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LORIS BAZ, INCREDIBILE VICENDA
Quanto sta succedendo a Loris Baz, promettente pilota della Kawasaki SBK, ha dell’incredibile: il francese aveva raggiunto un accordo con il team Martinez, che però avrebbe fatto marcia indietro dopo essersi “accorto” che Baz è troppo alto (193 cm) e non entrerebbe nella compatta Honda RSV1000R “Open”. Ma prima di iniziare la trattativa non lo sapevano? Baz è cresciuto improvvisamente nell’ultima settimana? Così, adesso, il francese è senza moto, perché la Kawasaki l’ha già sostituito con Jonathan Rea: gli rimane la possibilità del team Pramac. 193 cm sono comunque davvero tanti per un pilota di moto, come sottolinea Valentino Rossi: «Sicuramente è penalizzato in accelerazione e in rettilineo, con conseguenza anche sui consumi: io sono già al limite di altezza». Al posto di Baz si fa il nome di un altro pilota SBK, quello di Eugene Laverty.
GRESINI ANCORA CON HONDA IN MOTO3
Dopo aver lasciato la Honda per la KTM in questa stagione, nel 2015 il team Gresini dovrebbe tornare alla Honda (appena lasciata in MotoGP): la HRC voleva a tutti i costi Enea Bastianini, che, a sua volta, voleva rimanere a tutti i costi con il team Gresini. Da qui l’accordo: il secondo pilota potrebbe essere Andrea Locatelli, proveniente dal Team Italia.
ANCORA DUE MOTO “BUONE” LIBERE
Con Scott Redding che torna – ufficialmente e per due anni – al team Marc VDS, che per lui allestisce una squadra in MotoGP con la Honda RC213V “factory” -, con Jack Miller sulla Honda Open del team Cecchinello, mancano da assegnare ancora due posti “buoni”: la Yamaha “Open” del team Forward a fianco di Stefan Bradl e la Ducati-Pramac. Ancora da definire il team Martinez, anche perché rimane l’incognita delle condizioni fisiche di Nicky Hayden, che la HRC vorrebbe convertire a ruolo di collaudatore Michelin. Anche a Danilo Petrucci è stato offerto di fare il collaudatore per l’Aprilia. «E’ una opportunità, ma prima voglio valutare le possibilità per continuare a fare il pilota: ho offerte dalla SBK e dalla Moto2 (un po’ piccola per lui, NDA), ma prima voglio aspettare una settimana le decisioni del mio team attuale, che mi ha portato in MotoGP». Il team Iodaracing, però, ha gravissimi problemi economici (non paga da mesi meccanici e personale) e non è certo facile trovare i soldi per la prossima stagione.
Lucio Cecchinello. Burgess non lavora su una Honda dal 2003 e in HRC ci sono tanti tecnici validi che conoscono al meglio quella moto
CECCHINELLO: «MAI PENSATO A BURGESS»
La settimana precedente il GP di Misano, si è purtroppo diffusa la notizia che Jeremy Burgess sarebbe tornato in MotoGP come capo tecnico a fianco di Jack Miller. «Sono stati visti parlare a lungo nel paddock di Indianapolis» era stata l’allucinante giustificazione dell’accordo; poi, come succede sempre quando di mezzo c’è un personaggio più o meno noto, la notizia è diventata “vera” prima ancora di essere verificata, ma è stata smentita categoricamente dal team principal HRC Livio Suppo e da Lucio Cecchinello. «Burgess non lavora su una Honda dal 2003 e in HRC ci sono tanti tecnici validi che conoscono al meglio quella moto: l’obiettivo è prendere uno di loro» ha detto Lucio: non fa una grinza.
ITALTRANS SUPER TEAM KALLIO-MORBIDELLI
Dopo aver tentato a lungo di mettere sotto contratto Alex Marquez, che ha invece optato per il team VDS, il team Italtrans si “consola” con Mika Kallio, tornato a ottimi livelli (è secondo nel mondiale della Moto2) dopo alcune stagioni difficili. Sarà quindi un’ottima squadra quella del 2015, perché Kallio è un pilota veloce ed esperto e il riconfermato Franco Morbidelli, al debutto nella categoria, ha fatto vedere un grande potenziale. Per inciso, il team Italtrans è tra le migliori squadre in assoluto per professionalità, competenza, capacità tecniche.
CADALORA IN PISTA CON PIROVANO E GRAMIGNI
Anche se ormai hai una certa età e non corri più da un sacco di tempo, il fuoco per le corse ti rimane nel sangue. Presente a Misano nella giornata di venerdì, Luca Cadalora ha raccontato di andare a girare spesso in pista con una Yamaha R6 o con una Yamaha R1 («quando ho voglia di sentire un po’ di cavalli…»), spesso in compagni di altri due ex piloti, Fabrizio Pirovano (che gira con una Suzuki GSXR750) e Alessandro Gramigni (anche lui fedele alla Yamaha).
UNA DUCATI IN PIU’ AD ARAGON?
Come è noto, la Ducati ha raggiunto un accordo con il team Avintia, al quale fornirà le Desmosedici per i prossimi due anni. Ma già ad Aragon, Hector Barbera potrebbe abbandonare l’attuale FTR-Kawasaki per la GP14 con software “Open”: la decisione dipenderà dal test che verrà effettuato questa settimana su una pista spagnola.
PEDROSA: “DOOHAN NON MI CONOSCE”
Mick Doohan, cinque volte campione del mondo in 500, ha dichiarato alla televisione australiana Fox di «essere rimasto sorpreso dal rinnovo del contratto tra la HRC e Pedrosa, un pilota che ormai non punta più a vincere». Una dichiarazione che, ovviamente, non ha fatto piacere a Dani, che però non se l’è presa più di tanto: «Doohan mi è sempre piaciuto come pilota, ma non mi importa quello che ha detto: evidentemente non mi conosce, perché io vado in pista solo con l’obiettivo di vincere. Purtroppo quest’anno mi è riuscito una sola volta, ma questo non significa che io non ci provi». Anche Marc Marquez difende il compagno di squadra: «Ho grande rispetto dell’opinione di una leggenda come Doohan, ma per me Pedrosa è un grande pilota: questo non è probabilmente il suo miglior anno, ma è velocissimo. Giusto riconfermarlo».
FONDATO LO “JUVENTUSCLUBMOTOGP”
Alla presenza del presidente della Juventus Andrea Agnelli e del fortissimo centrocampista Andrea Pirlo, venerdì a Misano è stato fondato il primo Juventus Club MotoGP, presidente Loris Capirossi. «Che figata, finalmente sono presidente di qualcosa! E qui al mio fianco c’è anche il presidente vero!» ha commentato divertito il tre volte campione del mondo, che da qualche giorno è quindi anche “ambasciatore” della prestigiosa squadra italiana.
I PILOTI CHIEDONO UN NUOVO ASFALTO
Il circuito di Misano ha purtroppo conquistato un primato tutt’altro che positivo: 109 cadute in tre giorni (mai così tante da nessuna parte dal 2008 a oggi), 62 solo il venerdì con la pioggia. Da sempre, questo tracciato diventa molto insidioso con l’acqua – nel 1989 ci fu un clamoroso sciopero di molti piloti, che si rifiutarono di correre -, ma quest’anno la situazione è parsa particolarmente critica, anche per le tante buche: nella “safety commission” di venerdì, i piloti hanno chiesto la riasfaltatura del tracciato (l’ultima volta è stata fatta otto anni fa), intervenendo però anche sul “fondo” proprio per eliminare gli avvallamenti.
UNA MOTOCICLISTA OLIMPICA
Domenica, Elisa Di Francisca, medaglia d’oro nel fioretto alle ultime olimpiadi di Londra 2012, ha assistito da bordo pista al GP di Misano. «E’ incredibile – ha detto sullo schieramento di partenza della MotoGP – quanta gente c’è attorno ai piloti prima del via, nel momento in cui un atleta cerca la massima concentrazione. Sinceramente, non so proprio come facciano, io non ci riuscirei». L’olimpionica è arrivata a Misano in moto con il papà, anche lui grande appassionato.
PESO ED ELETTRONICA
La “GP Commission” ha deliberato che nel 2015 il peso minimo delle moto scenderà dagli attuali 160 kg a 158 kg, con l’eventuale possibilità di arrivare a 156 kg in caso le Case lo richiedessero all’unanimità. Per quanto riguarda l’elettronica, sarà possibile svilupparla fino al 30 giugno 2015, poi i software verranno “congelati”, in vista dell’elettronica unica del 2016.
IO L’AVEVO DETTO
Giovanni Zamagni, giovedì alla trasmissione Griglia di Partenza: «Difficilmente Romano Fenati rimarrà nel team VR46 nel 2015». Valentino Rossi, sabato: «Sono contento di annunciare il rinnovo del contratto tra Fenati e il team VR46 anche per l’anno prossimo: credo che Romano rimarrà con noi a lungo».