Le pagelle del GP del Qatar

Le pagelle del GP del Qatar
Dieci a Marquez e 9 a Rossi, protagonisti della gara di Losail. Solo 6 a Pedrosa, ha fatto il compitino; 6,5 a Dovizioso, risultato positivo. Appena 6 ad Aleix Espargaro, schiacciato dalla pressione. 4 a Lorenzo, nervoso | G. Zamagni, Losail
24 marzo 2014

Punti chiave

MARC MARQUEZ VOTO 10
Cosa può fare di più uno che ha partecipato a un solo test in tutto l’inverno, che il 20 di febbraio si è rotto il perone della gamba destra, che è arrivato in Qatar zoppicando? Niente! Pole position e vittoria, al termine di una sfida di altissimo livello: il bambino prodigio fa paura e questa volta, per vincere, oltre alla forza, al talento, al controllo pazzesco della sua moto – qualità già ampiamente note – ha usato anche la tattica e l’intelligenza. Come dire che è completo in tutto e per tutto. Battere uno così sarà difficilissimo.


VALENTINO ROSSI 9
Peccato per le qualifiche, per il resto è stato un Rossi stellare. «Ha lo spirito di un ventenne» si è complimentato Marquez: sembra una cosa normale, invece è la chiave dello spirito e del successo di un campione straordinario, uno che quando c’è da fare staccate e sorpassi al limite è sempre al massimo livello mondiale. E’ stato battuto da un pilota fenomenale, ma lui è lontano appena 259 millesimi. Eppure, c’è ancora qualcuno che continua a metterlo in discussione. Bah…

Dani Pedrosa
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DANI PEDROSA 6
Ha fatto benino il suo compito, senza però entusiasmare, anche se ha chiuso a soli 3”370 da due campionissimi. Considerando la sua avversione per la pista di Losail, il terzo posto è un buon risultato, ma non ci si può dimenticare che è arrivato soprattutto per le disgrazie altrui.


ALEIX ESPARGARO 6
Fino a sabato sera ha entusiasmato, poi, la troppa pressione, l’ha schiacciato in qualifica, dove è caduto due volte in 15 minuti. Lì si è giocato la gara, non solo perché è stato costretto a partire dalla nona posizione, quando avrebbe potuto essere in pole, ma anche perché il suo rendimento è stato inevitabilmente condizionato. Poi ha fatto una discreta rimonta, ma la sensazione è quella di una occasionissima persa.

Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso


ANDREA DOVIZIOSO 6,5
Rispondo già alle critiche: perché mezzo punto in più di Espargaro? Perché, secondo me, la Ducati è inferiore alla Yamaha dello spagnolo. In prova Andrea è andato molto bene, in gara non ha entusiasmato nel tempo sul giro, ma il risultato assoluto è certamente positivo.


CAL CRUTCHLOW 5,5
La sua gara è stata condizionata anche da un problema elettrico del transponder, ma due cadute (una nel warm up) nel fine settimana sono troppe ed è sempre stato dietro non solo a Dovizioso, ma anche a Iannone.


SCOTT REDDING 7
Ha vinto la sfida dei piloti con la Honda “Open”: sembra in crescita.


NICKY HAYDEN 5
Se fatto fregare da Redding negli ultimi due giri.


ANDREA IANNONE 5
Si conferma pilota di gran talento e velocissimo, ma, purtroppo, ancora poco costante.


ALVARO BAUTISTA 6
Che peccato quell’errore a meno di due giri dalla fine, quando ormai il terzo posto era nelle sue mani. E’ stato l’unico sbaglio di un fine settimana sempre da protagonista e anche in gara il pilota del team Gresini ha guidato alla grande, con sorpassi da applausi. Purtroppo non è arrivato al traguardo, ma è stato grande protagonista: merita la sufficienza.


BRADLEY SMITH 7
E’ stata la più grande sorpresa del fine settimana: sempre davanti, in prima fila (una novità per lui) in qualifica, sempre attaccato ai fenomeni della MotoGP per tre quarti di gara. Poi, a quattro giri dalla fine, ha perso il controllo della sua Yamaha, ma la bella prestazione rimane: è stato di gran lunga il GP più convincente in MotoGP.


POL ESPARGARO 5
E’ stato costretto al ritiro al 17esimo giro mentre era ottavo per la rottura del cambio, ma non si è mai visto troppo in tutto il fine settimana.

Jorge Lorenzo
Jorge Lorenzo


STEFAN BRADL 5
Otto giri da leone, davanti a tutti a dettare il ritmo, poi la caduta: peccato. Ma si è fatto vedere.


JORGE LORENZO 4
Dopo un fine settimana di grande nervosismo, nel warm up aveva ritrovato il sorriso, tanto che era convinto di potersi giocare la vittoria. Un errore ci sta, per carità, ma è dall’inizio dell’anno che il campione spagnolo sembra più nervoso del dovuto.

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