sfilamento del rinvio del comando del cambio, invece, “naturalmente” è stato Marquez a dare alla Honda questo importante successo. Altro dato statistico: per la prima volta nella storia del motomondiale, due fratelli hanno vinto nello stesso GP.
MA QUALE MOTO ARTIGIANALE!
Venerdì mattina, dopo lo strepitoso primo tempo di Aleix Espargaro, Gianni Cuzzari, proprietario del team Forward, ai microfoni di SKY ha dichiarato: «E’ una grande soddisfazione, considerando anche che la nostra è una moto artigianale». Ma che moto artigianale? La Yamaha utilizzata da Espargaro è – a tutti gli effetti - la M1 ufficiale della scorsa stagione.
IO L’AVEVO DETTO
Jorge Lorenzo, giovedì: «Questa è una pista adatta alla Yamaha, perché non ci sono accelerazioni dalla prima marcia». Jorge Lorenzo, domenica: «Soffriamo troppo in velocità massima e in accelerazione, in particolare in quinta e sesta marcia».
Accetta i cookie e naviga gratuitamente con la pubblicità
Abbonati per navigare senza pubblicità
Disdici quando vuoi
%{banner_content}
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari
Disattiva l'Ad Blocker e naviga gratuitamente
Dopo aver disattivato l'Ad Block
Abbonati per navigare senza pubblicità
Disdici quando vuoi
Come disattivare l'Ad Blocker
Fai clic sull'icona dell'estensione per il blocco annunci installata sul tuo
browser. In genere l'icona si trova nell'angolo in alto a destra dello schermo. Potrebbero
essere installati più blocchi annunci.
Segui le istruzioni per disattivare il blocco annunci sul sito.
Potresti dover selezionare un'opzione del menu o fare clic su un pulsante.
Aggiorna la pagina seguendo le istruzioni o facendo clic sul pulsante
"Aggiorna" o "Ricarica" del browser.