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MOTEGI – Pole position per Andrea Dovizioso, davanti a Valentino Rossi e Dani Pedrosa, caduto nel finale senza conseguenze. Quarto Marc Marquez, , quinto Jorge Lorenzo, sesto Andrea Iannone.
Il primo riconoscimento a Dovizioso arriva dall’ingegnere Gigi Dall’Igna, uno dei grandi artefici di questo ritorno della Ducati davanti a tutti: non accadeva da Valencia 2010 (Casey Stoner).
«In questo momento, Dovizioso è uno dei migliori piloti del motomondiale: guida benissimo, ha più fiducia nella moto e nella squadra» applaude Dall’Igna una prestazione davvero sontuosa di Andrea, che non conquistava una pole dal 2010, proprio qui a Motegi. Allora, però, aveva una Honda, adesso una Ducati che all’inizio dell’anno doveva recuperare secondi e secondi di svantaggio, adesso è lì a giocarsela con Honda e Yamaha, tanto che il podio, perfino per il morigerato Dovi, è tutt’altro che una chimera.
«Fino adesso è stato un gran bel week end! In qualifica sono stato quasi perfetto, sono solo arrivato un po’ lungo in fondo alla discesa (alla curva 11, NDA). Ovviamente sono felice per questo risultato, ma lo sono ancora di più per come stiamo lavorando per la gara: possiamo veramente pensare al podio» si lascia andare Andrea, velocissimo a Motegi fin dal primo turno di libere.
Per Dovizioso e la Ducati un’occasione da sfruttare: la gomma extra soffice a disposizione delle “Open” gli ha ovviamente dato una mano in qualifica, ma in gara Andrea avrà gli stessi pneumatici dei rivali, ma con 4 litri in più nel serbatoio, su una pista dove i consumi potrebbero incidere parecchio. Scongiurato – per il momento – il pericolo del ciclone (sembra abbia rallentato il suo avvicinamento su Motegi ed è annunciato per domenica notte/lunedì mattina), Dovizioso ha la possibilità di concretizzare anche in gara una ottima competitività, la migliore da inizio stagione anche nel passo gara: Honda e Yamaha, questa volta, sono davvero vicine.
Fino a oggi, i piloti spagnoli avevano conquistato tutte le 14 pole position assegnate, ma in Giappone sono stati gli italiani i grandi protagonisti delle qualifiche, con Valentino Rossi secondo ad appena 0”055 da Dovi: per Valentino è il miglior risultato stagionale in qualifica ed è la seconda prima fila del 2014, dopo quella ottenuta a Misano. Dove poi aveva vinto…
«E’ sempre bello e, soprattutto, importante partire dalla prima fila: mi spiace solamente che il Dovi mi abbia fregato di un pelo, anche perché non conquisto una pole dal 2010… In qualifica abbiamo fatto una strategia fantastica e abbaimo fatto una modifica che mi ha permesso di migliore la moto rispetto alle FP4, dove Lorenzo e Marquez erano stati più veloci di me di passo. Ce la possiamo giocare» commenta soddisfatto a caldo Valentino, che, effettivamente, nelle FP4 aveva avuto un ritmo buono, ma non eccezionale, leggermente inferiore anche a quello di Dovizioso, che nell’ultimo turno di libere aveva simulato la gara con buoni risultati. Per entrambi, comunque, è fondamentale scattare dalla prima fila e non sarà facile per nessuno superare sia Andrea sia Valentino.
Così, a casa sua, la Honda si deve “accontentare” di un terzo posto con Dani Pedrosa, mentre il super favorito (della vigilia) Marc Marquez scatterà dalla seconda fila con il quarto tempo. Pedrosa stava andando fortissimo, ma è purtroppo scivolato, senza conseguenze, a due curve dalla fine, mentre era in linea con i tempi di Dovizioso e Rossi, mentre Marquez, per una volta, non è riuscito a sfruttare tutto il potenziale della sua RC213V. Fino adesso, non è stato un fine settimana facile per il fenomeno spagnolo: venerdì mattina è caduto, nelle FP3 ha avuto un problema a una moto e nelle FP4 è andato forte, ma con un rendimento insolitamente altalenante. Marquez non sembra a posto, con tanti problemi a rallentare la Honda in frenata, specie all’ingresso della curva undici dopo il rettilineo in discesa (stesso problema per il compagno di squadra): insomma, sono stati forse i due peggiori giorni da inizio stagione. Rispetto al solito, Marc sembra più “impiccato”, meno sciolto nella guida e nelle linee da impostare.
Marquez ha chiuso comunque davanti a Jorge Lorenzo, solo quinto in qualifica (a 0”282), ma con un passo da paura: nelle FP4 è stato Jorge il pilota più costante e veloce, con anche un paio di decimi di vantaggio, dopo che ieri aveva dichiarato: «sto guidando la miglior Yamaha della stagione». Considerando che Lorenzo parte sempre benissimo, ecco che le sue possibilità di vittoria rimangono molto elevate. A chiudere la seconda fila, un Andrea Iannone in crescita, ma non ancora perfettamente a posto: deve ancora lavorare per trovare la migliore configurazione per la gara.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 308.3 | 1'44.502 | |
2 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 305.4 | 1'44.557 | 0.055 / 0.055 |
3 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 307.6 | 1'44.755 | 0.253 / 0.198 |
4 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 306.9 | 1'44.775 | 0.273 / 0.020 |
5 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 303.7 | 1'44.784 | 0.282 / 0.009 |
6 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 304.3 | 1'44.854 | 0.352 / 0.070 |
7 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 302.6 | 1'44.867 | 0.365 / 0.013 |
8 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 304.3 | 1'44.898 | 0.396 / 0.031 |
9 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 306.3 | 1'45.005 | 0.503 / 0.107 |
10 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 303.4 | 1'45.044 | 0.542 / 0.039 |
11 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 297.4 | 1'45.315 | 0.813 / 0.271 |
12 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 304.9 | 1'45.677 | 1.175 / 0.362 |
Nota della Redazione
Ci scusiamo con i lettori e con l’incolpevole Zam per il refuso apparso nel precedente titolo, ovviamente si intendeva Dovizioso in pole e Rossi in seconda posizione.