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SACHSENRING – Nona vittoria consecutiva per Marc Marquez in un podio nuovamente tutto spagnolo (come in Argentina), con Dani Pedrosa secondo e Jorge Lorenzo terzo. Valentino Rossi ha chiuso quarto, Andrea Iannone quinto, Andrea Dovizioso ottavo, Danilo Petrucci 15esimo.
Come ad Assen, anzi ancora più complicato, perché le poche gocce di pioggia caduti una ventina prima del via hanno bagnato completamente l’asfalto, che però è andato ad asciugarsi progressivamente, rendendo difficilissime la scelta delle gomme. Tutti i più forti hanno optato per le “rain”, mentre a pochi minuti dal via Stefan Bradl le ha sostituite con le slick, imitato dai piloti delle ultime file. Quando è partito il giro di ricognizione, l’asfalto era quasi completamente asciutto, fatta eccezione per la curva numero 12, l’insidiosa sinistra dopo il discesone. Così, mentre Bradl, Petrucci, Hayden e altri quattro piloti si schieravano in griglia, tutti gli altri tornavano ai box per cambiare moto e pneumatici, creando una confusione pazzesca. Non è prevista una regola in un caso così (mai verificatosi prima) e “chi prima arriva meglio alloggia”, nel senso che ha diritto a prendere la posizione più favorevole all’uscita della pit lane. Un gruppone pazzesco che ha preso il via solo quando Bradl e gli altri sono transitati alla prima curva, con Marquez, anche in questo caso, il più lesto a portarsi al comando del plotone, seguito da Rossi.
SEMPRE E SOLO MARQUEZ
Sembrava una buona occasione per Stefan Bradl, che ha chiuso il primo giro con un vantaggio di circa sette secondi su Marquez e gli altri ufficiali. Ma, incredibilmente – forse aveva l’assetto da bagnato anche se ha optato per le slick? E’ solo un’ipotesi a qualcosa difficile da spiegare – Bradl ha perso secondi a manciate, cedendo il comando al sesto giro a Marquez: Bradl ha chiuso addirittura fuori dalla zona punti, 16esimo anche alla spalle di un coriaceo Danilo Petrucci.
Una volta al comando, Marquez è stato braccato da vicino da Pedrosa, bravo a rispondere con un giro veloce a ogni primato del compagno di squadra: fino al 19esimo giro, si è andati avanti con un distacco tra i due di circa 0”5-0”4, fin quando Marc ha deciso che era di cambiare marcia. Al 20esimo passaggio il suo vantaggio è aumentato fino a superare il secondo e a quel punto anche Pedrosa, uno specialista del Sachsenring, dove in passato aveva battuto un certo Casey Stoner, ha dovuto arrendersi alla strapotere di un pilota che sta polverizzando primati su primati.
«Abbiamo fatto un buonissimo lavoro nella prima parte del campionato, adesso è arrivato il momento di rilassare un po’ il corpo… E’ stata una gara complicata: la tattica giusta era quella di Bradl, ma io ho guardato cosa facevano Rossi e Pedrosa, i miei arrivati diretti in campionato. Loro avevano le “rain” così le ho messo anch’io, loro sono tornati ai box e l’ho fatto anch’io…».
Un dominio avvilente il suo per gli avversari, perché Marquez non sembra avere punti deboli, capace di vincere in volata (Qatar, Mugello, Barcellona), in solitario (Austin, Argentina e Jerez), in rimonta dopo un errore (Le Mans) nel casino di un cambio moto e di condizioni di asfalto insidiose (Assen e Sachsenring).
LORENZO RITROVATO
Al terzo posto un ritrovato Jorge Lorenzo che, questa volta, non ha avuto nessun timore, nonostante l’asfalto all’inizio fosse particolarmente difficile da interpretare.
«Era molto difficile guidare con le slick alla 12, in quel punto era facilissimo cadere, commettere un errore. Ogni giro perdevo qualcosa dalle Honda, ma questa non è mai stata una pista favorevole alla Yamaha e a me: qui non ho mai vinto» si compiace Lorenzo, che torna sul podio dopo due GP tutt’altro che facili. Un podio che a Valentino Rossi adesso manca da tre gare: uscito in posizione favorevole dalla corsa box, Valentino non ha saputo spingere forte nei primi giri, venendo quasi subito sorpassato dal compagno di squadra e perdendo parecchi secondi (è finito a 8”877 da Jorge) all’inizio, per poi girare sugli stessi tempi di Lorenzo. Un passo indietro rispetto ai GP precedenti.
BRAVO IANNONE
Questa volta - è il secondo GP che succede in questa stagione – il miglior pilota Ducati al traguardo è stato Andrea Iannone, bravissimo ad approfittare della confusione nei primi giri.
«è un risultato importante, siamo nella direzione giusta: all’inizio ho preso abbastanza rischi, alla 12 entravo abbastanza frenato, dicevo “dai dai dai che sto dentro”…».
Solo ottavo Andrea Dovizioso.
Pos. | Points | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time/Gap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 158.1 | 41'47.664 |
2 | 20 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 158.0 | +1.466 |
3 | 16 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 157.4 | +10.317 |
4 | 13 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 156.9 | +19.194 |
5 | 11 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 156.6 | +23.509 |
6 | 10 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 156.3 | +27.809 |
7 | 9 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 156.0 | +33.253 |
8 | 8 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 155.9 | +33.868 |
9 | 7 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 155.9 | +34.231 |
10 | 6 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 155.9 | +34.676 |
11 | 5 | 45 | Scott REDDING | GBR | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 155.7 | +37.744 |
12 | 4 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 155.3 | +45.018 |
13 | 3 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Honda | 155.3 | +45.177 |
14 | 2 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Drive M7 Aspar | Honda | 155.2 | +46.676 |
15 | 1 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Octo IodaRacing Team | ART | 154.8 | +52.769 |
16 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 154.7 | +53.889 | |
17 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 154.7 | +54.476 | |
18 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Avintia | 154.6 | +56.215 | |
19 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 154.6 | +56.293 | |
20 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 154.1 | +1'04.083 | |
21 | 23 | Broc PARKES | AUS | Paul Bird Motorsport | PBM | 153.7 | +1'10.928 | |
22 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Avintia | 153.2 | +1'19.975 | |
Not Classified | ||||||||
70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 153.3 | 13 Laps |