LE MANS – Quinta pole position consecutiva per Marc Marquez, con Pol Espargaro e Andrea Dovizioso a completare la prima fila. In seconda: Stefan Bradl, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo. Nono Dani Pedrosa, solo 11esimo Andrea Iannone, al quale è stato tolto il secondo tempo conquistato in pista per essere andato fuori dal tracciato.
Il nuovo primato di Marquez è la quinta pole consecutiva: nel 2008, Casey Stoner, con la Ducati era arrivato a sei di fila. Ma, ancora una volta, più della prima posizione, strabilia il distacco inflitto al secondo: 0”692 su un tracciato di 4.185 metri rappresentano un abisso.
«Ho anche fatto qualche errore nel giro migliore» afferma Marc, che ormai ha come avversario solo il cronometro, perché i suoi rivali non riescono nemmeno a stargli vicino. Nel 2008, quando ancora c’erano le gomme da tempo, Dani Pedrosa aveva conquistato la pole in 1’32”647, che Marquez polverizza con uno stratosferico 1’32”042. Sembra questo il nuovo obiettivo del fenomeno: stracciare primati, tempi sul giro, riferimenti vari.
«Ma in gara sarà più dura, perché Rossi, Lorenzo e Pedrosa sono in realtà molto più vicino di quanto dica la classifica» dice ripetendo un “ritornello” già ascoltato nei precedenti GP. In effetti, sul passo Lorenzo e Rossi non sono messi male, ma Marquez ha comunque un bel vantaggio da amministrare.
PRIMA FILA INEDITA
Al suo fianco, Pol Espargaro, per la prima volta in prima fila in MotoGP. Un risultato inaspettato, che sorprende lo stesso pilota spagnolo della Yamaha.
«Per me è come una vittoria essere qui, ma
adesso dobbiamo capire come ci siamo riusciti per cercare di ripeterci domani» ammette Pol, che è solo al quinto GP nella massima cilindrata: è giusto sottolinearlo. A completare la prima fila, Andrea Dovizioso, terzo come nel 2013.
«Nelle FP4 abbiamo girato con un buon passo: su questa pista siamo più vicino ai migliori. Abbiamo lavorato bene in tutti i turni e con la seconda gomma extra soffice ho cercato di tirare fuori qualche centesimo a ogni curva:
è una prima fila favolosa» si compiace Dovizioso, consapevole che in gara sarà difficile tenere il ritmo dei migliori, ma anche più convinto rispetto ad altre volte. E’ comunque sempre positivo vedere una Ducati in prima fila, che avrebbero anche potuto essere due se Andrea Iannone non fosse stato penalizzato con la cancellazione del secondo tempo conquistato in pista, cancellazione inevitabile per aver messo le ruote fuori dall’asfalto.
Andrea, competitivo da ieri, sta guidando forte, ma sbaglia nel cercare continuamente il “traino” buono per fare il tempo: con la prima extra soffice ha sfruttato la scia di Rossi, con la seconda era attaccato al codino di Marquez, che ha fatto anche qualche segno di poco gradimento (diciamo così…) nei confronti del rivale italiano. «Se mi segue non è un problema, ma dopo un dritto mi è arrivato molto vicino: è un po’ pericoloso», ha spiegato il suo gesto lo spagnolo. Fatto sta che Iannone si trova a rincorrere dall’11esima posizione, in un GP dove avrebbe potuto avere un buon potenziale.
ROSSI IN CRESCITA
Dopo le grandi difficoltà di venerdì, oggi Valentino Rossi è stato decisamente più efficace, con una M1 molto più guidabile e bilanciata. Anche in qualifica, Valentino è stato abbastanza efficace, conquistando il quinto tempo, a 0”831 da Marquez, pochi centesimi più veloce di
Jorge Lorenzo, stranamente in difficoltà in qualifica, dopo che aveva ben impressionato nelle libere. Sulla distanza, sia Valentino sia Jorge sono messi meglio di quanto dica la griglia di partenza – come ha confermato Marquez – ma per loro non sarà facile lottare per la vittoria.
FP4, IL PASSO GARA
Anche perché
Marquez è ovviamente costante anche sulla distanza come conferma l’analisi del passo delle FP4, chiuse con questa classifica: Marquez 1’33”367, Bradl a 0”077, Dovizioso a 0”215, Pedrosa a 0”262, Lorenzo a 0”291, Rossi a 0”432, Iannone a 0”508, Espargaro(p) a 0”555, Bautista a 0”642, Espargaro(a) a 0”896.
Questi invece i migliori giri dei protagonisti.
Marquez: 1’33”494, 1’34”424, 1’33”848, 1’33”923, 1’33”596, 1’33”433, 1’33”640, 1’33”367
Lorenzo: 1’34”239, 1’33”882, 1’34”031, 1’34”085, 1’33”967, 1’33”849, 1’33”951, 1’33”753, 1’33”774, 1’34”056, 1’33”658, 1’34”157.
Pedrosa: 1’33”847, 1’33”954, 1’33”629, 1’33”691, 1’33”970, 1’34”308, 1’33”843.
Rossi: 1’34”393, 1’34”440 (con la gomma più dura posteriore, poi accantonata), 1’34”157, 1’33”940, 1’33”812, 1’33”976, 1’34”165, 1’33”799.
Dovizioso: 1’34”244, 1’33”582, 1’33”990, 1’34”259, 1’33”874, 1’34”384, 1’34”801, 1’34”729.
Domani, tutti i piloti dovrebbero usare la gomma più dura all’anteriore e quella più morbida al posteriore, con scelta identica anche per i piloti Ducati.
CLASSIFICA
Pos. |
Num. |
Pilota |
Nazione |
Team |
Moto |
Km/h |
Data e ora |
Distanza 1st/Prev. |
1 |
93 |
Marc MARQUEZ |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
304.3 |
1'32.042 |
|
2 |
44 |
Pol ESPARGARO |
SPA |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
308.6 |
1'32.734 |
0.692 / 0.692 |
3 |
4 |
Andrea DOVIZIOSO |
ITA |
Ducati Team |
Ducati |
308.3 |
1'32.755 |
0.713 / 0.021 |
4 |
6 |
Stefan BRADL |
GER |
LCR Honda MotoGP |
Honda |
306.6 |
1'32.846 |
0.804 / 0.091 |
5 |
46 |
Valentino ROSSI |
ITA |
Movistar Yamaha MotoGP |
Yamaha |
306.6 |
1'32.873 |
0.831 / 0.027 |
6 |
99 |
Jorge LORENZO |
SPA |
Movistar Yamaha MotoGP |
Yamaha |
304.9 |
1'32.899 |
0.857 / 0.026 |
7 |
19 |
Alvaro BAUTISTA |
SPA |
GO&FUN Honda Gresini |
Honda |
307.7 |
1'33.006 |
0.964 / 0.107 |
8 |
41 |
Aleix ESPARGARO |
SPA |
NGM Forward Racing |
Forward Yamaha |
301.0 |
1'33.015 |
0.973 / 0.009 |
9 |
26 |
Dani PEDROSA |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
309.7 |
1'33.023 |
0.981 / 0.008 |
10 |
38 |
Bradley SMITH |
GBR |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
304.6 |
1'33.058 |
1.016 / 0.035 |
11 |
29 |
Andrea IANNONE |
ITA |
Pramac Racing |
Ducati |
304.3 |
1'33.102 |
1.060 / 0.044 |
12 |
35 |
Cal CRUTCHLOW |
GBR |
Ducati Team |
Ducati |
303.9 |
1'33.315 |
1.273 / 0.213 |