Che Bridgestone e Lorenzo sono ai ferri corti? Che Marquez si è innamorato del dirt track? Che Bautista si sente il pilota invisibile? Che Lorenzo tifa Rossi? | G. Zamagni, Losail
I problemi delle gomme Bridgestone 2014 avrebbero una precisa spiegazione tecnica, già individuata dagli ingegneri giapponesi e spiegata chiaramente ai piloti ufficiali presenti a Phillip Island. In pratica – detto in maniera piuttosto semplicistica – gli pneumatici della MotoGP sono costruiti con quattro mescole differenti, una per la parte centrale, due per le spalle e una ulteriore per la zona di contatto alla massima piega. Visto il continuo aumentare delle prestazioni con conseguente surriscaldamento della mescola, alla Bridgestone temevano che si potessero verificare altri casi tipo quello dell’Australia del 2013 e, proprio per questo, è stata aggiunta questa nuova “pellicola”, paragonabile a una sorta di membrana “Gore-tex” che fa traspirare il calore, ma non lo fa “entrare” nella gomma (i tecnici mi perdonino la spiegazione tutt’altro che tecnica, ma è così che l’ho capita). Sarebbe la nuova membrana a creare i problemi lamentati quasi da tutti i piloti e così la Bridgestone sta modificando la costruzione. Per farlo c’è bisogno di tempo «otto settimane» avrebbero detto i tecnici ai piloti a Phillip Island, garantendo, però, che per Austin (13 aprile) sarebbero arrivate le nuove coperture. Ecco perché alla Bridgestone hanno preso malissimo le dure parole di Lorenzo nei loro confronti: Jorge sarebbe stato perfettamente a conoscenza delle problematiche e, quindi, le sue parole inopportune.
Durante l’inverno, Marc Marquez ha fatto un po’ di tutto, sfruttando la possibilità di provare qualsiasi mezzo a due o a quattro ruote.Nonostante, poi, si sia fatto male con la moto da dirt track, Marquez si è detto entusiasta dell’esperienza fatta a inizio gennaio, in una gara della specialità organizzata dal settimanale “Solo Moto”. «E’ stata un’esperienza fantastica, ho corso contro i piloti statunitensi più forti: mi sono divertito moltissimo». Tanto per cambiare, Marquez era andato fortissimo anche in quella occasione, battendo in batteria il campione statunitense Brad Baker, con il quale aveva poi dato vita a una sfida fantastica in finale, con Marquez in testa fino all’ultima curva, ma poi caduto a pochi metri dal traguardo.
PEDROSA SI LAMENTA: TROPPE INTERVISTE
Alla fine della tradizionale conferenza stampa del mercoledì (in Qatar, del giovedì negli altri GP) Dani Pedrosa è andato a lamentarsi con il responsabile della comunicazione della Dorna, perché, a suo dire, si perde troppo tempo con i giornalisti. Decisamente, le pubbliche relazioni non sono il punto forte del pilota spagnolo.
DOHA, STADI OVUNQUE
In Qatar,nel 2022, si disputeranno i mondiali di calcio e la città, in continua espansione, è sventrata da cantieri spaventosi. Come se non bastasse, nel 2015 verranno effettuati a Doha i mondiali di pallamano: proprio nelle vicinanze del circuito, stanno costruendo un palazzetto dello sport di dimensioni paurose. Ma è solo il primo dei cinque in programma…
NUOVI COLORI PER LE GOMME
La Bridgestone ha introdotto una nuova colorazione per individuare le gomme posteriori: la banda verde caratterizza la “Extra Soft”, la bianca la “Soft”, la nera la “Medium” e la rossa la “Hard”. Quindi non è più come nel 2013, quando la riga bianca contraddistingueva la più morbida delle due opzioni a disposizione in ogni circuito: adesso le colorazioni rimangono fisse per tutta la stagione per ciascuna mescola.
BAUTISTA, IL PILOTA “INVISIBILE”
Alvaro Bautista, oltre a essere un ottimo pilota, è anche un bravissimo ragazzo, uno sempre sorridente e assolutamente alla mano, con il quale si può parlare tranquillamente di qualsiasi cosa. E’ anche un ragazzo intelligente, il primo a capire che, con tanti piloti spagnoli, per lui c’è poco spazio su media e giornali. «Mi sento un po’ come il pilota invisibile – ha ironizzato –: è normale che con Marquez, Lorenzo e Pedrosa così veloci, quando avanza uno spazio minimo, in Spagna si parla di uno dei tanti piloti vincenti in Moto2 e Moto3 e non c’è posto per uno che fa quarto». Come se non bastasse, quest’anno è arrivato anche Aleix Espargaro a togliergli spazio, ma se Alvaro continuerà ad andare come ha fatto domenica, non farà fatica a riconquistare l’attenzione che merita.
MOTO3: MOTORI A SORTEGGIO
Nuovi regolamenti anche in Moto3 con i motori, sei in totale per ciascuno pilota per tutta la stagione, vengono estratti a sorte. In pratica, la KTM, la Honda e la Mahindra consegnano i propulsori all’organizzatore e ogni tre GP viene effettuato il sorteggio tra i piloti di ciascuna casa. Impossibile, quindi, che un costruttore favorisca un team piuttosto che un altro.
DUCATI SOFTWARE FACTORY, CRUSCOTTO OPEN
Nel casino regolamentare, con gli ultimi aggiornamenti ratificati solamente il martedì precedente alla gara, hanno fatto sì che la Ducati abbia corso con il suo software, ma con il cruscotto “Magneti Marelli”, quello distinguibile dai tre bottoni colorati sulla sinistra della moto. Le moto, infatti, erano già state spedite in Qatar quando si pensava che la Ducati corresse nella categoria “Open” e il cambio improvviso ha reso impossibile sostituire i cruscotti: quelli Ducati torneranno ad Austin.
CASCO CON LE LUCI
Giovedì e venerdì, Valentino Rossi ha utilizzato un casco con una luce led nella parte posteriore, in omaggio, naturalmente, alla gara in notturna. Il govedì la striscia luminosa era troppo debole, venerdì troppo forte e dava fastidio agli altri piloti: da venerdì, Valentino è tornato a utilizzare il casco tradizionale.
CARENE ANTI-VENTO
In Qatar c’è spesso vento, così molti team hanno preparato delle carenature specifiche, come al solito “bucate” per creare meno resistenza. La Yamaha, però, ha fatto di più, costruendo proprio una carenatura specifica, più stretta e rastremata, utilizzat da Valentino fino a sabato.
LORENZO TIFA ROSSI
Dopo essere caduto al primo giro, Jorge Lorenzo è tornato ai box e ha seguito la gara dalla televisione, facendo un tifo spietato per Valentino Rossi: e pensare che i due, fino a qualche anno fa, faticavano a parlarsi.
BAUTISTA RINGRAZIA LA SHOWA
Fin dai test, Alvaro Bautista è stato competitivo: merito, secondo il pilota spagnolo, anche del nuovo ammortizzatore portato dalla Showa nei secondi test di Sepang: «Trasmette una sensazione migliore e guidi con meno fatica» ha commentato Alvaro, invece poco soddisfatto del comportamento dei freni Nissin, poco omogenei, con anche, a volte, problemi di bloccaggio dell’anteriore.
IO L’AVEVO DETTO
«Valentino Rossi è finito»: l’hanno ripetuto in tanti. “Io l’avevo detto” è dedicato a tutti loro.
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