MotoGP. Bridgestone: "I pneumatici non erano in alcun modo difettosi"

MotoGP. Bridgestone: "I pneumatici non erano in alcun modo difettosi"
Il costruttore di pneumatici fornisce la sua versione dei fatti: nessuna gomma difettosa, "sono le performance delle moto ad essersi elevate rispetto allo scorso anno"
15 aprile 2014

Punti chiave

Il Gran Premio delle Americas sul COTA di Austin si è concluso, per il secondo anno consecutivo, con la vittoria del pilota Repsol Honda Marc Marquez. Sul podio con lui sono saliti il suo compagno di squadra Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, che ha interrotto il lungo digiuno della Ducati. La gara si è svolta in condizioni di asciutto, anche se molto più fresche rispetto alle prove libere e le qualifiche. Masao Azuma - Chief Engineer del Bridgestone Motorsport Tyre Development Department - ha risposto ad alcune domande.


Si è corso al COTA per la seconda volta. Come è cambiata la pista rispetto allo scorso anno?

«I livelli di grip della pista sono stati migliori rispetto al 2013, ma nel complesso il circuito non e' cambiato molto rispetto allo scorso anno . Proprio il maggior grip e il fatto che i piloti poteavano basarsi sui dati dello scorso anno ha visto alzarsi il ritmo sin dalle libere del venerdì. Questo tendenza è poi continuata durante tutto il weekend, con i nuovi record del circuito raggiunti in qualifica e in gara; inoltre il tempo complessivo di gara si è abbassato di quasi dieci secondi rispetto allo scorso anno».


Diversi piloti Honda e Yamaha avevano inzialmente valutato il pneumatico duro ma alla fine solo Marc Marquez l’ha poi scelto per la gara. Ci può spiegare perché i piloti non hanno preferito questa opzione per la gara?

«Infatti. Ci aspettavamo che più piloti utilizzassero la hard, ma poi domenica la temperatura dell’asfalto si è abbassata e inoltre nel pomeriggio c'era anche la possibilità di un rovescio di pioggia; alla fine hanno cambiato idea date le condizioni meteo di domenica».

Possiamo dire con assoluta sicurezza che i pneumatici non erano in alcun modo difettosi, sono le performace delle moto ad essersi elevate rispetto allo scorso anno

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«La hard posteriore del 2014 è stata progettata per un maggior grip in piega. Mi aspetto che un numero sempre maggiore di piloti utilizzino questa opzione per le prossime gare quest'anno. Marc era molto veloce in uscita anche nelle sessioni mattutine, penso fosse a proprio agio con questo pneumatico anche se le condizioni si siano rivelate più basse di quanto ci aspettassimo».


Alcuni piloti hanno lamentato un grave deterioramento sull’anteriore media che avevano scelto per la gara. Come ci spiega l’accaduto?

«Si è trattato di qualcosa di inaspettato. Ci sono alcune sezioni del circuito che stressano il lato destro della gomma, ma le nostre mescole erano state progettate per soddisfare queste esigenze. Abbiamo bisogno di analizzare tutte le variabili tra cui lo stile di guida, le caratteristiche della moto e le condizioni della pista durante la gara per arrivare a capire perché abbiamo avuto un livello di deterioramento così elevato, e soprattuto perché solo alcuni piloti ne hanno sofferto più di altri. Possiamo dire con assoluta sicurezza che i pneumatici non erano in alcun modo difettosi, sono le performace delle moto ad essersi elevate rispetto allo scorso anno. Tutti i dati saranno analizzati presso il nostro Centro Tecnico».

Fonte: MotoGP.com