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SEPANG – Pole position per Marc Marquez, davanti a Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Quinto posto per Andrea Dovizioso, sesto Valentino Rossi, in una giornata soffocante con 58 °C sull’asfalto.
Fa caldissimo a Sepang: si fatica a respirare, figurarsi a guidare una MotoGP. Sembra impossibile scendere sotto il muro dei due minuti, invece ci riescono entrambi i piloti HRC: 1’59”791 per Marc Marquez, 1’59”973 per Dani Pedrosa.
«Solitamente questi tempi si fanno in inverno al mattino, quando è più fresco» si stupisce giustamente Pedrosa. Ma Marquez ha alzato l’asticella a livelli spaventosi e se vuoi stargli dietro dei raggiungere traguardi prima impensabili: il livello della MotoGP è davvero spaventoso. Così fa ancora più specie che un solo pilota sia riuscito a conquistare 13 pole positions in 17 GP: per Marquez è l’ennesimo primato, che batte il precedente di 12 di Mick Doohan e Casey Stoner.
Se si aggiunge che a Sepang nessuno – nemmeno nelle prove invernali – aveva mai girato in 1’59”791, ecco che Marquez diventa sempre più il pilota dei record.
«Bello conquistare la pole su questo tracciato e in queste condizioni. Qui va molto forte anche Dani (Pedrosa, NDA), sarà una gara tosta» dice visibilmente soddisfatto. Domani sarà indubbiamente un GP difficile se continuerà a fare così caldo: siamo al limite della sopportazione fisica. Ma Marc non sembra preoccuparsene più di tanto, anche se nelle FP4 è finito a terra un’altra volta, fortunatamente senza conseguenze.
Al terzo posto un Lorenzo decisamente pimpante.
«Mi aspettavo che le Honda sarebbero state quasi imbattibili, perché loro soffrono meno le alte temperature: hanno più trazione e accelerazione, per noi è difficile stargli dietro. Ma per la gara siamo a posto» è la corretta analisi di Jorge, che nelle FP3 e nelle FP4 ha dimostrato di avere il passo più costante, con una serie di giri mediamente più veloci di 1-2 decimi rispetto a quelli di Pedrosa, anche lui molto costante. Lo è stato anche Marquez, che dopo essere scivolato nelle FP4, è risalito in sella e al primo giro tirato ha fatto 2’01”620, per poi girare in 2’01”593, 2’01”548, 2’01”413. Tempi da riferimento, ma Lorenzo ha fatto più giri consecutivi: la tenuta alla distanza sarà la chiave del GP.
Al quarto posto, Stefan Bradl, che ha sfruttato al meglio il riferimento di Marquez: al suo fianco avrà Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Per il Dovi una buona prestazione in assoluto e un passo più che discreto evidenziato nelle FP4, per Valentino un netto passo in avanti dopo le grandi difficoltà di venerdì. Ma Rossi non è ancora completamente a posto: il suo passo è, al momento, più lento rispetto a quello del compagno di squadra di almeno un paio di decimi e nel finale delle FP4 Valentino è anche scivolato alla curva numero 5, un punto da 3, 4 marcia piuttosto veloce. Rossi, fortunatamente, non si è fatto nulla, ma è evidente che non è ancora perfettamente centrato con la messa a punto.
Dopo la caduta di ieri, causata da un sbaglio in frenata di Marquez all’ultima curva, Andrea Iannone ha dovuto arrendersi: troppo forte il dolore al gomito sinistro, colpito dalla Honda di Marc. «Non ho forza, non ce la faccio a guidare: correre sarebbe pericoloso» ha detto Andrea, che stasera tornerà in Italia per fare lastre più accurate e cominciare il recupero in vista dell’ultimo GP di Valencia. Davvero una brutta botta per Iannone, già malconcio per la caduta di Phillip Island: speriamo riesca a riprendersi. Brutta caduta anche per Pol Espargaro: nelle FP3, un detrito è finito nel radiatore dell’olio, con fuoriuscita di liquido. Pol non se ne è accorto e nonostante le ampie segnalazioni di Scott Redding – la Yamaha fumava in maniera evidente – ha continuato a tirare, ma quando è arrivato alla prima staccata, la gomma posteriore ha perso immediatamente aderenza a causa dell’olio finito sul battistrada. Espargaro è volato in aria, ricadendo poi pesantemente sull’asfalto: se l’è cavata con una frattura del secondo metatarso del piede sinistro. Non ha effettuato le qualifiche, ma domani dovrebbe essere regolarmente al via: scatterà dalla 12esima posizione.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
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1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 327.4 | 1'59.791 | |
2 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 329.1 | 1'59.973 | 0.182 / 0.182 |
3 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 324.8 | 2'00.203 | 0.412 / 0.230 |
4 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 327.6 | 2'00.472 | 0.681 / 0.269 |
5 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 327.3 | 2'00.703 | 0.912 / 0.231 |
6 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 322.0 | 2'00.740 | 0.949 / 0.037 |
7 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 315.1 | 2'00.801 | 1.010 / 0.061 |
8 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 325.6 | 2'01.119 | 1.328 / 0.318 |
9 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 325.4 | 2'01.263 | 1.472 / 0.144 |
10 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 322.5 | 2'02.294 | 2.503 / 1.031 |
11 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 313.4 | 2'10.568 | 10.777 / 8.274 |
44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha |