MotoGP. Rossi vince il GP di Misano

MotoGP. Rossi vince il GP di Misano
Trionfo di Valentino Rossi, davanti a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quarto Andrea Dovizioso, quinto Andrea Iannone, 15esimo Marc Marquez dopo una caduta al decimo giro | G. Zamagni, Misano
14 settembre 2014

MISANO ADRIATICO – Trionfo di Valentino Rossi, davanti a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quarto Andrea Dovizioso, quinto Andrea Iannone, 15esimo Marc Marquez dopo una caduta al decimo giro.


Aggressivo, determinato, convinto dal primo all’ultimo giro: Valentino Rossi torna al successo dopo il GP d’Olanda del 2013, 18 anni e 27 giorni dopo il suo primo trionfo iridato in 125 nel 1996. Basta questo dato per dire che ci troviamo di fronte a un campione assoluto e straordinario, uno che nonostante abbia vinto tutto e di più, continua a crederci, a provarci con lo stesso entusiasmo di un debuttante.

 

TUTTO IN 10 GIRI

Valentino l’aveva detto alla vigilia: i primi dieci giri saranno decisivi. E così è stato. Il primo a scattare allo spegnersi del semaforo rosso è stato, come al solito Lorenzo, con Rossi alle sue spalle e Marquez pronto a superare Iannone. Al secondo giro, ecco i primi brividi: Marquez passa Rossi, che però non molla e ripassa Marquez conservando il secondo posto e il distacco minimo – un paio di decimi – da Lorenzo. Terzo giro, come prima: Marc passa, Valentino non molla e riconquista il secondo posto alla curva successiva. Quarto giro: questa volta lo scambio di posizione è con Lorenzo: i due compagni di squadra si passano e ripassano due volte, ma l’affondo decisivo è quello di Rossi, con Lorenzo infilato anche da Marquez. 10 giro: Marc è aggressivo, anche se alla vigilia aveva detto che non voleva rischiare, vuole provare a battere Valentino a casa sua, davanti ai suoi tifosi, ma finisce lungo alla curva 4, pinza troppo forte, gli si chiude lo sterzo e cade. Riesce a ripartire dopo una vita e a ottenere un punticino mondiale proprio all’ultimo giro, per la caduta di Aleix Espargaro.

 

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ROSSI STRATOSFERICO

A quel punto, il GP era finito, perché Lorenzo era ormai staccato di oltre 2”5 e Rossi ha danzato fino alla fine, in un tripudio di 46 e bandiere gialle.

«Grande! Grande gara, grande soddisfazione, anche perché, ultimamente con Marquez non succede tante volte. Sapevo che questa poteva essere l’occasione giusta, vincere a Misano è davvero speciale: devo ringraziare la Yamaha, perché qui la M1 era superiore alla Honda. L’ultimo giro è stato bello, con tanta gente, tanti tifosi, tanti amici» sono le prime parole di Valentino, che poi ebbro di gioia fa vedere in mondovisione il cappellino “Bridgestone” con la scritta “1st”. Una vittoria vera, la 107esima della carriera, l’81esima in MotoGP: alla faccia di chi diceva che era finito.

Una vittoria vera, la 107esima della carriera, l’81esima in MotoGP: alla faccia di chi diceva che era finito

LORENZO UN’ALTRA VOLTA BATTUTO

Così, come era successo a Brno, il grande sconfitto è in un certo senso Jorge Lorenzo: là non aveva sfruttato l’occasione di essere il primo a battere Marquez nel 2014, qui si essere il primo a portare la Yamaha sul gradino più alto del podio.

«Alla fine sono anche stato fortunato, perché se Marquez non fosse caduto avrei finito terzo. E’ andata un po’ peggio delle aspettative: sono stato l’unico a montare la dura anteriore e non avevo grip sull’angolo» è la giustificazione di Jorge, che effettivamente non ha reso come avrebbe dovuto.

 

PEDROSA UN BRODINO CALDO, BRAVO DOVIZIOSO

Al terzo posto Dani Pedrosa («ancora una volta ho perso troppo tempo nei primi giri»), con un Andrea Dovizioso che ha portato la Ducati al quarto posto, rimanendo fino all’ultimo giro in scia allo spagnolo: per il Dovi un’altra grandissima gara, con il rammarico di prove al di sotto delle aspettative: avesse conquistato la prima fila, come era ampiamente alla sua portata, avrebbe anche potuto conquistare il podio. Discreto quinto per Andrea Iannone, scattato dalla seconda posizione.

 

CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 160.4 44'14.586
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 160.3 +1.578
3 16 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 160.2 +4.276
4 13 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 160.1 +5.510
5 11 29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 159.7 +11.771
6 10 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 159.3 +18.999
7 9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 159.0 +23.100
8 8 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 158.2 +36.458
9 7 35 Cal CRUTCHLOW GBR Ducati Team Ducati 158.1 +38.480
10 6 68 Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 157.7 +45.878
11 5 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 157.2 +54.765
12 4 7 Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 157.1 +56.775
13 3 45 Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 156.7 +1'02.734
14 2 15 Alex DE ANGELIS RSM NGM Forward Racing Forward Yamaha 156.1 +1'13.546
15 1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 156.0 +1'15.948
16   2 Leon CAMIER GBR Drive M7 Aspar Honda 155.7 +1'20.760
17   70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 155.4 +1'26.422
18   23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 154.5 1 Giro
19   8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Avintia 154.5 1 Giro
Non classificato
    41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 158.3 1 Giro
    6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 158.2 22 Giri
    9 Danilo PETRUCCI ITA Octo IodaRacing Team ART 143.6 27 Giri
Primo giro non terminato
    63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia   0 Giro

 

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