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TERMAS DE RIO HONDO – Sesto, come ad Austin. Ma mentre negli Stati Uniti, Jorge Lorenzo era accanto a lui, quinto e più veloce di appena un millesimo, stavolta il compagno di squadra è secondo, con un tempo di 0”524 migliore del suo. Ma Valentino Rossi è più ottimista delle aspettative.
«Il distacco da Marquez è sempre troppo elevato (1”266) e anche Lorenzo, purtroppo per me, ha guidato meglio: diciamo che mi è mancato il “girone” in qualifica, ma la qualifica non rispecchia il mio reale potenziale».
Nel dettaglio, ecco perché.
«E’ andata molto, molto meglio rispetto a venerdì e partire dalla seconda fila non è poi così male, anche perché il mio passo è buono, del tutto simile a quello di Lorenzo. Dobbiamo migliorare in 2-3 punti, in particolare nel T3 e nel T4, dove soffriamo un po’ di sottosterzo, ma adesso la M1 si guida decisamente meglio, è più efficace».
Cosa è cambiato esattamente?
«Sicuramente è migliorata la pista, ma anche il bilanciamento della moto adesso è più corretto».
A proposito, è vero che avete utilizzato il forcellone 2013?
«No, abbiamo solo utilizzato qualcosa di più morbido sulla moto, perché era troppo rigida. Adesso sembra funzionare bene, ma dobbiamo avvicinarci alla Honda al più presto».
Ritieni sempre che la RC213V sia più competitiva della M1?
«Sì, la Honda va un po’ di più, ma rispetto a venerdì abbiamo ridotto notevolmente la distanza. E’ anche vero, però, che Marquez sta facendo la differenza, è l’unico che riesce a portarla veramente al limite».
Si può pensare a una lotta “interna” per il podio?
«Perché no, sarebbe bello. Lorenzo ha fatto un gran giro in qualifica e si sarà caricato. Inoltre, parte sempre bene: cercherò di spingere da subito, perché anche il mio passo è veloce. La partenza, come sempre, sarà importante: spero di riuscire a superare subito Espargaro e Dovizioso, perché altrimenti i primi tre se ne vanno».
Com’è la situazione gomme?
«Piuttosto complicata. Bisognerà aspettare 10 minuti prima della partenza e valutare bene la temperatura. Per quanto riguarda la posteriore, credo che sarà più “dura” che “morbida” (Valentino si riferisce, come sempre, alla più dura tra le due a disposizione, NDA), mentre davanti si potrebbe anche utilizzare la extra dura, anche se la moto è più difficile da guidare. Molto dipenderà dalle condizioni dell’asfalto».