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LOSAIL – Inevitabilmente deluso per la posizione, Valentino Rossi, in realtà, non è troppo depresso, convinto di avere comunque ancora la possibilità di giocarsi un buon risultato.
«L’aspetto negativo è sicuramente la posizione, ma per il resto non è andata così male: sono a mezzo secondo dal primo (0”589, NDA), ho girato sette decimi più veloce del 2013 e, soprattutto, siamo tutti attaccati. Domani sarà una gara veramente difficile da interpretare, siamo in tanti con lo stesso passo e tutto dipenderà dal ritmo che si riuscirà a tenere da metà gara in poi, perché nessuno può saperlo adesso (una considerazione, quest’ultima, fatta da tutti i piloti, NDA). Sarà un GP con tante variabili: i nuovi regolamenti, le gomme che sulla Yamaha non vanno così bene, i piloti che hanno il vantaggio di aver provato qui due settimane fa: li abbiamo un po’ sottovalutati, eravamo convinti che saremmo riusciti a colmare la distanza, invece loro sono andati sempre più forte e abbiamo dovuto rincorrere costantemente. Davanti ci sono tanti piloti che vorranno fare il “garone”, come per esempio Bautista e Smith, ma anche Espargaro, caduto in qualifica ma comunque molto competitivo. Alla fine, il più bravo è stato Marquez, perché nonostante non abbia provato qui, nonostante l’infortunio ha conquistato la pole: complimenti a lui. Gli altri però sono lì: bisognerà essere pronti a sgomitare all’inizio, tutti daranno un po’ di più per provare a guadagnare una posizione, un decimo, un qualcosa che ti faccia fare un passo in avanti anche piccolo».
Quindi ti immagini una partenza stile Moto2, con tanti piloti molto aggressivi?
«Sicuramente: i primi 2-3 giri saranno una “giungla”, tutti forzeranno da matti, sarà come una qualifica. Si girerà in 1’55” basso e bisognerà essere pronti. Poi si cercherà di controllare».
Come si spiegano, però, le tue difficoltà in qualifica?
«Ho perso un pochino perché Iannone ha rotto il motore davanti a me: sono entrato in una nuvola di fumo spaventosa. E poi, in qualifica, ci manca ancora qualcosa».
Con i consumi come sei messo?
«Piuttosto male, siamo al limite».