Lorenzo: “Valentino è un copione”. Rossi: “Contento che sia nervoso”

Lorenzo: “Valentino è un copione”. Rossi: “Contento che sia nervoso”
Botta e risposta tra i due compagni di squadra, in lotta per il secondo posto. Jorge: “Ha fatto il tempo grazie a me e non è la prima volta”. Valentino: “Mi sono trovato lì per caso. Ed è successo un sacco di volte che prendessero la mia scia” | G. Zamagni, Valencia
8 novembre 2014

Punti chiave

VALENCIA – Jorge Lorenzo è a dir poco incazzato. «Uno lavora tanto per trovare il giusto assetto, poi basta che uno ti aspetta in qualifica e ti fa perdere la pole o la prima fila. Stupisce che a farlo sia uno come Valentino Rossi, uno che ha vinto tanto: solitamente queste cose le fanno i piloti di metà classifica. Ma è tutto lecito, non è una scorrettezza. Fossimo a scuola, direi che è “un copione”. Io, però, non lo faccio».
 

C’è tensione nel box Yamaha dalla parte di Lorenzo, ma Valentino Rossi non si scompone più di tanto.

«Lorenzo? Il suo è stato un piccolo aiuto. Con la seconda gomma, ho fatto un errore alla seconda curva e così ho rallentato per farla raffreddare e avere un altro giro a disposizione. Poi è arrivato Lorenzo: ho avuto la fortuna di trovarmi nel posto giusto. Sono contento che lui sia un po’ nervoso per questo… La realtà è che succede, a me è capitato chissà quante volte di aver perso la pole o la prima fila perché un altro pilota ha sfruttato la mia scia».
 

Valencia è sempre stata una pista molto difficile per me: questa pole è importante soprattutto per la gara, perché partire davanti qui da un po’ di vantaggio. Ma non basta

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Chiusa la polemica con il compagno di squadra, Valentino analizza la sua 50esima pole in 500/MotoGP, la 60esima della carriera.

«Sinceramente è una grande sorpresa, anche se, per la verità, mi sentivo bene in qualifica, siamo riusciti a migliorare tanto l’assetto della moto. Già con la prima gomma non ero andato male, abbiamo fatto un'altra modifica e con la seconda mi sentivo davvero bene, sentivo molto grip sul posteriore, sapevo di poter fare meglio. Dopo l’errore alla curva due, ho rallentato per far raffreddare la gomma e nell’ultimo giro ho guidato davvero bene. Mi aspettavo di essere davanti, ma non certo in pole: quando ho controllato la classifica, guardavo dalla seconda posizione in giù, ma non mi trovavo… Valencia è sempre stata una pista molto difficile per me: questa pole è importante soprattutto per la gara, perché partire davanti qui da un po’ di vantaggio. Ma non basta».


Perché non basta?

«Perché le due Honda e Lorenzo hanno un passo migliore del mio: Marquez e Pedrosa sono più efficaci a gomme consumate, mentre Jorge va mediamente più forte di me di un decimo: dobbiamo fare un altro passo in avanti. Per questo dico che la pole conta poco».


Oggi è stata una grande giornata per la VR46 in generale: Niccolò Antonelli è in pole per la prima volta in Moto3, Franco Morbidelli è terzo in Moto2.

«Sì, è una bella soddisfazione. Lavoriamo tanto insieme: mi piace molto stare con i piloti giovani, è un aiuto anche per me, un modo per non invecchiare».