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SILVERSTONE – Vince Marc Marquez davanti a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Ottimo quinto posto di Andrea Dovizioso, arrivato in scia a Rossi e Pedrosa, ottavo Andrea Iannone, 15esimo Alex De Angelis, 18esimo Danilo Petrucci.
Il successo di Marquez era stato ampiamente annunciato alla vigilia, ma è stato molto meno scontato del previsto, grazie a un grandissimo Lorenzo, definitivamente tornato ai livelli della passata stagione. Partito fortissimo dalla terza posizione, Jorge ha dettato il ritmo fino al 14esimo giro, quando Marc si è portato al comando: vista la superiorità messa in mostra nelle prove, sembrava, a quel punto, che Marquez se ne potesse andare facilmente. Ma così non è stato, perché Jorge ha resistito fino all’ultimo, riportandosi al comando al 16esimo giro, fino al 18esimo passaggio quando si è deciso il GP: Marquez è entrato prepotente, Lorenzo ha risposto duro riportandosi al comando, Marc ha risposto definitivamente alla curva successiva.
Marquez: E’ stata una gara divertente, ma difficile: non mi aspettavo un Lorenzo così forte fin dall’inizio
«E’ stata una gara divertente, ma difficile: non mi aspettavo un Lorenzo così forte fin dall’inizio. Facevo un po’ fatica a tenere il suo passo, ma poi ne avevo di più e sono riuscito a vincere», ha detto Marquez, mentre Lorenzo, a caldo, è stato abbastanza polemico.
«L’episodio decisivo è stato quando ci siamo toccati al 18esimo giro: la guida di Marquez è molto aggressiva, più aggressiva di quella degli altri piloti, ma questo lo devono giudicare in direzione gara. Con la mia moto era difficile lottare in frenata con lui: prima del via, Marc era il grande favorito, ma noi siamo riusciti a migliorare tanto la moto. Io ho guidato meglio di sempre, ma alla fine ero stanco e quando è calata la gomma lui mi ha passato: comunque stiamo crescendo» si è lamentato Jorge. Per la verità, nel famoso 18esimo giro, non è sembrato che Marquez sia stato scorretto, tutt’altro, e lo stesso Lorenzo non ha – giustamente – mai chiuso il gas, nemmeno quando era in posizione sfavorevole: così devono essere le gare.
Al terzo posto, Valentino Rossi, per la terza volta consecutiva sul podio. Il risultato in se stesso è certamente positivo, ma il distacco dal compagno di squadra – quasi 8” – troppo elevato e, soprattutto, a differenza di Lorenzo, Rossi non è mai stato in lotta per la vittoria.
«Sinceramente non mi aspettavo di fare di più, perché Marquez e Lorenzo sono andati veramente fortissimo. Sono stato lì un po’, ma ho perso troppo tempo per passare Dovizioso e Aleix Espargaro: poi, nel tentativo di andare a riprenderli, ho “cotto” la gomma anteriore e non ho più potuto fare niente. E’ il primo podio a Silverstone e di questo sono contento, ma dobbiamo lavorare per essere più veloci fino al traguardo» è la prima analisi di Rossi, che ha lottato tutta la gara con Pedrosa e Dovizioso fino al traguardo.
Nel giro finale, Dani ha anche provato ad attaccare Valentino, che, naturalmente, non si è fatto sorprendere: per Pedrosa un’altra prestazione opaca, dopo la splendida vittoria di Brno. Niente da dire, invece, sulla prestazione di Dovizioso, velocissimo dal primo all’ultimo giro, in grado di fare una grande differenza rispetto ai suoi compagni di Marca, come confermano i 17” rifilati a Iannone. Andrea ha chiuso a “soli” 9”238 dal vincitore, confermando la crescita costante della GP14.
«Sono contento: il nostro obiettivo era stare nei dieci secondi dal primo e, per la prima volta, ci siamo riusciti. Adesso speriamo che il materiale che porteremo nelle prossime gare ci permetta di avvicinarci ulteriormente ai primi» gioisce l’ingegnere Gigi Dall’Igna. E’ veramente tutta un’altra Ducati rispetto a inizio stagione, per merito anche dei suoi piloti, nonstante Andrea Iannone, questa volta, non sia stato troppo brillane: ha chiuso settimo, superato nel finale anche da Stefan Bradl. Forse, sulla sua prestazione, ha inciso la scelta della gomma anteriore: Andrea è stato l’unico (assieme a Smith, costretto al ritiro per problemi tecnici) tra i “big” a partire con la soffice.
Pos. | Points | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time/Gap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 173.2 | 40'51.835 |
2 | 20 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 173.2 | +0.732 |
3 | 16 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 172.6 | +8.519 |
4 | 13 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 172.6 | +8.694 |
5 | 11 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 172.6 | +9.238 |
6 | 10 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 171.5 | +24.746 |
7 | 9 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 171.3 | +26.717 |
8 | 8 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 171.3 | +26.910 |
9 | 7 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 170.9 | +33.455 |
10 | 6 | 45 | Scott REDDING | GBR | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 170.5 | +39.094 |
11 | 5 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 170.4 | +40.255 |
12 | 4 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 170.2 | +43.027 |
13 | 3 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Honda | 169.6 | +52.245 |
14 | 2 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 169.1 | +58.981 |
15 | 1 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 169.1 | +59.164 |
16 | 2 | Leon CAMIER | GBR | Drive M7 Aspar | Honda | 168.7 | +1'05.680 | |
17 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 168.3 | +1'10.939 | |
18 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Octo IodaRacing Team | ART | 167.9 | +1'16.834 | |
19 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Avintia | 167.9 | +1'16.904 | |
20 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Avintia | 166.7 | +1'34.939 | |
21 | 23 | Broc PARKES | AUS | Paul Bird Motorsport | PBM | 166.5 | +1'38.442 | |
22 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 157.6 | 1 Lap | |
Not Classified | ||||||||
19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 171.4 | 2 Laps |