Assen – Mentre Marc Marquez continua a ripetere che: «Non può continuare così, arriverà il momento che qualcuno mi batterà», mentre Jorge Lorenzo ribadisce un concetto già espresso tante volte alla vigilia («Fisicamente e tecnicamente questo si preannuncia come il miglior GP dall’inizio dell’anno»), mentre Dani Pedrosa sottolinea come: «Marquez è molto difficile da battere, perché stacca fortissimo ed è molto efficace in entrata di curva», mentre i ducatisti si aspettano una gara particolarmente difficile («Qui, nel 2013, avevamo faticato più che su altri tracciati e i miglioramenti fatti dalla GP14 in frenata e in rettilineo non si sposano con le caratteristiche del circuito»), un paio di considerazioni interessanti sono saltate fuori.
MARQUEZ: «MARGINE ANCHE PER SBAGLIARE»
Con 58 punti di vantaggio in classifica generale sul più immediato inseguitore (Rossi), Marquez può anche permettersi di “rischiare” di più. «
Non ho addosso una grande pressione, perché ho un buon margine in campionato: so che se faccio un errore, ho un po’ di punti da amministrare» dice il fenomeno della Honda, in una tesi assolutamente condivisibile. Per uno come lui, la parola “accontentarsi” non esiste sul vocabolario e la posizione di predominio gli permette di azzardare anche qualcosa più del dovuto, senza stare troppo a preoccuparsi delle eventuali conseguenze negative.
LORENZO: GRANDE CONFIDENZA
E’ vero, Jorge Lorenzo alla vigilia è sempre positivo e fiducioso, ma questa volta sembra avere una sicurezza maggiore, forse dovuta a quanto provato dalla Yamaha nei test a “porte chiude” di Aragon, il mercoledì dopo il GP della Catalunya. «Cosa abbiamo testato?» ha quasi biascicato Lorenzo cercando di prendere tempo, per poi rifugiarsi nel solito «prove di assetto e di elettronica, oltre allo scarico nuovo che riproveremo anche qui», ma l’incertezza nella risposta e la sicurezza del pilota nel dire che «
Qui saremo molto competitivi», fa pensare a un netto passo in avanti. Attenzione a Jorge, quindi…
ROSSI: «NEL 2014 SEMPRE MEGLIO DEL 2013»
Fino a oggi, come sottolinea lo stesso pilota, Rossi è sempre stato più competitivo rispetto al 2013: considerando che qui l’anno scorso aveva trionfato, gli auspici sono buoni. Ma è lo stesso Valentino a frenare un po’ gli entusiasmi. «
Nel 20134 non ero veloce come lo sono quest’anno, ma fu possibile vincere, anche perché questa pista mi piace molto e si adatta bene alla M1. Adesso sono più competitivo, ma Marquez è migliorato, ha più esperienza ed è più veloce, e qui vanno forte anche Pedrosa e soprattutto Jorge. E poi
non è detto che qui riuscirò a essere più efficace dell’anno scorso» sottolinea Valentino, comunque piuttosto carico e motivato. Giustamente.
«Avremmo bisogno di 2-3 modifiche per fare un passo in avanti, ma se continuiamo così
arriverà il giorno in cui riusciremo a fregare Marquez. Marc ha sempre un pelo di margine da amministrare ed è difficile da fregare perché frena molto profondo,
ha sempre la situazione sotto controllo, è molto intelligente nell’ultimo giro: sa perfettamente cosa bisogna fare per vincere. Io sono arrivato dietro di lui quattro volte e in Qatar è stato il GP dove sono stato più vicino a batterlo: vediamo di creare qualcosa di diverso qui». Secondo Valentino, lo spagnolo non si sente affatto sotto assedio. «Ha ragione quando dice che può correre più rilassato, perché si può anche permettere un errore». Per quanto riguarda il futuro, Rossi non ha dubbi: «
Siamo molto vicini a rinnovare con Yamaha per altri due anni, ma non siamo ancora pronti all’annuncio: lo faremo presto».